venerdì 30 settembre 2011

LA LEGGE MOSCA - Orgoglione di essere Italiasco!

30 Settembre 2011 - Ho ricevuto una curiosa mail da un amico a firma Riccardo Scagnoli. Si parla di una bizzarra ed assurda legge del 1974 (n°252) del deputato Gaetano Mosca della quale ho trovato un certo riscontro in rete. Leggete un pò, con pazienza e calma poichè è un pò lunga, ed allibitevi!
Povera Italia...(come diceva la mia saggia nonna)!


Oggi parleremo della legge n. 252 del 1974, meglio conosciuta come “legge
Mosca”. Una delle leggi più “misteriose” che siano mai state scritte, ma
anche una delle più dispendiose e deleterie in tema di privilegi assegnati
ad una determinata casta, quella dei politici e soprattutto, dei
sindacalisti.

Innanzi tutto chi  è Giovanni Mosca. È un ex-deputato socialista poi
travasato dentro la CGIL al posto del defunto Fernando Santi e di nuovo
deputato quando passò l’incompatibilità tra mandato parlamentare e quello
sindacale. Caduto con Craxi, oggi è un vecchietto arzillo che vive nella sua
villa del Chianti e ripete: “La legge era giusta, non mi sono mai pentito.
Calcolammo allora che in Italia ci fossero circa 7-8000 persone in questa
situazione. All’inizio quasi la metà delle domande fu bocciata (a esaminare
le pratiche c’era una commissione di funzionari del Ministero del Lavoro e
dell’Inps). La legge doveva durare solo due anni e invece fu prorogata per
altri 20 anni (e le domande di riferimento continuano anche oggi a pervenire
all’Inps e non sappiamo che fine facciano!)

Alla fine questa legge ha permesso fin’ora a 37.119 persone di beneficiare
di “contributi figurativi” (gli stessi che Tremonti voleva togliere ai
pensionati che hanno servito la patria come soldati) per oltre 25.000
miliardi di lire, pari a circa 12,5 miliardi di €, tutti a carico dell’Inps!

Andiamo per ordine.

Chi sono i soggetti destinatari di questa legge?

Funzionari di partito e sindacalisti.

Di quale parte politica e sindacale?

9.368 sindacalisti della CGIL; 3.042 della CISL; 1.385 della UIL

8.081 funzionari ex-PCI; 3.952 ex-DC; 1.901 ex PSI

9.390 appartenenti a organizzazioni minori o incarichi diversi.

Qual’è l’intendimento della legge?

Riscattare a costo zero gli anni trascorsi nel partito o nel sindacato,
pagati al nero o non pagati perché in regime di volontariato (attenzione
alla truffa!).

Qual è il titolo per avere diritto ai benefici di legge?

Una dichiarazione in carta semplice siglata dal sindacato o dal partito.

Avrete già capito dove andremo a parare: ma dobbiamo fare dei nomi, per
altro leggibili negli elenchi della Previdenza Sociale.  Giorgio Napolitano,
Achille Occhetto, Armando Cossutta, Franco Marini, Ottaviano del Turco,
Sergio D’Antoni, Piero Larizza, Antonio Pizzinato, Bruno Trentin, Antonio
Bassolino e, tra i deceduti, Bettino Craxi, Nilde Jotti e Alessandro Natta.

Capirete che sono solo alcuni, ma piuttosto sconcertanti. Comunque i due
unici  interventi fatti nei confronti dell’Inps (e certo non si trattava di
un intervento contro la privacy), per la pubblicazione degli elenchi sono
del 1998 da parte del senatore di FI Eugenio Filigrana e del  2001 da parte
del consigliere comunale di Roma, Marco Palma.Evidentemente si vuole evitare
un’azione di rivalsa, da parte dello Stato stesso, contro questa che non c’è
ritegno a definire “truffa ai danni dello Stato”. Perché parliamo di azioni
di rivalsa? Perché la maggior parte di coloro che si sono “spacciati” per
giovani attivisti impegnati nei partiti e nei sindacati a sudare le sette
camicie peggio dei minatori o degli operai metalmeccanici, oggi godono di
prebende ulteriori, per non dire che sono parlamentari, manager di Stato,
personaggi altolocati. Esempio:

Sergio D’Antoni, ex-segretario della Cisl, parlamentare del PD: da quando
aveva 55 anni prende una pensione da insegnate dall’Inpdap di 5.233 € netti
al mese, grazie all’intervento della legge Mosca che gli ha condonato gli
anni fino al 40°, un po’ troppi visto che figurerebbe docente a 15 anni! Ma
Ottaviano del Turco lo supera, perché Mosca gliene ha condonati dall’età di
14 anni; Carniti da 17, Occhetto da 18, Napolitano da 33, Natta da 27, Jotti
da 25 e Craxi da 18! Tutta questa gente, e tante altri migliaia e migliaia,
potrebbero essere “rivisitati” per accertare se l’intervento di Mosca è
tutt’ora compatibile col loro reddito.Non per parlare sempre di D’Antoni,
poveretto, ma si becca pure la miseria di 14.000 € di stipendio come
deputato. Del Turco, invece, che tentò la carta regionale (e finì in
galera), oltre alla pensione Mosca, riscossa a 54 anni, gode anche della
pensione di parlamentare, per dodici anni di “frequenza”, pari a 5.400 €!

E’ possibile che la legge Mosca abbia “aiutato” gente bisognosa (voi ci
credete?), tutto è possibile. Allora chiediamo al Presidente dell’INPS di
tirare fuori gli elenchi di questi “autentici evasori e privilegiati”, e, in
segreto, naturalmente, andiamo a confrontare i loro redditi, e, se del caso
facciamogli restituire (a rate, certo) il mal tolto.

Non crediate che non sia accaduto! Vi ho sempre detto che questo nostro
paese, oltre ad essere bistrattato dai politici, è anche incomprensibile!

Secondo il procuratore del tribunale di Grosseto, Pietro Federico, molti
hanno usufruito della legge Mosca facendo passare per lavoro le attività di
semplice volontariato (circa 10.000 beneficiari minorenni!) e ingenerando,
quindi il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Il capzioso
magistrato toscano si è incaponito nella sua inchiesta e ha costretto
l’Inps, i principali partiti e il Ministero del Lavoro a consegnargli le
38.000 pratiche, che, doviziosamente ha distribuito a tutte le procure
d’Italia. Lui, purtroppo, può occuparsi solo di 470 persone, ma già 30 le ha
indagate e rinviate a giudizio. Certo le velocità dei nostri tribunali le
conosciamo tutte: alcuni dei grandi privilegiati sono morti, probabilmente
quando l’inchiesta terminerà l’uomo avrà conquistato Proxima Centauri.
Ringraziamo lo sforzo di questo magistrato giudizioso, ma il problema non è
solo giudiziario, anche finanziario: facevate così presto a togliere dagli
stipendi alti, ma sacrosanti il 5 o il 10%, perché non provvedete a
restituire all’Inps un po’ di questi miliardi regalati ad una casta di gente
privilegiata, che non si vergogna di girare per strada?

Altri interventi della magistratura (quando non faceva politica) ci furono:
alcune procure fecero la retata degli autisti dodicenni, cioè gente che
aveva chiesto ed ottenuto l’aggancio dei contributi figurativi dall’età di
dodici anni, quando facevano gli autisti! Ci fu la vicenda di un impiegato
toscano della DC che intascò qualcosa come 325 milioni di lire, inventandosi
30 anni di lavoro. E il caso del processo istituito contro 111 lavoratori
fittizi del PCI, DC, CISL e Lega COOP (ci siamo dimenticati di dirvi che
anche le Cooperative hanno utilizzato a man bassa la legge Mosca!), che
furono agevolati senza mai aver lavorato: in compenso avevano fatto i
partigiani. Ma si tratta di una goccia nel mare!

A proposito: tutti coloro che si erano trovati nelle stesse condizioni dei
funzionari di partito o sindacalisti o altro, ma inseriti in organizzazioni
fasciste, si videro la domanda respinta. Se ci pensate fu una cosa logica:
quando si ruba o si truffa occorre essere dei democratici e degli
antifascisti, fino in fondo!

