mercoledì 21 dicembre 2011

QUANTO COSTA MANTENERE UN'AUTO: DATI 2011

Indispensabili per circolare, ma sempre più costose: sono stati i rincari di assicurazione Rc Auto e i carburante a rendere il 2011 per gli automobilisti particolarmente amaro. Secondo le stime elaborate dall’O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori), gli italiani che hanno una macchina a benzina arriveranno a fine anno a dovere pagare 521 euro in più di quanto facessero nel a gennaio 2011, mentre per gli automobilisti in possesso di un veicolo a gasoli l’aggravio sarà pari a ben 665 euro.

Nel dettaglio, i possessori di macchine a benzina hanno pagato nel 2011 324 euro in più per i carburanti, 109 per la polizza Rc Auto e 37 euro aggiuntivi per i pedaggi autostradali e 51 euro per la manutenzione.

I 665 euro di rincari che a fine 2011 pesano su chi ha una macchina diesel sarebbero invece così suddivisi: 468 euro per il carburante, 109 euro per la polizza Rc Auto, 37 euro per i pedaggi autostradali e 51 euro per gli interventi di manutenzione.

martedì 20 dicembre 2011

GRECIA: IL PAESE DEI MORTI VIVENTI - Uno scenario che toccherà anche all'Italia in un prossimo futuro?

Tratto da: "Il Corriere della Sera". Una situazione quasi apocalittica di un Paese che è tenuto in piedi non si sà il perchè. Un dramma sociale che molto probabilente sarà condannata a patire anche l'Italia... Buona lettura.


CRIMINALITA' E DISOCCUPAZIONE- Così sopravvivere da queste parti non è facile. «Almeno 30mila negozi hanno chiuso solo in centro. Per intenderci uno su tre. I suicidi sono aumentati del 40 per cento. Il 20 per cento delle persone ha perso il lavoro. Altrettante vivono sotto la soglia di povertà», Greg Chrisohidis, fotografo 39enne dai lunghi capelli corvini, snocciola le cifre che vengono ripetute sui giornali. I numeri possono essere asettici, «ma questa è macelleria sociale». E le ricadute si vedono dovunque, anche in Pireus street, dove migliaia di greci si mettono in fila per un pasto da portare via in un sacchetto azzurro. Si vedono camminare per le strade del centro che oramai è stato diviso tra bande e immigrati che pensavano di trovare lavoro in Europa. E invece sono costretti a rimanere in Grecia. Senza un lavoro. Si sono spartiti il territorio dello spaccio e della prostituzione. Una dose di eroina, così come qualche minuto in compagnia, costa cinque euro, la stessa cifra che si paga per due souvlaki (spiedini). E quando cala la sera non c’è greco che possa passare indenne da queste vie. La criminalità (al 9 per cento nel 2009) è raddoppiata in due anni. Le strade male illuminate rendono il centro poco papabile per turisti e uomini d’affari. Con il risultato che migliaia di compagnie hanno abbandonato i loro uffici e almeno 18 alberghi intorno a Omonia hanno chiuso. Il cuore di Atene ha smesso di battere con questo esodo.

C'È CHI TIFA PER IL DEFAULT - «Se continuiamo così nemmeno il turismo ci salverà», sottolinea Christos Zafeiropoulos. Le sue speranze sono riposte negli stranieri visto che ha deciso di aprire un ristorante sotto l’ombra del Partenone. «Non pago i dipendenti da due mesi. Ma continuiamo a lavorare tutti i giorni». Per rientrare dai costi dovrebbe fare almeno 40 coperti tra pranzo e cena. Se arriva a dieci è «fortunato». Tiene duro, «per la mia famiglia e per i lavoratori». Certo è che a pensare alle feste, la prima cosa che viene in mente è il 2012. L’annus horribilis. L’anno della svolta. Lui tifa per il default. «Torniamo alla Dracma per non essere più schiavi dei tedeschi». E come lui centinaia di giovani. «Chiunque dica una cosa del genere o è un pazzo o un giocatore d’azzardo». Stathis Anestis, segretario generale del sindacato Gsee, è seduto nel suo ufficio in un palazzo coperto da uova di vernice lanciate durante una manifestazione. Scuote la testa, mentre sfoglia il rapporto sul suo Paese. «Siamo tornati a vivere nelle stesse condizioni del ’65, non siamo mai stati così male». Eppure le avvisaglie c’erano. «Sì, ma non ci abbiamo creduto. Ora bisogna ricominciare a crescere. Perché il paracadute delle famiglie non può durare a lungo». In molti casi non funziona già più. Un gruppo di studenti fuorisede dell’Università di Atene canta nella speranza di strappare un sorriso ai passanti. E, neanche a dirlo, qualche spicciolo. Il cestino è quasi vuoto. E’ il Natale ai tempi della crisi. E’ il Natale 2011 ad Atene.

venerdì 16 dicembre 2011

FITCH PRONTA A TAGLIARE IL RATING DELL'ITALIA

ANSA) - ROMA, 16 DIC - Fitch minaccia di tagliare il rating di 6 Paesi fra cui l'Italia. Lo comunica l'agenzia, precisando che i Paesi sono Spagna, Belgio, Slovenia, Cipro e Irlanda. L'agenzia ha anche deciso di portare l'outlook della Francia da stabile a negativo. I timori che aleggiano su Eurolandia restano ''pressanti e non sono stati attenuati'' dall'ultimo vertice Ue, dice Fitch, preoccupata per ''l'assenza di un piano finanziario credibile''. Inoltre ''serve un coinvolgimento piu' attivo della Bce''

IMMATRICOLAZIONI AUTO NOVEMBRE 2011: IN EUROPA -3%. FIAT TRACOLLO CONTINUO -11,7%

ROMA  - A novembre il mercato dell'auto in Europa (27 Paesi Ue + Efta) chiude in calo del 3% a 1.071.895 unità, contro le 1.104.961 di un anno fa. Lo comunica l'Acea, l'Associazione che raduna le case costruttrici europee. Ad ottobre le vendite di auto in Europa erano scese dell'1,4% a 1.044.825 immatricolazioni. Negli 11 mesi il mercato ha ceduto l'1,2% attestandosi a 12.577.164 unità.
FIAT: EUROPA, -11,7% IMMATRICOLAZIONI GRUPPO A NOVEMBRE 

NUOVA BMW X3: IMPOSSIBILE TROVARE LE GOMME INVERNALI CON CERCHI DA 18

Bmw questa volta hai toppato! Il vostro Forrest accingendosi a provare la Bmw X3 20d, dopo aver provato quest'estate la 30d (vedi post), si è informato per montare un treno di gomme invernali mis. 245-50 r18 (misura montata di serie con relativi cerchi da 18). Sorpresa delle sorprese ha scoperto, suo malgrado, che tale misura è praticamente irreperibile in tutta Italia essendo una misura poco usata ed indi poco prodotta. Mi sono rivolto anche a tutte le concessionarie Bmw locali le quali mi hanno confermato l'estrema difficoltà a reperire le gomme anche per la clientela, anzi diciamo pure l'impossibilità.
Ora mi domando se una macchina che costa mediamente 55.000 euro e rivolta ad una clientela che sicuramente usa l'auto anche in montagna (essendo  un suv 4 ruote motrici) debba montare le catene da neve... o spendere altri 1300€, oltre le gomme, per montare cerchi da 17 pollici.
Mi domando se tale figuraccia a Monaco poteva essere evitata.

P.s. Ad onor del vero un gommista aveva disponibile un treno di Pirelli Sottozero. Prezzo di vendita normale 1.300€, ma poichè nella mis. 245 50 18 sono introvabili le vendeva a 2.300€... Vi pare giusto? Siamo allo strozinaggio!

Forrest Gump

giovedì 15 dicembre 2011

LE FAMIGLIE ITALIANE SONO LE PIU' RICCHE DEL G7 MA LO STATO ITALIANO E' IL PIU' INDEBITATO

Alla fine del 2009 la ricchezza netta delle famiglie italiane è stata pari a 8,3 volte il reddito disponibile lordo, contro l'8 del Regno Unito, il 7,5 della Francia, il 7 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 4,9 degli Stati Uniti. Lo rileva la Banca d'Italia secondo cui gli italiani risultano anche relativamente poco indebitati. Le famiglie italiane godono di un elevato livello di ricchezza rispetto a quelle di molti altri grandi paesi e sono meno indebitate, risulta in sostanza dai dati della Banca d'Italia che nello specifico mette in evidenza come l'ammontare dei debiti sia infatti pari all'82% del reddito dispobibile (in Francia e in Germania è di circa il 100%, negli Stati Uniti e in Giappone è del 130%, nel Regno Unito del 170%.

Peccato che il virtuosismo delle famiglie italiane non sia imitato dallo Stato in cui vivono! Uno stato che si posiziona al terzo posto mondiale per debito pubblico!!! Ecco perchè tutti i governi in Italia sono pronti amettere le mani nelle tasche degli italiani.... Paga Pantalone..Paga!!

Forrest Gump

mercoledì 14 dicembre 2011

ECCO LA MANOVRA FINANZIARIA PROPOSTA DAGLI ITALIANI

Ho ricevuto questa mail da un lettore con la richiesta di pubblicarla. Purtroppo non è solo ironica ma anche molto veritiera...Buona lettura!

MESSAGGIO PER TUTTI GLI ITALIANI ONESTI:


MARIO MONTI CHIEDE DI AUMENTARE L'ETÀ DELLE PENSIONI PERCHÉ IN EUROPA TUTTI LO FANNO.
NOI INVECE CHIEDIAMO VISTO CHE IN EUROPA TUTTI LO FANNO:

- DI ARRESTARE TUTTI I POLITICI CORROTTI, DI ALLONTANARE DAI PUBBLICI UFFICI TUTTI QUELLI CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA PERCHÉ IN EUROPA TUTTI LO FANNO, O SI DIMETTONO DA SOLI PER EVITARE IMBARAZZANTI FIGURE.

- DI DIMEZZARE IL NUMERO DI PARLAMENTARI PERCHE´ IN EUROPA NESSUN PAESE HA COSI´ TANTI POLITICI !!

