sabato 25 giugno 2011

CARLO RUBBIA: NUCLEARE SICURO CON IL TORIO

Girando per il web ho trovato questo bellissimo articolo di Paolo della Sala che mi permetto di proporvi. Uno che ha capito cosa volesse dire Carlo Rubbia con il suo no al "vecchio" nucleare ed un si alle rinnovabili ed alla ricerca sul nucleare "pulito" con il torio. Cosa sempre sostenuta ed auspicata dalle pagine di Forrest Gump... Anche della Sala ha capito che bisognava dire no al nucleare all'uranio (pericoloso ed anti economico) ma si alla ricerca su quello al torio (come sostenuto da Rubbia). Purtroppo le parole del Nobel, in questi mesi, sono state manipolate (alcuni blog hanno addirittura sostenuto che il Rubbiatron fosse strato creato per il funzionamento delle centrali nucleari al torrio senza capire che, invece, è un macchinario per lo smaltimento delle scorie dal quale possono derivare le centrali del futuro al torio ma non è nato per tale scopo!). Ma quello che ormai conta è che l'Italia si è tagliata fuori dal futuro dell'energia nucleare pulita...chi vivrà vedrà!

In un Paese di guelfi e ghibellini, di pro e contro nuke, resterà sempre valida la legge del Terzo escluso, che quasi sempre è la migliore.
Così si da' voce al primo cialtrone che passa, mentre non si dà attenzione al Nobel Carlo Rubbia.
La prima obiezione di Rubbia  contro il nucleare "standard" è sulla spesa economica da impiegare in Italia: con la creazione di sole quattro centrali non si ridurrebbero i costi dell'energia elettrica.
La Francia ha adottato da decenni il nucleare ed ha ben 59 centrali. Inoltre Parigi si assicura con la forza delle armi l'accesso alle miniere di uranio: in Ciad, in Libia, e in altre nazioni dell'Africa occidentale.
Sul mercato internazionale il costo dell'uranio sta di nuovo crescendo, mentre il business si poteva fare due anni fa quando il prezzo era sceso, come avevo scritto io*.
 Vale la pena di un approfondimento scientifico, come richiesto da Rubbia (ma la sua proposta bloccherebbe gli affari delle tre lobby -petrolio, nucleare, sostenibili-, ecco il punto).
Lo scienziato italiano propone da anni l'utilizzo delle centrali al torio al posto dell'uranio. Intanto con una tonnellata di torio si produce l'equivalente di 200 tonnellate di uranio. Inoltre, il torio è un materiale presente in natura con molta più abbondanza rispetto all'uranio. Anche in Italia.
  Lo smaltimento delle scorie sarebbe molto più rapido rispetto ai milioni di anni necessari per il riassorbimento delle scorie di uranio (decine di anni). Infine il torio a differenza dell'uranio non è utilizzabile come arma nucleare.
Dopo Fukushima la paura  per l'impiego di centrali nel nostro paese torna a salire. Tra paura e contrapposizioni sterili, finiremo per sbagliare tutto ancora una volta, e su un tema strategico come l'energia, mentre -se la tecnologia di Rubbia fosse valida potremmo diventare un Paese all'avanguardia nel mondo e vendere tecnologia per miliardi di euro. Tra poche settimane saremo chiamati alle urne per decidere attraverso il referendum 2011 sul nucleare.
Rubbia propone di utilizzare insieme al nucleare pulito un mix di fonti di energia alternativa: eolico, geotermico (gli unici redditizi) e il solare (insostenibile economicamente, perché non rende).
--> QUI un'intervista in merito a Rubbia.
--> Un articolo sul Rubbiatron, macchina del Cern per lo smaltimento delle scorie.

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