I casi clamorosi scatenarono nei sindacati una paura folle, appunto, e il
timore che qualcuno, magari un ministro dell’appena nato Centro Destra,
potesse mettere le mani su questo imbroglio. Allora un piccolo decreto
legislativo firmato dall’ex-cislino Tiziano Treu, Ministro del Lavoro,  nel
1996 volle venire incontro, da capo, ai sindacalisti, per premiare la loro
indefessa fatica, cioè la possibilità di vedersi moltiplicare per due (come
il mago Otelma) i contributi pensionistici. Vediamo come.

Lo Statuto dei Lavoratori, ultima gaffe del de cuius ministro del Lavoro,
ahimè anconetano, Brodolini, prevede che ai dipendenti in aspettativa per
incarichi sindacali siano versati, a carico dell’Inps, contributi figurativi
calcolati sulla base dello stipendio non più versato dall’azienda di
provenienza. Con il decreto Treu i sindacalisti in aspettativa possono
godere di un ulteriore versamento da parte del sindacato. Lo stesso
privilegio è garantito ai sindacalisti distaccati, cioè quelli che,
nonostante nel posto di lavoro non ci stiano mai perché lavorano per il
sindacato, percepiscono ugualmente lo stipendio dalla loro azienda. In base
agli ultimi dati disponibili questa casta che ha diritto alla doppia
contribuzione è formata da 1.793 individui di cui 1.278 della CGIL. Avete
capito perché la Camusso, i Casarini, i Rinaldini la rivoluzione non la
faranno mai?

Ma non è ancora finita: tutta questa bagarre di questi giorni e che è
costata uno sciopero generale, nasconde, in realtà la vergogna dell’art. 18,
dove si prevede, per il lavoratore licenziato, l’obbligo di reintegro.
Ebbene tale art. 18,  ai sindacati dei lavoratori, ma anche dei datori di
lavoro (Confindustria, CGIA, CNA, Confcommercio, ecc., a cui è stato bene),
non si applica. In poche parole questi signori sono liberi di licenziare i
propri dipendenti senza correre il rischio di doverli riassumere se un
giudice decidesse che il licenziamento è avvenuto senza una giusta causa.

Bella democrazia, e soprattutto, poveri lavoratori!

Riccardo Scagnoli



Alcuni anni fa ad Ancona un delegato CGIL presentatosi alle elezioni con il
PSI, non essendo stato eletto è stato cacciato dalla CGIL. Ricorso in
tribunale il giudice lo ha reintegrato ma la CGIL si è rifiutata di eseguire
l’ordine. Non so come è andata a finire ma si può ben immaginarlo.

Leggete anche: http://lavocedeisenzavoce.myblog.it/archive/2011/08/23/la-legge-mosca-gaetano-mosca-n-252-del-1974-che-nessun-comun.html

Forrest Gump

giovedì 29 settembre 2011

BANCA POPOLARE DI VICENZA SBARCA A NEW YORK CON GLI ELOGI DELLA FED!

29 Settembre 2011- Da "Il Giornale di Vicenza":
VICENZA
Non capita tutti i giorni a una banca italiana di finire nella home page del sito della banca centrale più importante del mondo, vale a dire la Federal Reserve di Washington. È successo alla Banca Popolare di Vicenza, ed è intuibile che al quartier generale la cosa abbia fatto alquanto piacere.
Per due motivi: primo, essere citati dalla Fed, con tanto di coumentazione allegata su solidità e dati di bilancio, è motivo di soddisfazione; secondo,la Fed ha citato la Bpvi perché ha approvato l'apertura di un ufficio di rappresentanza a New York.
Sissignori, come anticipato dal presidente Gianni Zonin, la Banca Popolare di Vicenza si prepara a sbarcare a New York. La Federal Reserve, nel documento datato ieri e pubblicato sull'home page del suo sito, ha infatti approvato la richiesta presentata dall'istituto berico per l'apertura di un ufficio di rappresentanza nella Grande Mela.
L'ufficio, si legge nel documento, «servirà come collegamento tra la banca e i suoi clienti» e nel dettaglio «condurrà ricerche e raccoglierà informazioni creditizie sulle compagnie, organizzerà seminari, workshop e convention, proporrà soluzioni bancarie e assisterà i propri clienti nell'ottenere servizi bancari e di altro genere negli Stati Uniti».
Il tutto rientra nell'ottica di espansione della rete di ufficio all'estero, dal momento che Bpvi è già presente in India, Cina, Hong Kong e Brasile.

CAMPI AGRICOLI, UN BUON INVESTIMENTO!

Al top vigneti +28% e seminativi +25%, boom per affitti +52,4%





(ANSA) - ROMA, 29 SET - In 10 anni il prezzo della terra e' aumentato del 22%. La crescita maggiore, con il 28%, spetta ai vigneti anche se con variazioni differenziate a seconda delle zone. Seguono i seminativi (+25%), mentre in coda ci sono i terreni coltivati a frutteto, oliveto e prato che incrementano i loro valori intorno al 7/10%. I dati sono resi noti da Confagricoltura, che rileva anche come la crescita piu' significativa si sia registrata nelle aree con maggiori opportunita' di reddito.

mercoledì 28 settembre 2011

A VERONA PRENDONO CASA MADONNA E LA JOLIE, A PADOVA TUNISINI IRREGOLARI E MAFIOSI - Fotografia di un Veneto a due velocità

Strana questa terra del Nord-est. A pochi chilometri di distanza, 75 per l’esattezza, si consumano due realtà diametralmente opposte e contrarie e si confrontano due sistemi politici ed amministrativi.
Verona, in tempi bui e di crisi, pare conoscere fasti ormai passati. In giro per lo Stivale si parla di crisi immobiliare, ne è una prova l’odierna riunione dei costruttori edili, qui invece il metro quadro schizza alle stelle grazie ai continui acquisti da parte di note stars internazionali d’oltre oceano.
Non è più un segreto che la coppia Jolie-Pitt abbia preso dimora nella città di Giulietta e Romeo, ma anche Di Caprio in Piazza Bra vista arena  e, per ultima, Madonna che è in trattativa per un super-attico di 600 mq del valore di 12 milioni di €. Tutto questo, secondo le agenzie immobiliari, ha portato ad un aumento generale del prezzo delle case, hinterland compreso. Non male per i veronesi vista l’aria che tira nel resto d’Italia!
Si, Verona, città pulita ed ordinata che fa sfoggio di un bellissimo e qualificante centro storico ed amministrata da un leghista: Tosi.
Non voglio fare politica perché, come si può vedere dalla cronaca quotidiana, le mele marce non hanno colore politico, ce ne sono a destra ed a sinistra…
E qui entra in ballo Padova. Perché Padova? Perché è quotidianamente nelle pagine dei giornali per il degrado che sta conoscendo. Furti, rapine e spaccio sono all’ordine del giorno stando ai quotidiani locali.
Proprio oggi “Il mattino di Padova” pubblica un articolo dal titolo: “Scoppia la rabbia al Portello” e “Declassato il rating immobiliare – Il rischio criminalità” che fanno proprio da contraltare a ciò che accade a 40 minuti d’auto da lì ovvero a Verona.
Si legge infatti che secondo l’Agenzia del territorio gli immobili di zona Portello, che fa parte del centro storico Patavino, sono stati declassati da B1 a C1 ed il loro valore nel giro di un anno è passato da 2.450-3.500 € mq. a 1.700-2.550 € mq. perdendo anche il 25% del valore.
Due spaccati molto diversi fra di loro che fanno riflettere. Si, il problema droga è molto presente anche a Verona, anzi pare sia la direttrice dello smistamento del Nord-est ma l’amministrazione comunale ha sempre cercato di mantenere “pulito” il centro della città riqualificandolo.
Non altrettanto è successo a Padova ove, invece, stando alle cronache degli ultimi anni, dal “Bronx” di zona stanga la criminalità e lo spaccio si è estesa fino al centro storico. Qui infatti è facile vedere persone “ambigue”, per lo più magrebini, aggirarsi a piedi od in bici per adescare clienti di “fumo” o polvere bianca e nascondere la merce nelle fioriere comunali o nei cestini dei rifiuti. Chi vi scrive è stato testimone di tale “modus operandi” più di una volta, in visita alla città del Santo.
Ma di questo Veneto fa parte anche Treviso. Una Treviso che più volte ha voluto come amministratore il Sindaco “sceriffo” Gentilini. Un uomo ruspante, a volte anche troppo, ma che ha saputo dare e mantenere un immagine pulita e decorosa della sua città. Un uomo che stava poco chiuso in ufficio e che girava per la città rimbrottando contro gli sfaccendati e quando era necessario, usava il cellulare per chiamare le forze dell’ordine o qualche amico per trovare un posto di lavoro a chi non l’aveva.
È di pochi giorni fa la notizia che a Bassano, piccola “perla” del vicentino, il sindaco  è insorto e si è opposto a dare asilo ed ospitalità a degli immigrati clandestini con permesso temporaneo.
Questo, stando alle cronache locali, a Padova non accade ed ormai i clandestini tengono in scacco la città; centro in primis. (Il mattino di Padova odierno mette in evidenza come ci siano state 2 aggressioni con rapina al Portello alle ore 7.30 e 9.45 nella stessa mattinata e nella stessa zona)
A quanto pare anche qui c’è un piccolo “business” che vale 40€ al giorno per ogni extracomunitario ospitato. Sarà un modo di fare cassa anche questo in tempi di crisi? Forse si, ma a discapito della qualità della vita dei cittadini ed allora ben vengano le decisioni “dure” di Bassano. Lo stesso quotidiano locale poi da la notizia che il figlio del Boss Riina prenderà la residenza a Padova...piove sul bagnato!
Il Sindaco di Padova è Zanonato (Pd), ed è stato eletto per ben tre mandati segno che i padovani lo hanno scelto e voluto. E come si dice da queste parti: mal che si vuole…non duole!