- DI DIMINUIRE IN MODO DRASTICO GLI STIPENDI E I PRIVILEGI A PARLAMENTARI E SENATORI, PERCHÉ IN EUROPA NESSUNO GUADAGNA COME LORO.

- DI POTER ESERCITARE IL "MESTIERE" DI POLITICO AL MASSIMO PER 2 LEGISLATURE COME IN EUROPA TUTTI FANNO !!

- DI METTERE UN TETTO MASSIMO ALL´IMPORTO DELLE PENSIONI EROGATE DALLO STATO (ANCHE RETROATTIVE), MAX. 5.000, 00 EURO AL MESE DI CHIUNQUE, POLITICI E NON, POICHE´ IN EUROPA NESSUNO PERCEPISCE 15/20 OPPURE 30.000,00 EURO AL MESE DI PENSIONE COME AVVIENE IN ITALIA

- DI FAR PAGARE I MEDICINALI VISITE SPECIALISTICHE E CURE MEDICHE AI FAMILIARI DEI POLITICI POICHE´ IN EUROPA NESSUN FAMILIARE DEI POLITICI NE USUFRUISCE COME AVVIENE INVECE IN ITALIA DOVE CON LA SCUSA DELL´IMMAGINE VENGONO ADDIRITTURA MESSI A CARICO DELLO STATO ANCHE GLI INTERVENTI DI CHIRURGIA ESTETICA, CURE BALNEOTERMALI ED ELIOTERAPIOCHE DEI FAMILIARI DEI NOSTRI POLITICI !!


CARO MARIO MONTI, NON CI PARAGONARE ALLA GERMANIA DOVE NON SI PAGANO LE AUTOSTRADE, I LIBRI DI TESTO PER LE SCUOLE SONO A CARICO DELLO STATO SINO AL 18° ANNO D´ETA´, IL 90 % DEGLI GLI ASILI E NIDO SONO AZIENDALI E GRATUITI E NON TI CHIEDONO 400/450 EURO COME GLI ASILI STATALI ITALIANI !!

IN FRANCIA LE DONNE POSSONO EVITARE DI ANDARE A LAVORARE PART TIME PER RACIMOLARE QUALCHE SOLDO INDISPENSABILE IN FAMIGLIA E PERCEPISCONO DALLO STATO UN ASSEGNO DI 500,00 EURO AL MESE COME CASALINGHE PIU´ ALTRI BONUS IN BASE AL NUMERO DI FIGLI .

IN FRANCIA NON PAGANO LE ACCISE SUI CARBURANTI DELLE CAMPAGNE DI NAPOLEONE, NOI LE PAGHIAMO ANCORA PER LA GUERRA D´ABISSINIA !!

NOI CHIEDIAMO CHE VOI POLITICI LA SMETTIATE DI OFFENDERE LA NOSTRA INTELLIGENZA, IL POPOLO ITALIANO CHIUDE 1 OCCHIO, A VOLTE 2, UN ORECCHIO E PURE L´ALTRO MA LA CORDA CHE STATE TIRANDO DA TROPPO TEMPO SI STA´ SPEZZANDO. CHI SEMINA VENTO, RACCOGLIE .....TEMPESTA !!!
SE APPROVI, PUBBLICA LO STESSO MESSAGGIO E CHIEDI AD ALTRI DI FARLO!!!

TASSATE LE CASE ALL'ESTERO OLTRE CHE I CONTI CORRENTI E TUTTE LE ATTIVITA' FINANZIARIE ESTERE

14 Dicembre 2011- Pensavate di avere messo al sicuro i risparmi di una vita in un bel conto corrente svizzero? Vi eravate assicurati una vecchiaia serena in un paese calmo e tranquillo? Bene,  lo stato italiano vi ha gabbato un'altra volta! Ecco riportate le ultime novità della manovra finanziaria Monti:

Imposta su case all'estero - Tassa dello 0,76% per gli immobili detenuti all'estero «a qualsiasi uso destinati, delle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato». L'imposta «è dovuta proporzionalmente alla quota di possesso e ai mesi dell'anno nei quali si è protratto il possesso». La tassa dello 0,76% sul valore degli immobili «è costituito dal costo risultante dall'atto di acquisto o dai contratti e, in mancanza, secondo il valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è computato l'immobile». L'imposta dovrebbe portare 98,4 milioni l'anno dal 2012.
Imposta su attività finanziarie all'estero - E' istituita un'imposta sulle attività finanziarie detenute all'estero da persone fisiche residenti in Italia. L'imposta è dello 0,1 per cento annuo del valore delle attività finanziarie per il biennio 2011-2012 e dello 0,15% a partire dal 2013. Dall'imposta si deduce, fino a concorrenza del suo ammontare, un credito d'imposta pari all'ammontare dell'eventuale imposta patrimoniale versato nello Stato in cui sono detenuti i prodotti e gli strumenti finanziari. L'imposta dovrebbe garantire un gettito di 8,9 milioni nel 2012 e 2013 e 13,4 milioni dal 2014.
Non eravate stai così scaltri ed avete tenuto i vostri risparmi in Euro (sigh!) nelle banche italiane? Bhe, siete gabbati anche voi!

Imposta conti correnti: esenzioni e aumenti- L'affannosa ricerca delle novità in «tempo reale» ha prodotto un equivoco. Sembrava fosse in arrivo un «nuovo bollo da 34,20 euro sui conti correnti (in realtà tecnicamente applicato sull'estratto conto cartaceo obbligatorio) . In realtà, quell'imposta, per le persone fisiche c'è già ed è in vigore da anni. «La novità - spiega in serata sottosegretario al Tesoro, Vieri Ceriani- è che viene eliminato questo bollo sui conti correnti e sui libretti fino a 5 mila euro». Il sottosegretario spiega il perchè di questa misura: «Se facciamo la lotta al contante e chiediamo alle banche di non far pagare ai piccoli correntisti certe spese, allora dobbiamo togliere anche questo bollo. È uno sgravio a favore delle persone che verrà compensato dall'aumento del bollo fino a 100 euro per i conti correnti delle imprese e delle persone giuridiche».  Peccato che per i piccoli imprenditori il conto dell'azienda molte volte corrisponda anche al conto personale!!!

Forrest Gump

domenica 11 dicembre 2011

PORTARE I SOLDI IN SVIZZERA E' LEGALE ED IN QUESTO MOMENTO CONVENIENTE A CAUSA DELL'INCERTO FUTURO ITALIANO

Vi segnalo questa intervista a Paolo Barrai di "Mercato Libero". Organizza "viaggi" a Lugano per tutelare i risparmiatori italiani. Ad ognuno le proprie considerazioni.

venerdì 9 dicembre 2011

LE BANCHE USA ED ORIENTALI SI PREPARANO AL FALLIMENTO DELL'EURO

IL FALLIMENTO dell'Eurozona diventa sempre più una probabilità concreta. Fitch ha annunciato il taglio di rating per 8 banche italiane: Bpm, Bper, Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza e Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, naturalmente per tutti l'outlook è negativo.
 
 ED I MERCATI non sono più disposti ad aspettare. E le grandi banche del mondo si stanno preparando al piano B.
 
IL NEW YORK TIMES, scrive che molti istituti di credito hanno pubblicato decine di rapporti in cui esaminano la possibilità di un crollo dell'Eurozona, preparando piani di emergenza.
 
MA LE BANCHE dei grandi paesi dell'eurozona che solo recentemente sono stati contagiati dalla crisi non sembrano essere così preoccupate. Soprattutto in Francia ed in Italia non starebbero non si sta pensando a nulla, anche se, banche come Sociètè Gènèrale, UniCredit ed altre recentemente hanno eliminato decine di miliardi di euro di debito sovrano europeo. 
 
DI CONTRO le authority degli Stati Uniti stanno imponendo alle banche americane di ridurre la loro esposizione verso l'eurozona. Anche in  Asia, le autorità di Hong Kong hanno intensificato il monitoraggio dell'esposizione delle banche straniere e nazionali.

giovedì 8 dicembre 2011

IL MALESSERE DELLO STATO ITALIANO METTE IN SERIA DIFFICOLTA' LE BANCHE POPOLARI NON QUOTATE

Tratto da : "IL GAZZETTINO" - VENEZIA - Ci sono anche Popolare di Vicenza e Veneto Banca fra gli istituti di credito italiani il cui rating è stato messo sotto osservazione con implicazioni negative da Standard & Poor's. Fra le altre banche nel mirino dell'agenzia di rating la Cassa Depositi prestiti, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Ubi Banca, Bnl, Mediobanca, Banco Popolare. Abbassato da 'BBB+' a 'BBB' e messo sotto osservazione il rating di Banca Carige e Bpm. Lo riferisce l'agenzia Bloomberg. Standard & Poor's ha annunciato ieri di aver messo sotto osservazione il rating di alcuni grandi gruppi bancari europei.

LEGGI ANCHE: http://forrestgump94.blogspot.com/2011/11/azioni-banche-popolari-e-ora-di-vendere.html

Corruzione ed Evasione: la truffa del debito pubblico italiano

Pubblico il commento inviatomi da un lettore, il quale fa una disamina molto condivisibile sulla situazine politico-economica dell'Italia. L'unica considerazione che, forse, il caro amico ha tralasciato in merito all'evasione fiscale nel nostro Paese, riguarda l'elevatissima tassazione a cui gli imprenditori nostrani sono soggetti (a volte supera il 56%). Se è vero che in alcuni stati nordici la tassazione è elevata quanto in Italia è anche vero che i servizi offerti ai cittadini sono eccellenti e di ottima qualità cosa che da noi è pura utopia... Buona lettura. E complimenti al lettore per l'argutezza del suo post!

Corruzione ed Evasione: la truffa del debito pubblico italiano

Il debito pubblico italiano, frutto esclusivo della corruzione politica e burocratica e della evasione fiscale, continua a preoccupare l’economia e la finanza globalizzata.

