venerdì 10 giugno 2011

IL PAPA SUL NUCLEARE: "L'ampiezza di tali catastrofi ci interroga"

Città del Vaticano, 9 giu. (TMNews) - "Adottare complessivamente uno stile di vita rispettoso dell'ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie appropriate che salvaguardino il patrimonio della creazione e siano senza pericoli per l'uomo, devono essere priorità politiche ed economiche". Lo ha detto il Papa nel discorso ai nuovi ambasciatori di Moldova, Guinea Equatoriale, Belize, Siria, Ghana, Nuova Zelanda. Benedetto XVI ha evocato implicitamente l'incidente alla centrale nucleare giapponese di Fukushima quando ha ricordato "le innumerevoli tragedie che hanno toccato la natura, le tecnica e i popoli" nel primo semestre del 2011. "L'ampiezza di tali catastrofi ci interroga", ha detto Benedetto XVI. "L'uomo a cui Dio ha confidato la buona gestione della natura non può essere dominato dalla tecnica e diventare suo soggetto. Una tale presa di coscienza deve condurre gli Stati a riflettere insieme sul futuro a breve termine del pianeta, riguardo alle loro responsabilità verso la nostra vita e le tecnologie". Per Benedetto XVI, "è divenuto necessario rivedere completamente il nostro approccio con la natura".

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