Forrest Gump

martedì 27 settembre 2011

IL CAPITALE: STERCO DEL DEMONIO O CONCIME DELLA SOCIETA'? IL PCC (Partito Comunista Cinese) APRE AI MILIARDARI.

27 Settembre 2011- La notizia in per sè è sensazionale: un miliardario farà parte della nomenclatura comunista a capo del paese! Non è poi così strano, come esposto nel post : http://forrestgump94.blogspot.com/2011/08/cina-il-male-assoluto-no-ma-un-grande.html, il comunismo non è più quello di una volta ma ha appreso la parte peggiore del capitalismo sfrenato e l'ha fattta sua. Ma torniamo alla cronaca.  L’uomo più ricco della Cina pronto a far parte del Partito Comunista Cinese. Si tratta di Liang Wengen, capitalista di un grande gruppo privato e fondatore della Sany Group, azienda che produce macchinari industriali. Wengen ha un patrimonio stimato di dieci miliardi di dollari ed è stato classificato come l’uomo più ricco del Paese dalla rivista Forbes e dal sito web Hurun. La nomina è stata annunciata oggi dal quotidiano Global Times.

Da quando nel 2001 le porte d’ingresso al partito sono state aperte agli industriali dall’allora presidente Jiang Zemin, il PCC non è nuovo ai dirigenti industriali: ne fanno infatti parte il Ceo della Haier Zhang Ruimin e il presidente della Sinopec Li Yi. Ma Wengen è il primo dirigente di un impresa privata – Hier e Sinopec sono infatti statali – ad entrare a far parte dell’organismo dirigente del partito.
Per chi vi scrive il capitale è un bene assoluto che deve essere usato anche per il bene della collettività e non al mero servizio di un partito politico di dubbia moralità e di una dittatura comunista. Si, perchè in Cina la vera libertà si paga...a peso d'oro!!

Forrest Gump

lunedì 26 settembre 2011

ECCO CHI GUIDAVA LA LAMBORGHINI AVENTADOR DISTRUTTA IN UN INCIDENTE

26 Settembre 2011- Ricordate il post di c.a. un mese fa in merito al primo incidente di una Aventador? Finalmente si è conosciuto anche il nome di cotanto genio del volante...!
Trattasi di  Thomas Glavinics, collaboratore della rivista Autorevue e famoso in patria come autore di romanzi gialli. Glavinics stava viaggiando con una vettura riservata alla stampa da Sant'Agata Bolognese, sede della Lamborghini Automobili, al circuito di Adria per partecipare al "Supertest Supercar" organizzato dal giornale austriaco. Mentre si trovava su un strada provinciale nella provincia di Padova, il giornalista ha deciso di effettuare un lungo sorpasso ma è finito fuori strada abbattendo un palo del telefono dopo aver colpito un camion, quest'ultimo impegnato in una svolta a sinistra regolarmente segnalata.
Per fortuna, come possiamo vedere dall'immagine, la monoscocca della Lamborghini Aventador ha retto perfettamente all'urto e l'incauto scrittore-giornalista non ha riportato nessuna conseguenza fisica ed è potuto uscire dall'abitacolo sulle sue gambe.

venerdì 16 settembre 2011

CHIUSO PER FERIE

17 SETTEMBRE 2011- Cari lettori, Forrest si concede una settimana di ferie! Non porterò il pc con me, non leggerò i giornali, non ascolterò ne notiziari ne telegiornali. Staccherò totalmente la spina! Quindi niente paura se fino al 26 Settembre non troverete aggiornato il mio blog.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti gli "aficionados" che mi seguono giornalmente e che contribuiscono più o meno direttamente al successo di questo blog. Un blog che non ha fini di lucro, non vive di certo con la pubblicità che viene immessa per via parallela, ma vive per amor di libertà e di verità e vive grazie ai vostri apprezzamenti  (quando votate i post o quando inviate commenti) ed anche di dissensi...nella vita servono anche quelli!
 A presto il vostro Forrest Gump

BANCA POPOLARE DI VICENZA ACQUISISCE IL 75% DI BANCA DEI FARMACISTI CON L'OK DI BANKITALIA

Milano, 16 set - La Banca Popolare di Vicenza ha acquisito il 75,21% della Banca di Credito dei Farmacisti (Bcf), istituto specializzato nel campo farmaceutico con due filiali nelle Marche e in Abruzzo. L'operazione ha ricevuto il via libera della Banca d'Italia ed e' avvenuta anche attraverso la sottoscrizione della parte inoptata di un aumento di capitale da 12 milioni di Bcf. L'acquisizione, sottolinea una nota, "consentira' alla Popolare di Vicenza, gia' presente nel comparto dei servizi finanziari dedicati al settore farmaceutico tramite la controllata Farbanca e la partecipata Farmanuova, di stabilire importanti relazioni con una compagine sociale composta da 190 soci, in prevalenza farmacisti, nonche' di sviluppare ulteriormente i rapporti con la clientela della Bcf". L'operazione consentira' inoltre "di ampliare la presenza geografica del gruppo in Abruzzo e nelle Marche, aree di potenziale interesse attualmente non presidiate".

AUTO IMMATRICOLAZIONI UE: VOLANO I TEDESCHI DI VW +14,6% FIAT CROLLO CONTINUO -7,6%

16 Settembre 2011 - Come evidenziato nei precedenti post le case automobilistiche tedesche volano letteralmente e non soffrono minimamente la crisi. Le uniche aziende del settore che faticano sono quelle il cui appeal ed il cui prodotto non eccelle per qualità ed immagine...Fiat in primis.

MILANO (Reuters) - Le immatricolazioni nell'Unione europea (Ue27 + Efta) sono salite del 7,8% ad agosto, secondo i dati Acea, segnando il primo dato positivo in oltre un anno.
Nei primi otto mesi le immatricolazioni sono calate dell'1,1% a 9,19 milioni di veicoli.
Luglio ha evidenziato un calo del 2%, -2,1% nel periodo gennaio luglio.
Lo scenario evidente nei due mesi estivi è un mercato tedesco molto forte e un aumento delle quote dei suoi produttori, mentre calano francesi e Fiat.
Ad agosto "anche senza la Germania, il numero di immatricolazioni sarebbe stato del 4% superiore allo scorso anno", dice l'associazione dei produttori VDA, con riferimento al +18% registrato dal mercato tedesco.
Il gruppo Fiat nel mese di agosto ha segnato -7,6% a 45.585 veicoli, la sua quota di mercato è scesa al 5,8 dal 6,8%. PSA e Renault sono calate dello 0,5 e del 2,8%. Volkswagen ha registrato un aumento del 14,6% con una quota di mercato al 25,4 dal 23,9% del 2010.
Fiat ha evidenziato a luglio -9,9% a 75.365 veicoli. La quota di mercato è scesa al 7,2 dal 7,8%. PSA e Renault cali del 9,8 e dell'11,7%.
Volkswagen ha registrato un aumento del 12,1%, la sua quota di mercato si attesta al 24,6 dal 21,6%.

giovedì 15 settembre 2011

FOTOVOLTAICO: C'E' ANCORA MOLTO DA FARE PER RENDERLO EFFICIENTE!