L’agenzia di rating internazionale cinese Dagong Global Credit Rating ha ieri declassato il debito pubblico sovrano della repubblica italiana da A – a BBB, con un outlook negativo, il che, per un paese avanzato e complesso come è l’Italia, equivale a ridurre la valutazione finanziaria (ma anche e soprattutto di tenuta economica e politica del paese) ad un livello che porta l’Italia al di fuori del giro delle grandi potenze economiche mondiali.

L’Italia è fuori dal grande giro che conta, con un futuro che promette solo peggioramenti, sacrifici immensi e dolorose perdite di potere d’acquisto, potere contrattuale e peso politico.

Il rischio di contagio della crisi italiana, mette in pericolo l’intera Eurozona.

Infatti il giorno successivo al downgrade italiano e la minaccia da parte dell’agenzia di rating internazionale Standard & Poor’s di declassare l’intera eurozona, ecco arrivare il declassamento effettivo del rating francese da AA- ad A+.

La situazione europea, ed in particolare la condizione italiana, appaiono sempre più critiche e pericolose.

L’Italia, in particolare, è ormai solo ad un passo dal vedersi valutati i bond italiani (BOT e BTP), emessi a garanzia e rifinanziamento del debito pubblico sovrano al valore della mera carta sulla quale sono stampati.

L’indicazione del rating italiano a BBB infatti, porta il bond italiano ad un passo dalla definizione di “junk bonds” (titolo spazzatura), così come è definito nella Bond Rating Definition:

AAA and AA: High credit-quality investment grade

AA and BBB: Medium credit-quality investment grade

BB, B, CCC, CC, C: Low credit-quality (non-investment grade), or “junk bonds”

D: Bonds in default for non-payment of principal and/or interes

Il declassamento ulteriore del debito sovrano italiano porterebbe ad un indirizzo di disinvestimento e di non investimento in titoli italiani.

Sarebbe la certificazione di morte della repubblica italiana, sarebbe la realizzazione del completo fallimento dell’entità statuale italiana, sia come unità politica che come unità economica e finanziaria.

Ma il passo è più breve di quel che si pensi.

Esiste infatti un debito pubblico italiano nascosto fra le pieghe dei bilanci (e fuori da essi) locali, regionali, provinciali e comunali, compreso e soprattutto l’universo delle società pubbliche e pubblico-private di “presunto servizio pubblico” servizio locale.

La domanda giusta è:

le agenzie di rating internazionale hanno dati ed informazioni analitiche su questo debito pubblico grande quanto quello sovrano?

Le agenzie di rating sono a conoscenza che il debito pubblico italiano è frutto esclusivo della corruzione politica e burocratica e della evasione fiscale?

Le agenzie di rating sono a conoscenza del fatto che il 90% dei grandi appalti pubblici italiani vengono aggiudicati alle organizzazioni mafiose?

Inoltre, perché dovrebbe pagarlo il popolo italiano questo debito pubblico costruito con la corruzione politico-burocratica?

E perché lo stato italiano non rende pubblici i dati sulla partecipazione al prelievo fiscale?

Quanto partecipano effettivamente al prelievo forzoso fiscale i lavoratori dipendenti ed i pensionati?

E quanto gli artigiani?

Quanto i commercianti?

Quanto i professionisti?

Quanto gli industriali?

Gustavo Gesualdo
alias
Il Cittadino X

martedì 6 dicembre 2011

SUPERBOLLO MONTI PER AUTO SOPRA 185 KW

L'importo definitivo del superbollo previsto dal decreto SalvaItalia: le auto oltre i 185 kW (252 cv) pagheranno 20 euro a kW aggiuntivo. L'aumento delle accise di 10 centesimi per la benzina e 13 per i diesel porta alle stelle il prezzo carburante. Il superbollo andrà pagato dal 1 gennaio 2012.

STANDARD & POORS PRONTA A DECLASSARE ITALIA, GERMANIA E FRANCIA. LA FINE DELL'EUROZONA? - Ne mari ne Monti ci salveranno...

LONDRA (Reuters) - S&P's nella notte ha messo 15 paesi della zona euro in credit wacht negativo - comprese Italia, Germania e Francia -aggiungendo che si sta creando un "rischio sistemico" poichè le condizioni del credito si sono ristrette nei 17 paesi della regione.
L'agenzia ha precisato che potrebbe ridurre di un notch il rating di Austria, Belgio, Finlandia, Germania, Olanda e Lussemburgo e fino a due notch quelli degli altri paesi inclusa la Francia e l'Italia. Cipro è già in downgrade watch e la Grecia ha un rating 'junk' di 'CC-'.
Per l'Italia in particolare, che attualmente ha rating 'A/A-1' per S&P's, l'agenzia ha detto che il premier Mario Monti è impegnato nell'attuazione delle riforme, ma vede un aumento dei rischi sulle prospettive di crescita e sulla stabilità finanziaria.
Da una parte il credit watch negativo è un segno di un possibile downgrade nel giro di tre mesi, dall'altra S&P's ha detto che pensa di concludere la sua revisione "il più presto possibile" dopo il summit Ue di venerdì.

lunedì 5 dicembre 2011

SUPERBOLLO PER AUTO OLTRE 170 KW: ECCO GLI IMPORTI

Il superbollo scatterà a partire dal 2012 e verrà applicato a tutte le auto sopra ai 170 Kw di potenza immatricolate dall'1 gennaio 2008. Esenti dal pagamento dunque tutte le auto immatricolate prima del 2008.

MANOVRA FINANZIARIA MONTI DEFINITIVA: NO AUMENTO IRPEF, SI ICI-IMU

Salta l’aumento dell’Irpef ma sarà poi reintrodotta l'Ici sulla prima casa, arriva nel 2012 l’Imul'imposta municipale e riguarda anche l'abitazione principale e le pertinenze della stessa, con aliquota ordinaria dello 0,76%, mentre per l'abitazione principale è ridotta allo 0,4%, e saranno tassate le barche, gli aerei privati e le auto di lusso; sale l'Iva dal 21 al 23% dal secondo semestre 2012, su anche le accise sulla benzina, immediati i tagli ai costi della politica ed è stato approvato anche un pacchetto antievasione che prevede il divieto dell'uso del contante per i pagamenti sopra ai 1000 euro e una tassa sui capitali scudati; tutte le agevolazioni fiscali e i benefici assistenziali saranno, inoltre, soggetti all'Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente, e oltre una certa soglia di reddito non saranno più concessi.

domenica 4 dicembre 2011

TASSA SUI BENI DI LUSSO PER AUTO SOPRA I 170 KW

SU AUTO DI LUSSO - La tassa sul lusso è prevista anche per le auto più potenti: "A decorrere dai pagamenti dovuti dal 1° gennaio 2012 - si legge nella bozza - per le autovetture è dovuta un'addizionale erariale della tassa automobilistica, pari a 20 euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 170 chilowatt (231 hp), da versare alle entrate del bilancio dello Stato".

MANOVRA FINANZIARIA MONTI: IRPEF PIU' CARA SOPRA I 75 MILA EURO DI REDDITO

Irpef più alta sopra i 75mila euro. Aumento aliquote Irpef. In arrivo nella manovra anticrisi che il governo si appresta a varare ci potrebbe essere non più l'aumento delle due aliquote Irpef più alte, ma solo di quella del 43% (per i redditi sopra i 75mila euro), che salirebbe di tre punti.
Accantonata l'ipotesi dell'aliquota più aòta a partire dai 55 mila € di reddito.

sabato 3 dicembre 2011

MANOVRA FINANZIARIA MONTI: COLPITI I REDDITI OLTRE I 55.000 EURO

ROMA - Aliquote Irpef più care di due-tre punti per i redditi oltre 55 mila euro. Niente patrimoniale sui capitali finanziari, sostituita con altre imposte sui beni di lusso che dimostrano capacità di spesa come i posti barca.
 Ritorno dell'Ici sulla prima casa con imposta progressiva sul numero di appartamenti collegata al reddito. Nel capitolo sacrifici ci sarà anche una stretta sulla sanità di 2,5 miliardi nel 2012 e di altri 5 nel 2013, con probabile riedizione del ticket sui ricoveri che esiste già in alcune Regioni. Sull'aumento dell'Iva ci sarebbero invece dei ripensamenti. Per quanto riguarda il fronte della crescita in arrivo un credito di imposta del 12% fino a un milione di euro per chi investe in ricerca, incentivi alla ricapitalizzazione delle imprese favorendo quelle più grandi, sgravi Irap per il costo del lavoro, bonus triennale del 55% per gli interventi di efficienza energetica.
Queste per il momento le misure più significative del pacchetto Monti.

giovedì 1 dicembre 2011

RACCOLTA FIRME PER ABOLIRE I PRIVILEGI DELLA CLASSE POLITICA

RUCEVO E PUBBLICO:

Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica
Da lunedì, tutti i municipi sono attivi per la raccolta delle firme.
 
Uno spiraglio di cambiamento da realizzare con urgenza
Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la
cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con
pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della
proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo:
"Adeguamento alla media europea degli stipendi,emolumenti,indennità
degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale";.

L'iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo
facebook "Nun Te Regghe Più", dal titolo della famosa canzone di Rino
Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa
popolare formata da un solo articolo:

"i parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera
dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e
gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle
regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i
funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed
equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi,
indennità , tenuto conto del costo della vita e del potere reale di
acquisto nell'unione europea, più della media aritmetica europea degli
eletti negli altri paesi dell'unione per incarichi equivalenti"

La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati
depositati negli uffici elettorali dei comuni italiani, qui l'elenco
aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a
firmare:
http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm
http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm

L'iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli
aderenti quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea,
eventuali segnalazioni di Comuni sprovvisti di moduli potranno essere
effettuate direttamente nel gruppo facebook
http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/
<http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/> o all'indirizzo di
posta elettronica
legge.ntrp@gmail.com mailto:legge.ntrp@gmail.com

50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione
della proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad
eventuali errori e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di
poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i
privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri
interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare
indifferenti costa molto di più.
Andate a firmare nel vostro comune e non fatelo da soli.

IMPORTANTE FACCIAMOCI SENTIRE

Vi invito a firmare con consapevolezza e senso del dovere, per il
nostro bene , per i nostri figli

mercoledì 30 novembre 2011

VEGAS (Consob): "Banche allarme liquidità - C'è un rischio fallimento del Paese"

Dedicato a chi continua a mangiare la pizza e a guardare "Il grande fratello" o Fiorello come se nulla fosse. Buona lettura.

Roma, 30 nov. (TMNews) - "Sulle banche italiane c'è un problema che non può non preoccuparci tutti". E l'allarme lanciato dal presidente della Consob Giuseppe Vegas che, in un'intervista alla Repubblica spiega: "il nostro sistema creditizio ha tra i usoi asset titoli di stato italiani per 160 miliardi e titoli di stato degli altri 'Pigs' per 3 miliardi. A fronte di questo - dice - le nostre banche hanno titoli 'tossici', essenzialmente mutui subprime, per una quota pari al 6,8% del patrimonio di vigilanza contro una media europea del 65,3%. Ora - aggiunge - secondo le nuove norme di valutazione degli asset stabilite dall'Eba, siamo al paradosso: i titoli di stato in portafoglio vengono considerati 'tossici' per le banche italiane peggio di quanto non lo siano i 'subprime' per le banche straniere". Per Vegas, "il pericolo è che vada definitivamente in tilt il circuito finanza economia reale. In base ai criteri Eba, le banche devono rafforzare il patrimonio e ricapitalizzare. Per farlo hanno due strade: o vanno sul mercato a cercare soldi o vendono asset. In entrambi i casi - sottolinea - il sentiero è strettissimo. Vendere asset vuol dire ridimensionare comunque l'operatività, ma trovare capitali, adesso, è ancora più difficile: vuol dire limitare il circolante, rinuciare alla leva, ridurre i prestiti e dunque strozzare il credito. E qui c'è il possibile corto circuito: che effetto ha tutto questo su un Paese che ha bisogno come il pane della crescita?". Infine, quanto alla crisi del debito a livello europeo, secondo Vegas "serve un approccio nuovo: la Fed e la Banca centrale inglese stampano moneta. La Bce non può farlo. Questa disparità va risolta. Allora o cambiamo il ruolo della Bce oppure dobbiamo accettare il rischio che l'euro salti e ogni Paese torni alla sua valuta".

martedì 29 novembre 2011

BTP DAY: CHI HA ADERITO SI E' PRESO UNA CANTONATA. ALL'ASTA DI OGGI I BTP TRIENNALI AL 7,89%!!

29 NOVEMBRE 2011- Avevate qualche dubbio? Vi siete sentite patriotici, perchè su questo facevano leva le banche, pensando di aver aiutato il nostro stato? Bhe, da come la vedo io vi hanno in parte gabbato. Si, perchè come già esposto ieri, le banche (strapiene di titoli di stato) hanno alleggerito il loro portafogli ed i relativi rischi vendendoli a voi, ad un tasso di c.a. il 4,25% per i Btp scad. Agosto 2013 tra i più gettonati.
Bene oggi si teneva l'asta dei Btp nuova emissione ed i triennali hanno toccato il rendimento record del 7,89%.
Se devo rischiare meglio rischiare per il 7,89% che per il 4,25%...
Btp day? Si, solo se ve la sentite di rischiare (non ho la sfera magica e potreste anche aver ragione), per chi è prudente meglio starne lontano!

Forrest Gump

lunedì 28 novembre 2011

BTP DAY: ATTENTI , CI SIAMO GIA' CASCATI CON I BOND ARGENTINI...

28 Novembre 2011 - Ricordate quando le banche vi invitavano a comprare bond argentini allettandovi con i loro rendimenti? Per non dire di Lehman Bro., tripla A ottima e sicura, e via dicendo. Si, perchè i loro portafogli erano pieni di tali titoli e loro avevano già annusato la puzza di bruciato scaricandoli sui poveri risparmiatori.
Non vorrei che si ripetesse la stessa storia con i nostrani Btp, di cui le banche italiane ne sono stracolme. L'Italia è un paese che non cresce, un paese le cui imprese più redditizie hanno delocalizzato all'estero, un paese la cui pressione fiscale è elevatissima, un paese il cui debito pubblico è il terzo al mondo, un paese che sostiene dei costi della politica tra i più elevati del pianeta in rapporto al territorio, un paese che è sempre stato mal governato e che ha visto il proprio debito accrescersi anno per anno. Ma ricordate Signori che alla fine i conti si pagano!
Un paese che ha fatto pagare a caro prezzo al suo popolo l'ingresso nell'Euro e che farà pagare a caro prezzo il fallimento della moneta unica. Ricordate che se ciò si verificherà la conversione dei nostri euro nella "nuova lira" o quel che sia, sarà un bagno di sangue. Ci troveremo più poveri di colpo, con un potere d'acquisto ridicolo, ma con costi di vita quotidiana sempre maggiori; elettricità, benzina, materie prime ecc..
Btp day? Ma fatemi il piacere!

Forrest Gump

sabato 26 novembre 2011

LA FINE DELL'EURO E DELL'ITALIA

Propongo qusto articolo tratto da Libero news.it
Come già detto dalle pagine di Forrest Gump la fine dell'Euro è quasi certa, come quella dell'Italia..?

La possibilità del fallimento dell'Eurozona non è più uno scenario impossibile. Ora sta diventando una possibilità concreta soprattutto dopo l'allarme lanciato dall'agenzia di rating Fitch in cui annuncia il taglio del rating di 8 banche italiane: Bpm, Bper, Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza e Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio. Per tutti e otto gli istituti di credito l'outlook è negativo. Nonostante le rassicurazioni incassate da Francia e Germania a Bruxelles, i mercati non sono più disposti ad aspettare. per questo le grandi banche del mondo si stanno preparando al piano B. Il New York Times, di oggi scrive infatti che molti istituti di credito (tra cui Merrill Lynche e Barclays Capital) hanno pubblicato decine di rapporti in cui esaminano la possibilità di un crollo dell'Eurozona. Stanno preparando dei piani di emergenza.

Reazioni - "Ma le banche dei grandi paesi dell'eurozona che solo recentemente sono stati infettati dalla crisi non sembrano essere così agitate. Banche in Francia e Italia in particolare, - si legge ancora nell'editoriale de The New York Times- non starebbero creando piani di backup per la semplice ragione che essi hanno concluso che è impossibile che l'euro possa crollare. Sebbene banche come Bnp Paribas, Sociètè Gènèrale, UniCredit ed altre hanno recentemente scaricato decine di miliardi di euro di debito sovrano europeo, il pensiero è che ci sono pochi motivi per fare di più".  "Le authority degli Stati Uniti -continua ancora l'editoriale- stanno incalzando le banche americane come Citigroup ed altri istituti, a ridurre l'esposizione verso l'eurozona. In Asia, le autorità di Hong Kong hanno intensificato il monitoraggio dell'esposizione delle banche straniere e nazionali alla luce della crisi europea".

Ripercussioni - Inevitabile chiedersi quali ripercussioni avrà sulle nostre tasche, sui nostri conti, l'ipotesi peggiore: il fallimento dell'euro. La prima, immediata, conseguenza è la perdita dei valore dei nostri beni mobili e immobili. Gli stipendi, il valore delle case, i conti correnti subirebbero un'inevitabile contraccolpa dal passaggio dall'euro alla lira.Altrettanto irrimediabile sarà lo spostamento di ingenti somme di capitali dall'Italia verso Paesi considerati "sicuri" come la Svizzera con una perdita ulteriore per l'economia. Il sistema bancario sarebbe definitivamente messo in crisi da uno scenario simile: gli istituti di credito sarebbero costretti ad ottemperare agli impregni internazionale con la moneta forte, mentre sarebbero alimentate da quella debole. Unici che potrebbero trarre vantaggio sono le imprese esportatrici che avrebbero quindi degli incassi in euro mentre pargherebbero tasse, affitti, salari degli operai in lire.  I costi -  L'eurocrac costerebbe 10mila euro a italiano  L'uscita traumatica dall'euro di alcuni Paesi, quelli il cui debito sovrano è sottoposto al tito incrociato della speculazione è ben più che un'ipotesi fantapolitica. La rottura dell'attuale equilibrio monetario ha dei costi che si spalmerebbero un po su tutti. E non soltanto nei cosiddetti Paesi Piigs, l'acronimo con cui gli analisti hanno accomunato Portogallo, Irlanda, Italia Grecia e Spagna, giocando sull'assonanza con la parola “Pigs”, vale a dire maiali. Uun gruppo di analisti della sede londinese di Ubs ha quantificato i costi. Su ogni italiano peserebbe una cambiale di circa 10mila euro l'anno per almeno un decennio. Se invece dovesse saltare tutto il sistema della moneta unica i costi scenderebbero.

La nuova lira La nuova lira partirebbe svalutata del 50% rispetto al cambio attuale. Così per fare un euro ci vorrebbero circa 3.000 lire. Poco meno per comprare un dollaro. Gli effetti del deprezzamento delle nostre merci che renderebbero convenientissimo il Made in Italy su tutti principali mercati europei verrebbero però azzerati da dazi doganali di almeno il 50% che i i Paesi del Nord Europa imporrebbero subito. In compenso ci troveremmo a pagare carissimo il petrolio che importiamo (tutto) e questo scatenerebbe un'inflazione a due cifre. Sicuramente superiore al 10%. Diventerebbe insostenibile per le nostre finanze anche il perso dei titoli del debito pubblico emessi in euro, destinati a rimanere in circolazione. Senza contare gli interessi, pure questi non inferiori al 10%. Gli analisti di Ubs non escludono l'insorgere di violenti disordini sociali che potrebbero portare addirittura a alla guerra civile.

FITCH DECLASSA LE BANCHE POPOLARI: "L'ITALIA E' IN RECESSIONE!" - Ma lo sapevamo già...!