Mi è stato segnalato questo post sulla reale efficienza dei pannelli fotovoltaici. Vi rimando anche al sito: http://www.introni.it/fotovoltaico.html
Buona lettura.

La formica e la cicala
I sistemi fotovoltaici sono in grado di convertire direttamente le radiazioni solari in energia elettrica e rappresentano una delle soluzioni per affrontare la crisi energetica che si è manifestata con l'aumento dei prezzi dei combustibili. Nonostante la tecnologia fotovoltaica produce energia in modo ideale, non inquina e non ha bisogno di manutenzione perché sfrutta una fonte energetica praticamente inesauribile quale è il sole, essa si sta diffondendo molto lentamente. Quali sono i motivi? Il fotovoltaico era un'illusione o qualcosa è andato storto? In futuro parcheggeremo la nostra automobile all'ombra di un tetto ricoperto da pannelli fotovoltaici?
Il principio di funzionamento dei pannelli fotovoltaici risale a quasi due secoli fa, esattamente al 1839, quando il fisico francese Alexandre Edmond Becquerel osservò che in determinate condizioni un fotone incidente su un materiale cede la sua energia agli elettroni più esterni degli atomi permettendo ai primi di allontanarsi e generare una corrente elettrica. La quantità di corrente generata a parità di radiazione incidente ovvero l'efficienza del processo di fotoemissione, dipende dall'energia dei fotoni incidenti e dal tipo di materiale su cui essi incidono.
Molti di voi rimarranno ora delusi leggendo che un pannello fotovoltaico oggi è in grado di convertire in energia elettrica solo circa il 14% dell'energia luminosa che giunge dal sole. E il rimanente 85%? Buttato! Anzi, peggio, aumenta la temperatura del pannello peggiorandone ancora di più l'efficienza. Cerchiamo di capire in modo semplice il motivo di un rendimento tanto misero.
Per allontanare gli elettroni dai propri atomi e generare corrente elettrica dobbiamo colpire il pannello con fotoni aventi più di un determinato valore di energia. La maggior parte dei materiali con cui sono costruiti gli attuali pannelli fotovoltaici generano corrente in presenza di luce visibile e ultravioletta, che costituiscono una frazione dell’energia dello spettro solare. Le radiazioni infrarosse detengono la maggior parte dell'energia contenuta nello spettro solare ma i suoi fotoni singolarmente non hanno l'energia sufficiente per provocare un salto quantico nel pannello fotovoltaico e quindi generare corrente. In realtà esistono anche materiali in grado di utilizzare la radiazione infrarossa ma i loro rendimenti sono addirittura minori degli altri quindi essi rientrano nelle riflessioni di carattere generale che si stanno facendo.
La ricerca volta a scoprire materiali a maggiore fotoemissione ovvero a miglior rendimento con cui costruire i pannelli fotovoltaici, sembra procedere molto lentamente e l'attuale valore di rendimento di circa il 14% appare ancora piuttosto basso in relazione al costo dei pannelli. Ora ci si potrebbe chiedere: perché ci troviamo impreparati ad affrontare la crisi energetica? Nel passato abbiamo investito troppo poco nella ricerca scientifica e tecnologica applicata alle fonti di energia alternativa imitando la cicala anziché comportarci come la formica? La crisi energetica è giunta prima del previsto e ci ha colto impreparati? Qualunque cosa si voglia credere, sembrerebbe che siano stati commessi errori di valutazione e ci sia stata scarsa lungimiranza. La terza possibilità è che chi estrae i combustibili, detiene la produzione di energia e costruisce macchine funzionanti a combustibili fossili possano aver agito per rallentare lo svezzamento mondiale dalle fonti energetiche classiche al fine di mantenere le proprie posizioni di monopolio.
Vediamo ora una questione non strettamente legata al pannello fotovoltaico ma al sistema in cui esso andrebbe integrato. I pannelli fotovoltaici potrebbero produrre la massima energia se fossero continuamente ruotati in modo da rimanere sempre perpendicolari rispetto ai raggi solari. Se questo è vero, perché quasi tutti i pannelli sono montati in modo da avere un'angolazione fissa? Per permettere ai pannelli di seguire il movimento del sole c'è bisogno di costruire un apposito impianto in cui i pannelli vanno montati su supporti mossi da motori. Ora consideriamo che le continue sollecitazioni dovute alle raffiche di vento che agiscono su una superficie ampia quale quella dei pannelli, vengono trasmesse agli ingranaggi del motore i quali prima o poi iniziano a logorarsi e si originano giochi di entità sempre maggiore che possono portare alla rottura delle parti meccaniche. Consideriamo inoltre la normale ossidazione e corrosione a cui sono soggetti i componenti dell'impianto a causa degli eventi atmosferici e inizieremo a capire che non solo la realizzazione di tale struttura implicherebbe costi iniziali elevati ma ulteriori costi devono essere messi in conto per garantire la regolare manutenzione. Poiché gli aumenti di produzione di energia dei pannelli fotovoltaici mobili non compensano i maggiori costi degli impianti, oggi è più conveniente usare il sistema fotovoltaico ad orientazione fissa. Queste considerazioni sono comuni nell’ingegneria dove è noto che più un sistema è complesso cioè maggiori sono i suoi componenti e sopratutto le parti mobili, maggiori sono le probabilità di guasti, i costi di manutenzione e le interruzioni del servizio, per cui a volte la soluzione migliore è quella più semplice. Effettivamente i pannelli fotovoltaici ad angolazione fissa pur non fornendo la massima energia possibile, sono nel complesso più vantaggiosi perché non richiedono manutenzione salvo periodiche ispezioni.
Vediamo ora una complicazione di cui va tenuto conto quando si calcolano i costi di un impianto fotovoltaico. A differenza delle centrali convenzionali dove il combustibile può essere regolato in funzione delle necessità ovvero della richiesta di corrente, la quantità di energia che deriva dal fotovoltaico è funzione dell’orario della giornata, del periodo dell’anno e delle condizioni meteorologiche. Per questi motivi è spesso necessario accumulare l'energia elettrica prodotta durante le ore di luce e non interamente utilizzata, per poterla aver disponibile durante le ore di buio quando i pannelli non forniscono energia. Tale accumulo implica l'impiego di batterie al piombo che sono caricate durante il giorno e utilizzate durante la notte. Come ben sa chi esegue la manutenzione dei gruppi di continuità o chi ha avuto la spiacevole sorpresa di provare a mettere in moto l'automobile e non ha sentito il rumore del motorino di avviamento, le batterie hanno un numero di cicli di carica-scarica limitato, dopo il quale devono essere sostituite. Quindi in un impianto fotovoltaico che prevede l'accumulo di energia devono essere considerati i costi di sostituzione periodica delle batterie da sostenere circa ogni quattro o cinque anni. La stima del tempo di vita di una batteria dipende molto dalle sue caratteristiche (elettrolita a liquido o a gel, qualità dei materiali) e dalle condizioni di impiego (temperatura ambiente, corrente di carica e scarica). Chi sceglie di utilizzare un sistema fotovoltaico con accumulo deve inoltre, tener conto dello smaltimento delle batterie perché il piombo in esse contenuto è altamente inquinante. Naturalmente si possono evitare questi problemi immettendo istantaneamente nella rete del gestore dell'energia elettrica la corrente prodotta in eccesso.
Ricordiate la grandinata eccezionale che colpì la provincia di Ancona a metà agosto 2005? Oltre alle automobili rovinate, alcuni vetri infranti e le persone ferite, furono danneggiati alcuni pannelli fotovoltaici. Quando si pensa a un impianto fotovoltaico bisogna considerare anche i costi per l’assicurazione in caso di danni causati da eventi atmosferici.
Ora proviamo a calcolare l'energia che possiamo produrre nel centro-sud Italia con 1 m2 di pannello fotovoltaico. Stimando un irraggiamento medio annuale di 4.7 KW∙h/m2/giorno e considerando il rendimento del pannello, produciamo tra 0.6 e 0.8  KW∙h/giorno di energia elettrica nel periodo estivo e tra 0.3 e 0.4 KW∙h in quello invernale. Una famiglia di 4 persone che vive in Italia centrale ha un consumo medio annuo di 2500 KW∙h e sarebbero necessari 16 m2 di pannelli fotovoltaici per coprire questo fabbisogno con una spesa di 15 mila Euro IVA esclusa. Considerati una durata dell’impianto di 30 anni e i costi di installazione e manutenzione, 1 KW∙h prodotto con il fotovoltaico costa 0.34€ IVA esclusa cioè il doppio di quello prodotto con i combustibili fossili. Naturalmente non si tiene conto che la produzione di energia elettrica tradizionale ha un costo nascosto dovuto ai danni sociali e ambientali. (fonte dei dati: ENEA, Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente)
A causa degli elevati costi e dei bassi rendimenti, oggi è vantaggioso impiegare la tecnologia fotovoltaica per produrre elettricità principalmente in zone isolate dove non esiste la rete elettrica e non si potrebbe garantire un’alta frequenza di manutenzione. Tali impieghi riguardano il pompaggio dell’acqua, l’irrigazione, l’alimentazione di ripetitori radio per telecomunicazioni, di stazioni di rilevamento e trasmissione segnali (Es. meteorologici, sismici e ambientali), di boe marine, fari costieri, illuminazione segnaletica, baite e satelliti.
L’energia fotovoltaica è sicuramente promettente poiché essa non inquina, è inesauribile, ha bisogno di pochissima manutenzione e i pannelli potranno essere integrati negli edifici utilizzandoli come rivestimenti esterni. Il vantaggio in termini ambientali è indiscutibile, si pensi che per ogni KW∙h prodotto con il fotovoltaico anziché con le fonti fossili, si risparmia la combustione di 250 grammi di petrolio e l'emissione di 700 grammi di CO2.
Un altro vantaggio del fotovoltaico? Ognuno potrà produrre la propria energia diventando energeticamente autosufficiente o addirittura guadagnare rivendendo quella prodotta in eccesso. Una preoccupazione non da poco per gli attuali monopolisti dell’energia.
Purtroppo a causa degli elevati costi dei pannelli fotovoltaici relativamente al loro basso rendimento, l’energia fotovoltaica non è ancora una valida alternativa alle fonti energetiche tradizionali. Ci auguriamo che si investa di più in questo settore della ricerca per ottenere materiali con migliori rendimenti e/o più economici rispetto agli attuali. Sopratutto ci auguriamo che si investa di più nella ricerca e non che i fondi siano utilizzati ogni volta per accontentare la categoria di lavoratori in sciopero.