Roma - (Adnkronos) - "L'Italia probabilmente è già in recessione". Lo scrive l'agenzia di rating Fitch nella nota in cui annuncia il taglio del rating di otto banche italiane: Bpm, Bper, Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza e Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio.
Per tutti e otto gli istituti di credito l'outlook è negativo. Per quanto riguarda il 'giudizio' a lungo termine della Bpm, comunica l'istituto di credito, è stato rivisto da A- a BBB, con outlook negativo.

venerdì 25 novembre 2011

BTP RENDIMENTO A 2 ANNI SCHIZZA ALL'8%

(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Il tasso pagato dal Btp con scadenza a due anni e' volato all'8%, segnando un nuovo massimo dalla creazione dell'euro. Lo scrive l'agenzia Reuters secondo cui il balzo dei rendimenti e' avvenuto a seguito dell'asta sui titoli di Stato a breve termine di stamani. Gli otto miliardi di Bot a 6 mesi venduti nell'asta di oggi hanno spuntato un rendimento medio del 6,504% (3,535% del collocamento di ottobre).

mercoledì 23 novembre 2011

IL FALLIMENTO DELL'EURO E DELLA UE. Nigel Farage denuncia i mali della moneta unica e del suo governo!

Guardate con attenzione questo video e leggete la traduzione sotto. E' l'intervento al parlamento di Strasburgo  del 16 Novembre scorso di un europarlamentare inglese che da anni denuncia il sistema euro e la UE. Non vi pare che abbia ragione???

venerdì 18 novembre 2011

NUBE RADIOATTIVA PROVENIENTE DA BUDAPEST VAGA PER L'EUROPA DALL'8 SETTEMBRE, MA NESSUNO NE SA NULLA!!

Rilevata in 7 paesi la presenza iodio 131


Milano - Da tre settimane una nube di isotopi radioattivi Iodio 131 si tra muovendo nei cieli europei. La nube radioattiva si è diffusa dalla Polonia alla Francia, passando per Germania e Austria, ha poi raggiunto la Svezia e la Repubblica Ceca. L'ultimo allarme è stato lanciato Oltralpe il 16 novembre, quando tracce dell' I-131 sono state rilevate nel Nord e nell'Est della Francia.

Nel frattempo gli esperti cercano di calmare gli allarmismi: il livello di radiazioni disperso nell'aria è assolutamente non preoccupante, tanto da non dover preoccupare per la salute umana.

Le ipotesi sull'origine dell'elemento radioattivo sono ancora al vaglio. Per il momento l'unica cosa certa è che Fukushima non c'entra nulla. Per l'istituto nucleare di Vienna la fuga di radiazioni proviene probabilmente dall'Istituto di Budapest produce radioisotopi per la salute, la ricerca e per applicazioni industriali. In un primo momento si era temuto una perdita dalla vicina centrale nucleare di Krsko o da sottomarini nucleari, in questi casi i danni sarebbero stati superiori a quelli registrati.

Gli austriaci avrebbero ricevuto l’informazione direttamente dalla Haea, l’Hungarian atomic energy authority. Il rilascio sarebbe avvenuto dall’8 settembre fino al 16 novembre. A quanto pare senza che nessuno abbia segnalato l'incidente. Un'eventualità che in Italia è punita con l'azione penale.

L’Ungheria dovrà quindi dare spiegazioni all’agenzia ONU in merito alla dannosa vicenda e sulle eventuali misure punitive o preventive che dovranno essere attuate.

giovedì 17 novembre 2011

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE CLINI E' FAVOREVOLE AL NUCLEARE IN ITALIA

17 Novembre 2011- Intervenendo ad una trasmissione radiofonica della Rai il neo misnistro Corrao Clini si è detto favorevole ad un programma nucleare a determinate condizioni. Ecco le sue dichiarazioni:
"Il ritorno al nucleare e' un'opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto, - ha detto Clini - anche se quello che e' avvenuto in Giappone ha scoraggiato. Pero' di base la tecnologia nucleare rimane ancora, a livello globale, una delle tecnologie chiave. Quindi si' a certe condizioni".
E' da mesi che questo blog si batte a favore delle energie alternative senza escludere il nucleare, che con le nuove tecnologie potrà essere più sicuro e conveniente. Che finalmente qualcuno l'abbia capito?

Forrest Gump

mercoledì 16 novembre 2011

AZIONI BANCHE POPOLARI: E' ORA DI VENDERE?

16 Novembre 2011- Personalmente considero le bnche popolari (non quotate) dei veri istituti di credito territoriali, sostenitrici delle pmi locali e delle famiglie. Infatti originariamente per questo erano nate, solitamente si sono tenute fuori dalla finanza "creativa" e da tutte le sue porcherie e disastri. Radicate nel territorio hanno sempre finanziato l'imprenditoria locale e lucrato, giustamente, con essa.
Negli ultimi anni sono diventati poi porti sicuri per risparmiatori ligi ed attenti e non di meri speculatori, le loro azioni infatti si sono sempre rivalutate nel tempo non conoscendo fino ad ora tempeste finanziarie.
Un fulgido esempio di tutto ciò sono Veneto Banca e Popolare di Vicenza.
Purtroppo però anche qui le cose stanno cambiando, non per una mutata capacità gestionale del management, ma per una mutata situazione reale del paese Italia.
Si, dopo il declassamento dell'Italia e del suo debito è seguito un declassamento generale di tutti gli istituti di credito nazionali, popolari comprese, poichè sono tra i maggiori detentori del debito pubblico nazionale ovvero di titoli di stato!
Le banche tedesche e francesi, prima del declassamento, avevano provveduto a liberarsi di ingenti quantitativi di btp italiani. Naturalmente ciò non è stato possibile per le banche nazionali.
Il vero rischio che ormai coinvolge anche le popolari non quotate è quindi costituito in buona parte dai titoli di stato italiani.
Un vero peccato perchè la maggior parte delle popolari non quotate sono banche sane e ben gestite con una buona redditività anche in periodi difficili, purtroppo hanno a che fare con lo stato italiano...  Il rischio default per l'Italia non è auspicabile ma è una possibilità reale!

Forrest Gump

MERCATO DELL'AUTO FIAT IN PICCHIATA VW REGINA - Infatti avevano dichiarato che nei prossimi 2 anni sarebbero diventati i maggiori produttori al mondo!

16 Novembre 2011- Poichè girano notizie contraddittorie sui dati di Ottobre relativi alle immatricolazioni in Europa, dati ottimistici per il gruppo Fiat, vi propongo quanto diffuso dal sito Finanzaonline.

Il comparto automobilistico europeo non ha tenuto a ottobre. Secondo i dati diffusi questa mattina dall'Acea, le immatricolazioni di auto in Europa (Ue27 + Efta) durante lo scorso mese hanno accusato una contrazione dell'1,4% a 1,045 milioni di vetture. I primi dieci mesi dell'anno sono stati invece archiviati con una flessione dello 0,9% a quota 11,505 milioni.



Performance dei singoli Paesi



Andamento a più velocità per i singoli Paesi. Il mercato delle quattro ruote francese e quello inglese hanno mantenuto lo stesso passo, registrando una crescita rispettivamente del 2,4% e del 2,6%. La domanda in Germania è rimasto sostanzialmente stabile (+0,6%). Note negative invece per l'area del Mediterraneo, con l'Italia a -5,5% e la Spagna a -6,7%. 



 



I singoli brand: Fiat ancora in frenata



A ottobre il gruppo Fiat ha visto le immatricolazioni in Europa calare del 10,2% a 68.630 veicoli, con una quota di mercato passata al 6,6% dal 7,2% dell'ottobre 2010. "Il risultato resta comunque influenzato dai dati provenienti del mercato italiano, che è di riferimento per Fiat Group Automobiles", si legge in una nota. Da gennaio a ottobre il Lingotto ha registrato un calo dell'11,8%, con una quota del 7,1% dall'8% dello scorso anno.

In un mese non così brillante per il gruppo si è distinto Lancia/Chrysler, che ha continuato la costante e forte crescita in Europa. Con oltre 8 mila immatricolazioni, il brand aumenta le vendite del 15,9% rispetto a ottobre 2010 e ottiene una quota dello 0,8 %, in crescita di 0,1 punti percentuali.  Prosegue l´exploit di vendite della Jeep: rispetto all´anno scorso, in ottobre le vendite sono aumentate del 148,9% e la quota è raddoppiata allo 0,2%.



 



Si è mosso controcorrente il gruppo Volkswagen che ha registrato una crescita di circa il 4,3% e una quota di mercato in salita al 24%. Semaforo rosso invece per le francesi Renault e Psa che hanno accusato una contrazione delle immatricolazioni a ottobre rispettivamente del 2,6% e del 6,4%.



 



Il mercato dell´auto europeo è sicuramente debole e la ripresa è strettamente legata ad un´inversione di tendenza dell´economia. E' questo il commento del Centro studi promotor (Csp) ai riusltati dell'Acea diffusi questa mattina. "Nell´attesa della ripresa occorrerebbe però che Governi e altri soggetti evitassero di rendere il quadro ancora più difficile aumentando la tassazione sull´auto e adottando comportamenti e politiche che determinino forti incrementi dei costi per usare l´auto. E questo vale soprattutto per l´Italia", rimarcano dal Csp.

AUTO IMMATRICOLAZIONI IN EUROPA AD OTTOBRE -1,4%. FIAT -10,2%

Momenti difficili in Europa anche per il settore auto. Ad Ottobre si registra un calo delle immatricolazioni pari all'1,4%, peggio fa il gruppo Fiat con un -10,2% a causa della forte contrazione del mercato italiano.

giovedì 10 novembre 2011

ALZATI I MARGINI RICHIESTI SUL DEBITO ITALIANO (Una notizia che pochi hanno dato). SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 550 PUNTI

 Una notizia passata quasi innoservata e che pochi media hanno diffuso. Il vostro Forrest ve la da:

Da domani detenere debito italiano costerà di più. Almeno per i grandi investitori che utilizzano i titoli di Stato del Paese come garanzia.



La società di clearing britannica Lch Clearnet ha infatti innalzato i margini richiesti sui titoli di debito italiani. I margini per i titoli a 7 e 10 anni sono stati portati dal 6,65% all'11,65%.
Vedremmo come faranno le banche coi pronti contro termine ed i certificati di deposito....

Forrest Gump

mercoledì 9 novembre 2011

I POLITICI E LA POLITICA: I VERI MALI ENDEMICI DELL'ITALIA!!

Ho ricevuto via mail da un amico, che ringrazio, questo video. Ci domandiamo un pò tutti come sia potuto accadere che l'Italia rischi il default?? Ecco la risposta: UNA CLASSE POLITICA INADEGUATA E LADRA!!

SPREAD BTP BUND: NUOVO RECORD A 529 PUNTI!!!

Il rendimento dei btp a 10 anni sfonda la soglia del 7% e si attesta al 7,02%. Staremo a vedere...

TITOLI DI STATO ITALIANI: MA CONVENGONO VERAMENTE??

9 Novembre 2011- Negli ultimi giorni si fa un gran parlare dei titoli di stato italiani (btp-bot) e da molte parti si spinge perchè il "popolo" gli acquisti. Recentemente un imprenditore ha comprato una pagina di un quotidiano nazionale invitando gli italiani ad investire in titoli di stato, lo ha fatto pochi giorni fa anche un politico leghista e nientemeno che il vicepresidente di una banca; la Popolare di Vicenza. Andrea Monorchio, ex ragioniere dello stato ed ora vicepresidente della banca in questione, non solo invita ad acquistare bot e btp ma vorrebbe addirittura che fosse imposto per legge a chi ha un patrimonio immobiliare libero. Monorchio propone di obbligare queste persone ad accendere un mutuo sull'immobile, tanto secondo lui si pagherebbe da solo, poichè la cifra erogata verrebbe investita in btp che attualmente rendono più del 6% e quindi, sempre secondo Monorchio, questi farebbero addirittura un affare intascandosi la differenza tra tasso del mutuo e rendimento del btp: c.a. l'1%.
Bene caro Monorchio e se il tasso dei mutui dovesse salire nel corso degli anni?? E se l'Italia andasse in default???
Vorrei ricordare che il fallimento di uno stato non è poi una cosa così rara! Negli ultimi 20 anni si sono verificati ben 4 fallimenti, uno ogni 5 anni!!
Gli stati in questione sono: Messico, Russia, Argentina ed Uruguay, ai quali si sta per aggiungere la Grecia...
Un paese va in default, o fallisce, quando è insolvente ovvero non ha più la liquidità necessaria in cassa per ripagare i propri debiti. Rimborsare il valore dei titoli di Stato e dei relativi interessi diventa dunque impossibile, con la conseguenza che da quel momento i titoli pubblici emessi diventano carta straccia. L'impatto sull'economia reale e sui cittadini è devastante.
Ma perchè un vicepresidente di banca dovrebbe spingere gli italiani ad acquistare titoli rischiosi? Semplice perchè le banche ne sono piene, la Banca d'Italia non troppo velatamente le impone di acquistarli, ed il loro collocamento tampona l'emorragia...quindi se anche i cittadini gli acquistano in massa le banche si devono esporre in maniera minore! Visco aveva posto come tetto massimo tra il 7 el'8% il rendimento dei btp e poi il crack.
Cari "padri di famiglia" nessuno vi regala niente! Attenti che dietro ad un 6% e più si può celare un buon affare od una tragedia...il default dell'Italia!

Forrest Gump

martedì 8 novembre 2011

SPREAD BTP-BUND NUOVO RECORD:B 495,8 PUNTI BASE E 6,74%

ROMA - Tocca un nuovo record il differenziale Btp-Bund arrivando a 495,8 punti con un rendimento ai massimi al 6,74%.

lunedì 7 novembre 2011

RISERVE AUREE ITALIANE: LA GERMANIA VUOLE IL NOSTRO ORO!

7 Novembre 2011- "Attraverso una vendita l'Italia potrebbe, considerato alto valore (dell'oro), ridurre sensibilmente il suo debito", ha detto in un'intervista al quotidiano Rheinischen Post il politico della Cdu, il partito cristianodemocratico della cancelliera Angela Merkel. Krichbaum ha reagito in questo modo alle speculazioni su un possibile impegno delle riserve auree della Banca centrale tedesca a ulteriore garanzia del cosiddetto fondo salva-Stati (Efsf), in caso di un peggioramento della situazione economico-finanziaria italiana.
Eh si, signori miei. E' la terza volta in pochi mesi che i cari "fratelli" teutonici, senza velato interesse, ci spingono a liquidare il nostro vero tesoretto. E, guarda caso, si offrono di comprarcelo loro... Che animo gentile!
Rileggetevi un pò il post: RISERVE AUREE ITALIANE: ORO LA RICCHEZZA D'ITALIA
http://forrestgump94.blogspot.com/2011/08/oro-la-ricchezza-ditalia.html
Bene, se a fine 2010 le nostre riserve erano di c.a. 83 miliardi di euro, ora dato l'apprezzamento del metallo giallo, dovrebbero superare i 110 miliardi di euro!!!
Il prezzo dell'oro, secondo gli analisti, dovrebbe contuinuare a salire per i prossimi anni e se consideriamo che in un anno ci ha fruttato il 30% sicuramente è stato un buon affare. Affare che non hanno fatto i tedeschi, che negli anni passati hanno dismesso gran parte delle loro riserve e che ora si mangiano le mani, i piedi e qualcos'altro!
Reperire grandi quantitativi di oro a livello internazionale al momento è assai difficile, data la richiesta...quale miglior occasione per loro se noi glielo vendiamo???
Speriamo di non essere tanto fessi da farlo, sarebbe un cattivo affare ed una goccia nell'oceano per il nostro debito pubblico!

Forrest Gump

SPREAD RECORD STORICO TRA BTP E BUND: 491 PUNTI BASE! - Ci si avvicina sempre più al tasso del 7% ritenuto insostenibile-

7 Novembre 20111- Il rendimento del Btp decennale italiano si avvicina quindi a grandi passi al 7%, tasso ritenuto insostenibile da tutti gli osservatori. In base alle esperienze di Grecia, Irlanda e Portogallo, la soglia del 7% è stata raggiunta appena 16 giorni dopo aver superato il rendimento del 6,50%. E, toccata questa soglia, questi tre Paesi sono stati costretti a chiedere aiuto alla comunità internazionale per evitare la bancarotta.

giovedì 3 novembre 2011

SPREAD BTP-BUND A 462 PUNTI BASE!

3 Novembre 2011-Berlusconi farà conoscere oggi i dettagli del maxi emendamento alla finanziaria 2012.La reazione dei mercati finanziari a questo provvedimento è negativa: nelle prime fasi di contrattazione lo spread tra il Btp decennale e il Bund è salito a 461 punti base, con un rendimento del 6,4%.

mercoledì 2 novembre 2011

IMMATRICOLAZIONI AUTO OTTOBRE 20011 -5,49%

Mercato dell'auto ancora in calo a ottobre. La Motorizzazione ha immatricolato 132.703 autovetture con un calo del 5,49% rispetto a ottobre 2010.

SPREAD BTP-BUND: ALTRO RECORD A 459 PUNTI!

 Il differenziale tra BTp e Bund tedeschi , già alle 9.30 di ieri mattina, era schizzato a 436 punti base spingendo il rendimento del decennale italiano al 6,23 per cento. Ma il peggio, con lo spread che avrebbe poi toccato il record di 459 punti prima di chiudere a 442, doveva ancora venire. Vedremo oggi cosa succederà...

martedì 1 novembre 2011

ACCISE SUI CARBURANTI: NUOVO AUMENTO PER LE ALLUVIONI DI LIGURIA E TOSCANA

Da oggi aumenta l'aliquota d'accisa sui carburanti per finanziare gli interventi di emergenza a seguito delle alluvioni in Liguria e Toscana. Da stamattina, quindi, gli automobilisti si ritroveranno con i ''prezzi di benzina e gasolio piu' alti'', commenta il Codacons in una nota.

RECORD SPREAD BTP-BUND: 4,34%

 
(Olycom)
MILANO - Balzo immediato, in avvio di seduta, dello spread fra il Btp italiano e il Bund tedesco che schizza a 434 punti rispetto ai 407 punti della chiusura di lunedì. Continua quindi a galoppare anche il rendimento dei titoli decennali italiani che ha toccato il 6,2%. Mai la differenza di rendimento tra i titoli italiani a dieci anni e quelli tedeschi è stato così alto.

lunedì 31 ottobre 2011

SPREAD BTP-BUND OLTRE I 400 PUNTI

MILANO, 31 ottobre (Reuters) - Il differenziale tra Btp e Bund a dieci anni si è allargato ulteriormente nel corso della mattina superando la cifra tonda di 400 punti base, non visti dallo scorso 21 ottobre, in allargamento dalla chiusura di venerdi' di 382 pb, secondo dati tradeweb che confronta Btp e Bund entrambi con scadenza settembre 2021.
Il rendimento del Btp decennale che alle prime battute era salito lievemente accelera e sale fino a 6,15%, il livello più alto dopo il 6,4% dell'inizio di agosto, prima che venisse riavviato il programma di acquisto di titoli di stato da parte delle banche centrali . Venerdì aveva chiuso a 6,02%.

giovedì 27 ottobre 2011

QUANTO E' BELL 'O MAGNA' - Prezzi scandalosi alla Buvette del Senato

27 Ottobre 2011- Ricordate lo scandalo scoppiato c.a. un mese fa per i prezzi irrisori che venivano praticati ai politici per mangiare niente meno che al Ristorante del Senato? Ricordate la presa di posizione che vi fu da parte del parlamento che promise di adeguare i prezzi al rialzo? Bene, secondo voi cosa è stato fatto?....NIENTE!!! Guardate e leggete cosa succede alla Buvette.
Oggi ho ricevuto via mail da un amico la foto di uno scontrino della Buvette recante la data del 19 Ottobre 2011 (so che questa foto circola in rete) e...non ho parole! La pubblico qui accanto e giudicate voi, a me viene male al fegato.
Per onor di cronaca riporto qui sotto in maniera dettagliata il pranzo consumato dal nostro politico. Ricordo che trattasi di persone che guadagnano dai 15.000 ai 20.000€ al mese. Ricordo che in questo momento in Italia ci sono milioni di persone in stato di indigenza che fanno veramente fatica a mangiare. Ricordo, principalmente a me stesso, che mio padre mi ha insegnato ad aiutare sempre le persone in stato di necessità e mi ricordo di avere capito, nel corso degli anni, che chi si approfitta degli altri è un ladro ed un disonesto!