"LA IRISBUS CHIUDE - AFFIDIAMO A GESU' E MARIA 1000 DESTINI"

15 Settembre 2011- Quello sopra non è il mero titolo di questo post, ma è lo striscione che gli operai della Irisbus hanno affisso al cancello della fabbrica in provincia di Avellino.
La Irisbus, di proprietà del gruppo Iveco e facente parte della galassia Fiat, è la terza fabbrica che il gruppo del Lingotto si appresta a chiudere dopo l’avvio del progetto “Fabbrica Italia”, pomposamente annunciato da Marchionne addirittura con spot pubblicitari. Ve li ricordate? Il bambino piccolo che nasce per farci credere ad una nuova rinascita industriale del gruppo? Bhe balle! Qui più che nascere si muore! Una falcidia di posti di lavoro, di cassaintegrati e di famiglie in mezzo ad una strada.
Certo la Irisbus è un’azienda e come tale deve produrre utili, no perdite. Non è l’istituto Fatebenefratelli! I dirigenti lamentano un calo produttivo dovuto alla crisi, si è passati dai 717 autobus prodotti nel 2006 agli attuali 145. Troppo pochi per tenere in piedi baracca e burattini.
Ma il mercato è veramente in crisi o come al solito è la Fiat ad essere in crisi?
Come vi ho già dimostrato, dati alla mano, (http://forrestgump94.blogspot.com/2011/09/fiat-un-modello-che-fa-ridere-i.html)  la crisi dell’auto riguarda solo alcuni comparti ed alcune marche lasciando totalmente indenni i marchi tedeschi e pare che anche nel settore degli autobus i tedeschi non risentano poi tanto della crisi guardando, nella fattispecie,  in casa Mercedes. Eppure i loro autobus costano sicuramente  più dei “nostrani”…come mai? Mha, forse incapacità gestionale?? L’analisi e la soluzione spetterebbe ad un buon “capitano d’impresa” e non ai soliti finanzieri arrembanti che di produzione, qualità e sostanza del prodotto non ne capiscono un tubo…e a quanto pare anche di marketing!
Mi è piaciuto molto questo striscione, uno striscione inusuale, uno striscione che non offende nessuno e non se la prende con nessuno, uno striscione dettato dalla disperazione di padri e madri di famiglia che però lascia aperta la porta alla speranza. In chi sperano? In Dio naturalmente! Non certo in Marchionne e nel suo piano industriale “Fabbrica Italia”.
Mentre accadeva tutto ciò l’A.D. Fiat volava da Francoforte a Detroit per trattare il rinnovo del contratto di lavoro degli operai Chrysler. Lì non si scherza, gli accordi scritti e sottoscritti con il governo americano vanno rispettati. Lì gli operai mica si può lasciarli a casa! Carta canta! Da noi gli accordi presi con il governo italiano sono solo…parole al vento!

Forrest Gump

COMPRO CASA A BERLINO - L'ultima tendenza per investire nel mercato immobiliare

15 set. 11 – In tempi di crisi ci si guarda in torno; investire in borsa è come andare al casinò, tenere i risparmi in conto corrente vuol dire farseli mangiare dall’inflazione (a parte i vari conti deposito che vanno molto di moda). Rimane ben poco per mettere al sicuro i propri sudati risparmi di una vita: o l’oro (fisico good delivery vedi post) o… il mattone tedesco!
Perché? Lì, a quanto pare, non vi è mai stata una vera bolla immobiliare ed il valore delle case e delle relative transazioni sta aumentando notevolmente negli ultimi mesi. Soprattutto investitori esteri, ed italiani, pare mettano i loro risparmi al sicuro a Berlino sotto un buon tetto.
 Noti blogger economici come Mercato Libero hanno addirittura organizzato vere e proprie “spedizioni” in terra tedesca al fine di saggiare il terreno ed eventualmente accaparrarsi un buon affare.
C’è da dire che con i classici 100.000€ potrete aspirare ad un monolocale o bilocale da 35-40 mq. vicino al centro da mettere a rendita intorno ai 400€ mensili ma attenzione alle zone. Le più ambite si trovano per l’appunto vicino al centro e la cittadella universitaria. Pare che la richiesta di immobili in affitto sia in continua e costante crescita poiché molti, per lavoro o studio, scelgono Berlino come seconda casa.
Attenzione però alle spese di gestione che solitamente sono piuttosto onerose, infatti trattasi per lo più di immobili primi novecento ristrutturati si, ma con riscaldamento centralizzato e con servizi di portineria e quant’altro.
Ma perché va tanto di moda Berlino? Perché è al centro dell’Europa, perché la Germania economicamente è una nazione solida ed anche in caso di default del sistema euro l’eventuale “nuovo marco” metterebbe al sicuro il proprio investimento rischiando anzi una rivalutazione e con il mercato che attualmente non conosce crisi la smobilizzazione è piuttosto veloce. Naturalmente stiamo parlando di teoria e solo il tempo ci dirà se si tradurrà anche in realtà.

Forrest Gump

mercoledì 14 settembre 2011

FIAT: I TEDESCHI RIDEVANO GIA' PRIMA DELLE DICHIARAZIONI DI MARCHIONNE!