La Buvette: la mensa dei poveri dei nostri politici
Trofie pasta fresca asparagi e speck  € 0,87
Ananas                                                      € 0,43
Torta della Nonna                                   € 0,67
Insalata spinaci e parmigiano              € 1,75
Tagliata rucola grana e aceto balsamico € 3,41
Bevande                                                     € 0,37
SERVIZIO                                                 € 3,91 (costa più il servizio della tagliata!!)

Neanche nella mensa dei poveri della mia città vengono praticati tali prezzi!!! Anzi, alla mensa dei poveri non trovi manco la tagliata per non parlare degli asparagi.
Domani ricorre l'89° anniversario della marcia su Roma. Si, quella di Mussolini...ed arrivati a questo punto penso che più di qualcuno lo rimpiangerà....

Forrest Gump

mercoledì 26 ottobre 2011

ITALIA UN PAESE PER VECCHI!

26 Ottobre 2011- Siamo un paese per vecchi, terra di conquista di irregolari e governati da massoni, mafiosi ed ex comunisti mai pentiti. Purtroppo è così signori che lo vogliate vedere o no!
Riporto un piccolo stralcio dell’articolo apparso oggi sul sito Icebergfinanza e che condivido in pieno:
“Questo Paese va restaurato cacciando i mercanti dal tempio, pressando la politica con il contributo e la responsabilità di ognuno di noi, ben sapendo che non tutti faranno propria la responsabilità, avvoltoi e sciacalli ci saranno sempre. Il Paese va rifondato sulla pietra angolare del bene comune, cancellando con il tempo decenni di ideologie e ricette economiche demenziali, isolando mafie, corporazioni, massonerie.”
I giovani nel nostro paese non hanno futuro! Un consiglio? Andate all’estero!...in Germania ad esempio.
Un caro amico, laureato in ingegneria meccanica, dopo anni di partita iva in Italia non vedendo sbocchi si è trasferito in Germania, et voilà è stato assunto a tempo indeterminato presso una grossa azienda che gli passa pure un alloggio. Non male vero? Soprattutto dopo anni di “precariato” in Italia. Certo bisogna avere le carte in regola, essere capaci, ma almeno lì le tue capacità ti vengono riconosciute e, se permettete, anche remunerate.
Certo non è facile lasciare casa, amici ed affetti ma caro Joe (è il suo nome) ti dico: “Tieni duro” perché qui da noi, nell’Italietta del Bengodi non ci sono sbocchi. Da noi le fabbriche chiudono e delocalizzano all’estero. Il sistema fiscale è uno dei più pesanti al mondo ma tanto poi pochi pagano le tasse in attesa di un condono. Da noi i soldi pubblici vengono spesi per foraggiare una classe politica tra le più pagate del pianeta e per acquistare auto blu, ne abbiamo c.a. 670.000 un primato mondiale! Il secondo paese al mondo per auto blu sono gli USA con appena 70.000 c.a. un decimo!! Da noi gli sprechi pubblici non si contano, come la Salerno Reggio Calabria e le varie “incompiute”. Da noi il servizio sanitario, che paghiamo con le tasse (che per un imprenditore possono raggiungere e superare il 56%) è fatiscente se non scandaloso (vedi Napoli e vari ospedali del centro-sud) eppure lo paghiamo in egual misura dei paesi scandinavi ove tutto è pulito ed ordinato ed in caso di ricovero non vieni messo in mezzo ad un corridoio ma in una stanza singola dotata di ogni confort. Dove per una Tac non devi aspettare un anno ed oltre…
Lo so, sto scadendo nel qualunquismo…scusate. Di queste cose siete arcistufi di sentirne parlare perché tanto qui da noi non cambia mai niente! Ma nel corso degli anni ci accorgeremo che qualcosa sarà cambiato: saremo senza giovani…italiani, ma ci ritroveremo un popolo di ex extracomunitari, ex irregolari…

Forrest Gump

martedì 25 ottobre 2011

FEDERALISMO UN ESEMPIO DA SEGUIRE: IL TRENTINO ALTOADIGE

25 Ottobre 2011- Ma quale federalismo fiscale? Ma quale autonomia regionale? Il patto di stabilità dei comuni? Una fregatura, per essere "virtuosi" ovvero per spendere meno, sono costretti a non investire più in servizi a discapito dei cittadini...e così via!
Ma in questo marasma "federalista" spicca e svetta un esempio di vero federalismo reale e che nel corso dei decenni ha prodotto ottimi risultati: Il Trentino Alto Adige!
Una volta ottenuta l'agognata autonomia l'Alto Adige ha incamerato ed investito bene i propri soldi. Va ricordato che la regione autonoma in questione trattiene per se ben il 90% delle imposte riscosse e solo il 10% va a Roma!
Risultato? Bhe...servizi impeccabili: asili nido degni dei migliori paesi nordici, strutture di assistenza e ricovero per anziani pari ad alberghi a 5 stelle, un servizio sanitario che è fiore all'occhiello a livello nazionale ed una qualità di vita che non conosce pari nel resto dello stivale.
Un piccolo esempio? Tutti voi avrete visto passando per di là bellissimi balconi fioriti ridondanti di geranei...bene sono tutti a spese della regione a decoro dell'aspetto paesagistico!
Sembra proprio una terra felice, ove pare tutti vogliano andare a vivere. Tant'è che i prezzi al mq delle case non conoscono crisi. A Ortisei siamo intorno ai 20.000€ mq, ormai più che a Cortina!
Certo che questo Trentino con la sua autonomia sta mettendo ben in crisi la montagna venenta. Si, perchè se da loro la ristrutturazione di un albergo o degli impianti di risalita vengono finanziati per il 20% dalla regione a fondo perduto, in Veneto l'onere della spesa rimane totalmente sul groppone dell'imprenditore ed ecco il perchè della differenza di strutture alberghiere e ricettive; in Veneto vecchie ed obsolete ed a pochi chilometri di distanza nuove e dotate di ogni comfort a parità di prezzo.
Comunque, ad onor del vero, c'è da dire che di queste agevolazioni a fondo perduto ce ne è per tutti i gusti: dalla ristrutturazione della casa a qualsiasi tipo di impresa. Non male con i tempi che corrono!
Federalismo? Si, assolutamente!...ma all'altoatesina!!

LEGGI ANCHE: http://forrestgump94.blogspot.com/2011/06/la-differenza-tra-veneto-e-trentino-la.html

Forrest Gump

giovedì 20 ottobre 2011

GHEDDAFI E' MORTO

20 OTTOBRE 2011- Dopo l'annuncio della cattura del rais, che sarebbe stato ferito alle gambe, ora il cnt da l'annuncio della morte di Gheddafi. Si attendono conferme in merito.
Gheddafi è stato catturato in una buca a Sirte e davanti ai combattenti del Cnt ha urlato: «Non sparate, non sparate!», riferiscono gli insorti.

«Abbiamo visto il colonnello Muammar Gheddafi gravemente ferito che veniva portato a Misurata», ha annunciato Abu Bakr al-Frinjani, capo del Cnt di Sirte, alla tv iraniana al-Alam. Secondo questa fonte «al momento della cattura Gheddafi era ferito alle gambe in seguito ai raid della Nato, ma era vivo ed è stato portato da un gruppo che non conosciamo a Misurata».


Forrest Gump

GHEDDAFI CATTURATO

20 Ottobre 2011 13:20 - Il Cnt libico ha annunciato di aver catturato Muammar Gheddafi mentre era in fuga da Sirte. Determinante l'intervento di un elicottero da guerra della Nato. Gheddafi sarebbe rimasto ferito a entrambe le gambe. Nell'assalto a Sirte dicono fonti mediche a loro volta è rimasto anche ucciso l'ex ministro della difesa del regime.
Secondo l'inviato della tv Al Jazeera, che cita fonti della regia di comando del Cnt di Tripoli, non si esclude che a bordo del convoglio fuggito da Sirte in direzione di Misurata ci sia Muammar Gheddafi e il figlio Muttasim.

FIAT (Fabbrica Italo Americana Tarocchi)

Ieri sono state presentate al pubblico le "nuove" Lancia Thema e Voyager.
Ripropongo un post di Febbraio pubblicato da Forrest in un altro blog.
Buona lettura!

Tuesday, February 22, 2011

FIAT (Fabbrica Italo Americana Tarocchi)

di Forrest Gump



Mesi fa l’A.D Marchionne, dopo le decisioni su Termini Imerese, chiedeva a gran voce al governo italiano un nuovo piano industriale. Dopo anni, lustri e decenni di foraggiamento pubblico a questa società parastatale che, a dirla tutta, è molto para(culo) e poco statale finalmente il governo italiano ha avuto il coraggio di chiuderle i rubinetti! Ho già avuto modo di spiegare il perché il buon Marchionne fosse “contento” del mancato rinnovo degli incentivi statali sulla rottamazione (perché le quote di mercato perse dal gruppo Fiat erano e continuano ad essere notevolmente maggiori di quelle dei diretti competitors, i quali si sarebbero ulteriormente avvantaggiati con il rinnovo degli incentivi) e delle promesse che fece ai sindacati ed al governo italiano di mantenere la produzione in Italia ed udite udite di portarla addirittura a 1.000.000 di vetture made in Italy!!!

Sono trascorsi ormai alcuni mesi ed il grande rilancio Fiat (sulla carta ed a parole) è iniziato!

Sono stati annunciati ben 7 nuovi modelli di cui 4 o 5 con il marchio Lancia! Si, proprio Lancia, quel marchio famoso in tutto il mondo, fino a qualche decennio fa, per il suo lusso e sportività. Si proprio quella Lancia che negli anni 70-80e 90 vinceva campionati del mondo rally a ripetizione e che ora vediamo in giro sulle calandre di misere Y e ridicole Musa. Quel marchio che da quasi un anno non ha più a listino un’ammiraglia, ma questo è comprensibile visto il flop di vendite, e che al momento del suo lancio circa un lustro fa un certo Montezemolo diceva con orgoglio ai giornalisti che la Thesis (questo era il suo nome) avrebbe dato filo da torcere ai tedeschi di Mercedes e Bmw… Una macchina che neanche i nostri politici hanno voluto a gratis come auto diplomatica o di rappresentanza. Povero Montezemolo…Quel marchio che nei monovolume ci aveva creduto, ed all’inizio ne vendeva pure ed a prezzi non proprio popolari, ma che poi ha iniziato ad intasare le officine Fiat per i continui problemi alle parti elettriche, dai finestrini al clima al navi e così via e circa un anno fa con la blasonata ammiraglia è stata ritirata dal listino…il suo nome era Phedra. Così un marchio di auto di lusso e sportive, come Lancia, ha oggi a listino la Y, Musa e Delta ovvero 3 modelli di utilitarie o poco più. Ma ora basta! A Torino hanno deciso di tornare ai vecchi fasti. La Lancia tornerà sul mercato con un’ammiraglia, una monovolume ed addirittura con una spider 4 posti alla faccia della Bmw serie 6. Chi mi legge penserà che un’operazione del genere sarà costata una fortuna intermini di tempo e denaro. L’approntare nuove linee di montaggio per questi nuovi modelli, lo studio e la ricerca non sono mica robe da mesi. Uno penserà che alla Fiat sono diventati più cazzuti dei tedeschi… balle!!! Si, signori, balle!!! Le nuove Lancia non sono altro che un modestissimo “copia e incolla” di altrettanti modelli Chrysler (presa a costo zero dagli U.S.A ma con l’obbligo di rilanciarla mantenendo i posti di lavoro americani) ed esattamente la 300, 200 e Grand Voyager!!! Naturalmente verranno prodotte negli Stati Uniti, nelle fabbriche Chrysler e da operai americani ed aumentando i volumi di produzione americana e così il patto con il buon Obama è rispettato ed in Italia gireranno con un bello stemma Lancia in nome dell’italianità e dei nostri posti di lavoro….ma quel milione di autovetture prodotte in Italia promesse da Marchionne che fine faranno?? Mha, l’importante è non fare girare le scatole agli americani e rispettare gli accordi con il loro governo, quello italiano si sà oggi c’è domani chissà…





P.s. la Lancia Phedra è ancora a listino per finire gli stock, la Fiat Croma non verrà più prodotta, al suo posto la Fiat Freemonth; ovvero il “copia incolla” della Dodge(Chrysler) Journey! Chi vivrà vedrà…





Forrest Gump. (lo stupido è chi lo stupido fa)

martedì 18 ottobre 2011

VENETO BANCA E POPOLARE DI VICENZA TRA LE DECLASSATE DI STANDARD & POOR'S

Londra, 18 ott. - (Adnkronos/Ign) - L'agenzia Standard&Poor's ha annunciato il taglio del rating per un folto gruppo di banche italiane (fra cui Bpm, Monte Paschi, Carige) alla luce di uno "scenario finanziario e macroeconomico più difficile del previsto".
In dettaglio, il giudizio per Monte dei Paschi di Siena scende da A- a BBB+, mentre per Banco Popolare Società Cooperativa, Credito Bergamasco, Banca Aletti & C. Il taglio è da A- a BBB. Unione di Banche Italiane scende da A ad A- (come per Agos-Ducato), Banca Popolare dell'Emilia Romagna da A- a BBB+, esattamente come per Banca Popolare di Milano, Banca Akros, Banca Carige, Credito Emiliano, Iccrea, Banca Popolare dell'Alto Adige, Banca Mediocredito del Friuli-Venezia Giulia.


Banca Popolare di Vicenza vede il rating scendere da BBB+ a BBB, come Veneto Banca. Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo subisce un downgrade da BBB a BB+, mentre Cassa di Risparmio di Cento e Banca di Bologna da BBB-a BB. Infine il rating di Farmafactoring è tagliato da BBB a BBB- e quello di BancaSai da BB+ a BB.

FIAT: FITCH TAGLIA IL RATING - OUTLOOK NEGATIVO. Ma che strano...

(ANSA) - MILANO, 18 OTT - Fitch taglia il rating a lungo termine di Fiat Spa da 'BB+' a 'BB', rimuovendolo dal Watch Negative ma confermando l'outlook negativo, e conferma il rating a breve termine a 'B'. Lo si legge in una nota.

18 Ott 18:28

SPREAD CON BUND TEDESCHI AD OLTRE 380 PUNTI

(ANSA) - ROMA, 18 OTT - Lo spread Btp-Bund resta sopra i 380 punti (383), mentre il differenziale tra il decennale francese e tedesco continua ad allargarsi e oscilla a quota 111 punti,ai massimi dall'introduzione dell'euro, dopo che Moody's ha messo sotto osservazione le prospettive sul rating di tripla A di Parigi. Lo spread del Belgio viaggia a 245 punti e quello della Spagna, a 332 punti base.

AUTO IMMATRICOLAZIONI UE SETTEMBRE: RIPARTE IL MERCATO +1,1%, FIAT CROLLO SENZA FINE!

ANSA-
ROMA - A settembre le vendite di auto in Europa (27 Paesi Ue +Efta) hanno registrato una crescita dell'1,1%, a 1.271.206 unità contro le 1.257.569 di un anno fa. Lo comunica l'Acea, l'associazione che raduna le case costruttrici europee. Ad agosto il mercato dell'auto in Europa era cresciuto del 7,8% a 787.435 immatricolazioni.
Sul dato delle immatricolazioni europee di settembre - sottolinea l'Acea - non ha influito il calendario in quanto il mese ha registrato gli stessi giorni lavorativi del pari periodo 2010. Sui nove mesi le immatricolazioni nell'Europa a 27 + Efta sono state 10.462.698, per un calo dello 0,8% rispetto ai primi nove mesi del 2011. Tra i maggiori mercati Ue la Germania è stata l'unica a segnare un risultato positivo a settembre (+8,1%), mentre sono scesi Gran Bretagna (-0,8%), Spagna (-1,3%), Francia (-1,4%) e Italia (-5,7%). Sui nove mesi le performance sono differenziate e si va dai cali di Gran Bretagna (5%), Italia (-11,3%) e Spagna (-20,7%), alla stabilità della Francia (+0,2%), alla forte crescita tedesca (+10,8%). Riguardo ai principali brand, a settembre al primo posto in Europa si conferma Volkswagen con un incremento delle vendite del 12,5% (a 156.521 unità), seguita da Ford (-0,3% a 108.231) e Opel (-5,9% a 98.793).
FIAT: EUROPA,-7,8% IMMATRICOLAZIONI GRUPPO A SETTEMBRE - A settembre Fiat Group Automobiles ha immatricolato in Europa (27 Paesi Ue + Efta) 82.115 nuove vetture, per un calo del 7,8% rispetto alle 89.102 di un anno fa. Ad agosto le vendite avevano segnato un calo del 7,6%.
Nei primi nove mesi dell'anno il gruppo Fiat ha immatricolato in Europa 749.417 unità, in calo del 12% rispetto alle 851.452 dello stesso periodo di un anno fa. Rispetto ai singoli marchi del gruppo, Fiat a settembre ha ceduto in Europa il 12,7% a 58.928 unità. Lancia/Chrysler ha venduto a settembre 9.029 unità, segnando un incremento del 16,9%. Alfa Romeo ha ceduto a settembre in Europa il 2,6% attestandosi a 10.792 unità. Continua il boom del marchio Jeep che a settembre ha registrato un incremento del 132,5% a 2.730 unità.
A settembre la quota di mercato in Europa (27 Paesi Ue+Efta) di Fiat Group Automobiles si è attestata a al 6,5% contro il 7,1% di un anno fa. Ad agosto la quota era al 5,8%. Nei primi nove mesi la quota in Europa di Fiat Group Automobiles si è attestata al 7,2%, contro l'8,1% segnato nello stesso periodo di un anno fa. Il marchio Fiat a settembre ha segnato una quota di mercato in Europa del 4,6%, contro il 5,4% di un anno fa. Lancia/Chrysler a settembre ha segnato una quota dello 0,7% rispetto allo 0,6% di anno fa. Anche Alfa Romeo a settembre è poco variata (0,8% in raffronto allo 0,9% di un anno fa). Jeep a settembre segna una quota dello 0,2%, contro lo 0,1% di un anno fa.

sabato 15 ottobre 2011

STEVE JOBS RIFIUTO' LE CURE TRADIZIONALI. - Secondo un oncologo americano il tumore era curabilissimo-

Sono passati solo pochi giorni dalla morte di Steve Jobs, e ora c’è stupore dopo la dichiarazione di un  celebre  ricercatore americano. Lo studioso, infatti, sostiene che se Steve Jobs non avesse rifiutato le cure tradizionali, sarebbe ancora vivo. A quanto pare, infatti, il guru della Apple ha voluto essere sottoposto a  trattamenti medici alternativi per il cancro al pancreas.  Ramzi Amri, un famoso oncologo di Harvard riocrda, infatti, che Jobs era affetto da un tumore che in rari casi conduce al decesso.
Amri tiene a sottolineare che  se  il tipo di tumore di Jobs viene asportato chirurgicamente, ci sono ottime prospettive di ripresa.  Sembra però che il padre della Apple abbia scelto  cure antitradizionali, che lo hanno condotto inevitabilmente alla morte. La scelta di cure non tradizionali, a quanto pare, è stata dettata dal fatto che Jobs era buddista e vegetariano; solo dopo  nove mesi  la diagnosi ufficiale, Jobs volle sottoporsi a un intervento chirurgico nello Stantford University Medical Center di Palo Alto, ma il tumore era oramai in uno stadio troppo avanzato e non c’è stato nulla da fare.