14 Settembre 2011 - Si signori, dalle parti di Wolfsburg  era già dal salone di Ginevra che avevano iniziato a ridere sotto i baffi.
A rivelarlo è il  vice direttore di Panoramauto che, nell'editoriale del numero di settembre, racconta di aver incontrato personalmente allo stand Fiat un alto dirigente della Volkswagen (del quale però non vuole fare il nome ma che defisnisce come "alto esponente") mentre perplesso guardava le nuove Lancia e la Freemont.
Alla domanda "cosa ne pansa?" la risposta è stata educata ma lapidaria: " Se ha ragione Marchionne possiamo andare tutti a casa!". Perchè? "Se per vendere auto basta cambiare lo stemma perchè le case automobilistiche dovrebbero spaccarsi la testa per differenziare i marchi ed i modelli di uno stesso gruppo?"
Ma l'uscita poco felice di ieri da parte di Marchione cela in realtà una diatriba in corso tra Fiat e VW in merito alla joint venture con Suzuki. L'accordo era stato siglato qualche anno fa tra i tedeschi ed i giapponesi i quali lo hanno disatteso per stringerne uno con Fiat per la produzione della "Sedici". Tutto questo ha portato recentemente ad una rottura tra VW e Suzuki con relativi strascichi polemici.
Comunque caro Marchionne per i tedeschi il tuo "modello" da imitare è come l'acqua calda... attento a non scottarti!

Forrest Gump

martedì 13 settembre 2011

BANCA POPOLARE DI VICENZA : "SICURA COME LA SVIZZERA!" - Parola di Zonin!

13 Settembre 2011 da "IL SOLE 24 ORE"- Siamo come la Svizzera, sicuro per risparmi famiglie (Il Sole 24 Ore Radiocor) - , 12 set - Zonin ricorda inoltre che "con un aumento di valore cresciuto di dieci volte negli ultimi trenta anni, quello delle nostre azioni si e' rivelato uno dei migliori investimenti sul mercato". "Questo, alla luce dell'attuale contesto - sottolinea - va guardato come un risultato straordinario". Zonin accosta poi la realta' della Popolare di Vicenza con quella della Svizzera. "C'e' nel cuore dell'Europa una piccola realta' geografica, la Svizzera - scrive il presidente - che grazie alla solidita' dei suoi valori, alla prudenza delle sue istituzioni, alla serieta' delle sue strategie e all'impegno della sua gente, gode di un rispetto e di una considerazione che si riflettono anche sulla stabilita' e sull'apprezzamento della sua moneta nazionale". Secondo Zonin "la di Vicenza assomiglia a quella realta'. I suoi principi ispiratori, la sua solidita' patrimoniale, la sua politica di crescita prudente e di attenzione al territorio, la rendono un punto di sostegno e di aiuto concreto alle imprese, mentre le sue azioni, anche nella tempesta dei mercati, restano porto sicuro per i risparmi delle famiglie e per la salvaguardia dei loro investimenti". Il presidente dell'istituto berico giudica "straordinario" il risultato di un da 60,2 milioni registrato dalla banca nel primo semestre (+92,3% rispetto a un anno prima). "E' un risultato di eccezionale rilievo - prosegue Zonin - raggiunto grazie all'impegno di tutta la struttura della banca" e di cui tutti "possono andare fieri, tenuto conto del periodo di particolare difficolta' che stiamo attraversando a livello italiano, europeo e mondiale". "Nel mare ancora tempestoso dell'economia e della finanza - nota Zonin - abbiamo la consapevolezza di rappresentare non solo un polo di riferimento per le economie locali, ma anche un elemento di orientamento ed equilibrio per le famiglie".

Visualizza altro
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-974634/pop-vicenza-zonin-orgogliosi-aver/#ixzz1XrXcQ3q7

FIAT UN "MODELLO" CHE FA RIDERE I TEDESCHI MA CHE PER MARCHIONNE E' DA IMITARE!

13 Settembre 2011 - "I tedeschi stanno cercando di imitare, in una maniera molto goffa, quello che stiamo facendo noi". Così l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se fosse preoccupato della concorrenza nel segmento delle vetture piccole dei costruttori tedeschi, primo fra tutti Volkswagen che a Francoforte presenta la Up.

"Ma che preoccupato. Andiamo avanti, cerchiamo di vendere le vetture", ha aggiunto facendo il punto sulla situazione dell'azienda e su quella del Paese.


Queste le dichiarazioni odierne dell'A.D. Fiat in merito all'andamento del mercato dell'auto. Ma analizziamo bene il settore e cosa fa la concorrenza tedesca in Italia, in Europa ed in giro per il mondo.

Se il buon Marchionne pensa che i tedeschi imitino il modello Fiat pare abbia proprio preso un abbaglio! Si, perchè VW è da sempre presente nel settore delle vetture piccole, medie e medio grandi Suv compresi, con progetti e prodotti propri. Non altrettanto si può dire del Gruppo torinese, che se è vero che sa produrre vetture piccole e medie (ma non vere city car a livello Smart o Toyota IQ), non risulta in grado di soddisfare il segmento più trainante al momento delle medie di prestigio e delle medie superiori, tant'è che è dovuta ricorrere al famoso "copia e incolla" prendendo i vecchi modelli di casa Chrysler, come la 300 e la 200, spacciandoli per Lancia. Per non dire poi della Freemont, un banale doppione  della Dodge (Chrysler) per soddisfare la domanda di Suv che in casa Fiat era del tutto sconosciuta.
Ma torniamo al mercato dell'auto: un mercato che non soffre affatto per i marchi teutonici e che anzi fa registrare veri e propri record di vendita in tutto il mondo, Italia compresa. Ecco i dati di vendita dei primi sei mesi 2011:

VENDITE GLOBALI LIVELLO MONDIALE
Bmw 689.861 unità + 17,8%
Audi  652.950 unità + 17,7%
Mercedes 610.531 unità +9,7%

VENDITE EUROPA
Bmw 327.539 unità + 8,4%
Audi  346.521 unità + 8,5%
Mercedes 294.795 unità + 2,1%

VENDITE IN ITALIA
Bmw 28.297 unità + 3,7%
Audi  35.479 unità +6,6%
Mercedes 27.434 unità -6,2%
tutti i dati compresi quelli riportati sotto si riferiscono solo ai primi 6 mesi del 2011!
Per non parlare poi del mercato cinese dove le "teutoniche" fanno in media un + 47,1% ed in Usa ove Bmw fa +18%, Audi +15% e Mercedes +7%. Ma non c'è la crisi anche li??....

Caro Marchionne mi pare che le cifre parlino da sole, non mi pare che gli andamenti di Fiat nel primo semestre siano paragonabili a quelli delle blasonate tedesche...
Copiare il modello Fiat? Penso che in giro per la Germania stiano già ridendo toccandosi le parti "basse" per scongiurare il pericolo!!

Forrest Gump

LAMBORHINI GALLARDO LP 570-4 SUPER TROFEO STRADALE

L'attesa novità Lamborghini per il Salone di Francoforte si chiama Gallardo LP 570-4 Super Trofeo Stradale, una denominazione chilometrica per quella che passerà alla storia come la Gallardo più estrema di sempre. Dipinta in un esclusivo Rosso Mars, la supersportiva a trazione integrale di Sant'Agata Bolognese si distingue a prima vista per l'enorme ala posteriore regolabile manualmente del modello da competizione, che garantisce un carico aerodinamico tre volte superiore a quello della Gallardo LP 560-4.
Superleggera. Il peso a secco della Super Trofeo Stradale è di 1.340 chilogrammi, ovvero 70 kg meno della LP 560-4, che equivalgono a un rapporto peso/potenza di soli 2,35 kg per cavallo. Tradotto in secondi, sono 3,4 quelli necessari per scattare da fermo a 100 km/h e 10,4 quelli impiegati per raggiungere i 200 orari. La velocità massima è pari a 320 chilometri all'ora. Alla base del contenimento del peso del corpo vettura c'è il largo impiego di alluminio e fibra di carbonio e di cerchi da 19 pollici particolarmente leggeri.
V10 da 570 CV. Il motore a dieci cilindri a V di 5.204 cm3 eroga una potenza di 570 cavalli a 8.000 giri al minuto e vanta un valore di coppia massima di 540 Nm a 6.500 giri. L'unità propulsiva è abbinata al cambio robotizzato a sei marce e.gear, comandabile con le palette dietro il volante. I freni fanno affidamento su dischi di acciaio da 365 mm all'avantreno e da 356 mm al retrotreno e pinze d'alluminio a otto pompanti davanti e a quattro dietro. A richiesta, i dischi di materiale carboceramico da 380 e 356 mm di diametro. Gli pneumatici Pirelli P Zero Corsa sono da 235/35 ZR 19 e 295/30 ZR 19. Questa versione street legal della Gallardo da competizione sarà prodotta in soli 150 esemplari. C.D.G.

mercoledì 7 settembre 2011

LA SVIZZERA BLOCCA L'ESCALATION DEL FRANCO E L'ORO DIVENTA L'UNICO BENE RIFUGIO

7 SETTEMBRE 2011- La Banca centrale svizzera ha bloccato il cambio del franco a 1,20 contro Euro come target minimo.
Questo porta ad una considerazione di fatto: se molti stavano investendo in franchi svizzeri, visto il loro continuo apprezzamento sull'euro, a fini speculativi ora il gioco è finito. Pertanto guardandosi intorno al momento sembra che sia nuovamente l'oro il bene rifugio per eccellenza e, in questo caso, incontrastato. Penso che a breve avremo la risposta al quesito.

Forrest Gump

martedì 6 settembre 2011

MANOVRA FINANZIARIA: IVA AL 21% E CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA'- ULTIME NOVITA'

6 Settembre 2011- Tre le modifiche al testo approvato in commissione Bilancio annunciate da Palazzo Chigi al termine del vertice di maggioranza: 1) aumento di un punto Iva, dal 20 al 21, con destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio pubblico; 2) fino al pareggio di bilancio, contributo del 3% sopra i 300mila euro; 3) adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014. Giovedì il Consiglio dei ministri approverà anche l'introduzione nella Costituzione della «regola d'oro» sul pareggio di bilancio e l'attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province. Questa mattina il portavoce del governo spagnolo ha attaccato l'Italia accostandola alla Grecia.

FINANCIAL TIMES: "FIASCO FISCALE" DELL'ITALIA. "CLASSE POLITICA INCOMPETENTE"!

L'Ft suona la sveglia: il futuro dell'Euro è nelle mani dell'Italia e della sua incompetente classe politica


06 Set 09:37

(Finanza.com)
L'Italia deciderà le sorti dell'Eurozona. E' la profezia lanciata oggi dalla rubrica Lex Column del Financial Times, che per l'occasione sfodera un titolo cui non necessitano traduzioni tanto a Roma quanto a Londra: "Fiasco fiscale".
Un titolo che è la sintesi del pensiero del quotidiano della City sui mali del Belpaese: "Un sistema politico incompetente ? si legge - ha lasciato il Paese paralizzato di fronte a un violento repricing del rischio Italia da parte di investitori sempre più nervosi".
Le bacchettate alla classe politica italiana si concentrano sulla manovra correttiva nella forma finora proposta: "Il Governo ha evitato, ancora una volta, qualsiasi riforma strutturale che potesse davvero dare una spinta al tasso di crescita" e la manovra "ha il potenziale di danneggiare l'economia italiana piuttosto che di accelerare la crescita". A supporto della tesi vengono portate le esperienze di Grecia e Portogallo. "Non c'è ragione di credere che questa volta sarà diverso ? si legge nella Column - specie considerando che mercati chiave per l'export italiano in Europa e negli Stati Uniti si stanno indirizzando verso una recessione".
L'Unione europea - spiega il quotidiano ? può sopravvivere alle crisi di Grecia, Portogallo, Irlanda e forse anche a quella della Spagna. Ma se il contagio dovesse raggiungere anche l'Italia, l'Eurozona non avrebbe le risorse ne politiche ne finanziarie per andare in soccorso di Roma. Pertanto l'Italia "si deve inoculare da sola il vaccino contro il virus del debito pubblico".
 "Con un downgrade al rating incombente ? conclude il quotidiano ? il premio al rischio Italia potrà crescere ancora".



Oro: tocca nuovo record a 1.921,15 dlr

ANSA) - ROMA, 6 SET - Nuovo record storico per l'oro, che sfonda anche la soglia di 1.920 dollari l'oncia, spinto dai timori che la crisi del debito europea possa aggravarsi: il metallo prezioso con consegna immediata e' arrivato a toccare 1.921,15 dollari (+1,1%), aggiornando il precedente record di 1.913,50 dollari l'oncia registrato il 23 agosto.

venerdì 2 settembre 2011

IMMATRICOLAZIONI AUTO AGOSTO 2011: ANCORA UNA VOLTA FIAT PEGGIO DEL MERCATO

Ad agosto il mercato italiano dell'auto ha registrato una lieve crescita (+1,51%) ma resta negativo il risultato dei primi otto mesi dell'anno (-11,96%). In questo contesto Fiat Group Automobiles (Jeep inclusa), includendo i marchi Chrysler per il 2011 ma non per il 2010, ha venduto l'1,37% di auto in meno rispetto all'agosto dell'anno scorso (-3,1% escludendo Chrysler anche nel 2011). La quota di mercato del Lingotto è quindi scesa al 29,7% (29,1% senza Chrysler) dal 30,55% di agosto 2010 ma in linea con i mesi precedenti.

ORO: NEL SOLO MESE DI AGOSTO +12%

(ANSA) - ROMA, 2 SET - Prezzo dell'oro ancora in aumento: il metallo prezioso con consegna immediata e' scambiato a 1,828,28 dollari l'oncia dopo esser salito del 12% in agosto. L'oro con consegna a dicembre e' scambiato a 1,830 dollari l'oncia.

VENETO BANCA QUADRUPLICA L'UTILE - grazie a rettifiche fiscali sulle acquisizioni - ED E' LA 5a BANCA ITALIANA

TREVISO. Sulla situazione delle banche e del mercato, Vincenzo Consoli, amministratore delegato di Veneto Banca, oggi uno dei più grossi gruppi italiani, era stato, in tempi non sospetti, uno dei più pessimisti. Attenzione - aveva detto in sostanza - il sistema bancario italiano soffre come quello delle imprese. Oggi, dopo la tempesta finanziaria di agosto, che ha falcidiato quotazioni, tagliato la liquidità e sparso dubbi sul futuro della ripresa e delle imprese, non si può certo annoverare fra i catastrofisti. «La situazione è difficile ma bisogna guardare la realtà non soltanto con gli occhi della finanaza - sottolinea Vincenzo Consoli - L'economia e molte imprese hanno resistito a quattro anni di sofferenze».  «L'Italia produce pur sempre 1.600 miliardi di Pil che non può scomparire dall'oggi al domani, le aziende che hanno retto fin qui sono certo le più forti e le più attrezzate». Insomma non sta arrivando la fine del mondo, ne quella del manifatturiero italiano. E le banche? «Mah se guardo le quotazioni alle volte mi viene da pensare che ci sia un boom alla rovescia: ci sono istituti che quotano sotto i mezzi propri, altri che hanno 20 di utile rispetto alla capitalizzazione, gruppi che valgono meno di banche da essi controllate: insomma c'è qualcosa di incongruente che prima o poi deve tornare a fare i conti con la realtà».  Del resto la stessa Veneto Banca, che oggi vale oltre tre miliardi di euro, si paragona con un Banco Popolare che, in Borsa, capitalizza ben meno, pur essendo molto più grande. Saranno forse i dati di bilancio della semestrale ad indurre Consoli a non annoverarsi nella schiera dei catastrofisti: 131 milioni di utile netto (rispetto ai 41 milioni di fine giugno del 2010), 78,8 miliardi di euro di prodotto lordo (+6,4%) una raccolta diretta che aumenta del 7,9%, impieghi che salgono del 3,7% e un dato sulle sofferenze (formalmente salite dal 3,20 al 3,6 nello stock per le recenti acquisizioni ma a scese come flussi di 42 milioni cioè del 20% nel semestre) che fan ben sperare sulla situazione del sistema delle imprese. «La concorrenza tra banche è davvero feroce ed è proprio in questi frangenti che si misura la qualità del management e la validità delle scelte e bisogna andare a cercare tra le voci di bilancio le banche che hanno risultati solidi». Se il primo semestre è andato bene, visto che al netto di ricavi ed oneri straordinari, è in linea con il 2010, c'è molta attesa per questa ripresa autunnale. «Il problema principale è che le aziende continuino a lavorare e a vendere: che ci sia una ripresa. Le sofferenze dicono che fino a giugno abbiamo avuto un'inversione di tendenza, le aziende che hanno tenuto in quattro anni di cataclisma che non ha precedenti dovrebbero reggere anche se la ripresa si appanna. Non credo che siamo alla fine del mondo e non siamo destinati a tornare all'età della pietra».

giovedì 1 settembre 2011

INTESA SAN PAOLO E UNICREDIT FUORI DA STOXX EUROPE. AL LORO POSTO ENTRA LVMH POLO DEL LUSSO E AIR LIQUIDE

A partire da lunedì 19 settembre Intesa SanPaolo e Unicredit abbandoneranno lo Stoxx Europe 50, lasciando rispettivamente il posto al colosso del lusso Lvmh e ad un'altra società transalpina, attiva nel mondo della chimica, Air Liquide. Con la dipartita delle due banche italiane a rappresentare il Belpaese nel lsitino rimarrà solo Eni. Anche Sociètè Gènèrale lascerà l'indice

MANOVRA FINANZIARIA 2011 ECCO GLI EMENDAMENTI

ROMA - Carcere immediato per i maxi evasori, dichiarazioni dei redditi pubblicate online e niente contributo di solidarietà per i privati. Sono alcuni degli emendamenti alla manovra economica bis del governo presentati e depositati alla Commissione Bilancio del Senato.

CON OLTRE 3 MILIONI EVASI SUBITO IN CARCERE. Per i reati fiscali "qualora l'imposta evasa o non versata sia superiore a 3 milioni di euro non trova applicazione l'istituto della sospensione condizionale della pena" prevista dal codice penale. E' quanto prevede l'emendamento firmato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti e dal relatore Antonio Azzollini depositato in Senato.

I COMUNI POTRANNO PUBBLICARE DATI DICHIARAZIONI. I Comuni potranno pubblicare sui loro siti i "dati relativi alle dichiarazioni" dei redditi. "Con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Economia e delle Finanze, d'intesa con la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, sono stabiliti - si legge nell'emendamento Tremonti-Azzollini - criteri e modalità per la pubblicazione, sul sito del Comune, dei dati relativi alle dichiarazioni, anche con riferimento a determinate categorie di contribuenti ovvero di reddito".

100% ROBIN TAX ENTI LOCALI. I maggiori proventi che arriveranno dalla Robin Hood Tax andranno a ridurre i tagli solo agli enti locali e non ai ministeri. Nella norma originaria era previsto un alleggerimento dei tagli al 50% per gli enti locali e al 50% per i dicasteri. "Il gettito della Robin Tax finirà tutto ai governi locali, mentre i tagli ai ministeri resteranno invariati", ha affermato Tremonti al termine della riunione della commissione Bilancio del Senato.

A COMUNI CHE COLLABORANO 100% FRUTTI LOTTA EVASIONE. I frutti della lotta all'evasione che arriveranno grazie alla "partecipazione dei Comuni all'attività di accertamento tributario" andranno agli stessi enti al 100% per gli anni 2012, 2013 e 2014.

SALTA CONTRIBUTO SOLIDARIETA' PRIVATI. Salta il contributo di solidarietà del 5% per i redditi sopra i 90.000 euro e del 10% per i redditi oltre i 150.000. Restano in vigore le norme precedenti alla manovra di agosto che prevedevano una misura analoga (tetto agli stipendi e non prelievo Irpef) per i dipendenti del pubblico impiego e per i pensionati.

AGENZIA ENTRATE FORNIRA' DATI A COMUNI.
 Norme più stringenti per i casi di "concessione in godimento di beni dell'impresa a soci e familiari". In particolare, "l'Agenzia delle Entrate procederà a controllare sistematicamente la posizione delle persone fisiche che hanno utilizzato i beni concessi in godimento ai fini della ricostruzione sintetica del reddito". "I consigli tributari presso i Comuni - ha poi aggiunto Tremonti al termine della commissione Bilancio - riceveranno i dati dalle Agenzie delle entrate e avranno una funzione di controllo. In Italia ci sono 8mila Comuni e molte auto di lusso rispetto a quanto si dichiara nelle dichiarazioni dei redditi", .

TREMONTI: "LOTTA EVASIONE COPRE CONTRIBUTO SOLIDARIETA' ". Le risorse che arriveranno dalle nuove misure di lotta all'evasione sono "pari a quanto avremmo preso dal contributo di solidarietà". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti parlando in Senato. "Invece che un contributo di solidarietà avremo un contributo dall'evasione", ha poi aggiunto Tremonti al termine della riunione della commissione Bilancio del Senato parlando delle novità presentate dal governo.

"IN DICHIARAZIONI RAPPORTI CON BANCHE".
 Tra le novità nelle misure anti-evasione, il ministro dell'economia ha sottolineato l'introduzione dell'obbligo per i contribuenti di indicare nella dichiarazione dei redditi le banche dove si effettuano le operazioni. "Nella dichiarazione dei redditi si dovrà indicare la banca con cui si ha un rapporto", ha spiegato Tremonti. "Si tratta di un deterrente all'evasione, una norma che c'è nel resto d'Europa".

FIAT: TAGLIATI I TARGET E LE AZIONI CROLLANO

Un downgrade di Citigroup affossa il titolo Fiat in Borsa proprio nel giorno in cui diventa pienamente operativa la nuova struttura manageriale del gruppo Fiat-Chrysler. Citi ha ridotto la sua raccomandazione sul titolo da buy a hold, riducendo contestualmente (ma sarebbe meglio dire "quasi dimezzando"), il prezzo obiettivo per l'azione. Il target è stato infatti rivisto da 8,4 a 4,5 euro. Azione sui target anche da parte di un altro broker, Bernstein, che ha ridotto l'obiettivo per il titolo da 7 a 6 euro.
La risposta del mercato non si è fatta attendere, con Fiat in coda al listino fin dalle prime battute per raggiungere poco dopo le ore 11 la sospensione quando toccava un ribasso teorico del 4,89% a 4,12 euro. Fortissimi i volumi: nelle prime due ore e mezza di contrattazioni sono passati di mano 20 milioni di pezzi contro i circa 38 milioni della media degli ultimi 30 giorni.

EVASIONE FISCALE: I COMUNI IN BARBA ALLA PRIVACY POTRANNO RENDERE PUBBLICI I REDDITI DEI CITTADINI

(ANSA) - ROMA, 31 AGO - Il fisco arruola sempre piu' i comuni nella lotta all'evasione. A loro spettera' una quota sempre piu' alta degli incassi e, per favorire i controlli, potranno decidere di rendere pubblici i redditi dichiarati dai loro cittadini. Ma in rampa di lancio c'e' anche una stretta sulle societa' di comodo, con piu' severita' per chi vuole fare il furbo sulle tasse. Sono alcune delle misure in arrivo sulla manovra economica che serviranno a compensare la cancellazione delle norme sulle pensioni.

LAMBORGHINI AVENTADOR INCIDENTE NEL PADOVANO

31 Agosto 2011-
Nonostante sia appena arrivata nelle concessionarie, la nuova Lamborghini Aventador è già protagonista di un incidente stradale, avvenuto ieri (30 agosto) in una zona agricola in provincia di Padova.
Mentre percorreva la strada regionale 105, il guidatore della potente Aventador ha perso il controllo (probabilmente a causa delle grande potenza a disposizione) e dopo aver invaso l'altra corsia rischiando di provocare un pericoloso scontro frontale con le vetture che sopraggiungevano dalla direzione opposta, è finito fuoristrada abbattendo un palo e distruggendo parte di una recinzione.
L'incidente ha causato una lunga serie di danni alla sfortunata Lamborghini Aventador: come possiamo vedere nell'immagine parte del frontale è andato distrutto, il sistema frenante con dischi carboceramici è da buttare e la gomma anteriore destra sembra essersi staccata. Non solo: anche il semiasse posteriore è stato gravemente danneggiato a causa del salto dalla carreggiata  alla zona sterrata.
Molto probabilmente la Lamborghini Aventandor danneggiata dovrà essere riportata nello stabilimento di Sant'Agata bolognese per essere riportata al suo stato originario. Non è facile trovare un'officina in grado di riparare una supercar completamente in fibra di carbonio...