lunedì 16 dicembre 2013

L'EREDE DELLA LAMBORGHINI GALLARDO SI CHIAMERÀ HURACAN

Dopo essere stata identificata per mesi come 'Cabrera', la supercar che dal 2014 raccoglierà l'eredità della Lamborghini Gallardo - uscita di scena dopo essere stata prodotta nell'arco di 10 anni in 14.022 esemplari - ha finalmente un nome. E' Huracan, una denominazione che non si riferisce al fenomeno metereologico dell'uragano, bensì ad un leggendario toro messicano, utilizzato nei rodeo per essere 'cavalcato' e definito in tutto il Sudamerica il 'toro del secolo' e addirittura il 'migliore toro del mondo'. Ad Huracan sono dedicate addirittura una serie di canzoni ed un profilo su Facebook, a cui si aggiunge ora quella che nei prossimi anni sarà una delle protagoniste nel segmento delle supercar.

venerdì 22 novembre 2013

TESLA MODEL S: UN'AUTO DI FUOCO... DIFFICILE DA SPEGNERE!

TRATTO DAL CORRIERE DELLA SERA:

Ancora una berlina elettrica della Tesla Motors in fiamme, la terza in poche settimane. Dopo la pubblicazione della notizia e delle foto, nella mattinata di giovedì il titolo di Tesla ha perso il 7,5% per cento in Borsa.
L’incidente avvenuto in Tennessee, dove una Tesla Model S ha preso fuoco
L’incidente avvenuto in Tennessee, dove una Tesla Model S ha preso fuoco

SETTIMANA NEGATIVA - Per Tesla Motors, l’azienda fondata dieci anni fa in California da Elon Musk, non è stata una settimana fortunata. I risultati del terzo trimestre hanno deluso gli analisti: anche se le consegne aumentano (5.500 le Model S vendute), a preoccupare è l’outlook per il 2013 (i profitti resteranno stabili). Come se non bastasse è arrivata la notizia di un altro incendio a far suonare il campanello d’allarme. È il terzo in sei settimane. Stavolta il fuoco è partito dalla parte frontale dell’automobile. L’incidente si è verificato mercoledì pomeriggio a Smyrna, nello stato del Tennessee. Le circostanze restano ancora da chiarire. A pubblicare le immagini è stato il portale degli appassionati Tesla Motors Club. Il costruttore ha immediatamente replicato spiegando di essere a conoscenza dei fatti e che il guidatore non è rimasto ferito nell’incidente. «La nostra squadra è in viaggio per il Tennessee per accertare la dinamica del sinistro» ha spiegato un portavoce.
OGGETTO METALLICO - Ma gli ultimi episodi rischiano di danneggiare l’immagine di un produttore che in poco tempo si è costruito una reputazione grazie alla tecnologia elettrica. Eppure, la Model S nei crash test degli enti per la sicurezza americana, si è rivelata uno dei modelli più robusti. Nel caso dell’auto in fiamme nel Tennessee, la polizia ha spiegato che verosimilmente l’incidente sarebbe stato provocato dall’urto della vettura contro un oggetto metallico. Non è chiaro a quale velocità sia avvenuto l’impatto.
TEST SUPERATI - II primo incidente con una Tesla in fiamme si è verificato a inizio ottobre nei pressi di Seattle. Anche in quel caso su Internet sono subito apparse le foto e i video. Allora, l’azienda americana aveva spiegato che l’incidente si era verificato perché l’uomo che guidava la macchina aveva investito un grande oggetto metallico che aveva perforato il sotto scocca dell’auto , il quale protegge la base del veicolo e in cui sono integrate le batterie. Gli esperti dell’ente nazionale per la sicurezza stradale statunitense (NHTSA) non avevano trovato alcun indizio che l’auto fosse difettosa.
«BATTERIE PIU’ SICURE DELLA BENZINA» . Un mese più tardi ecco il secondo incidente, sempre corredato da video e foto sul Web. È accaduto in Messico, nella città di Mérida, nello Yucatán.La Model S viaggiava a velocità sostenuta quando si è schiantata contro un muro di cemento per poi catapultarsi contro un albero e prendere fuoco. Anche in questo caso il guidatore non ha riportato conseguenze, mentre le paratie antifuoco all’interno del pacchetto batterie, assieme agli sfiati, hanno diretto le fiamme lontano dal mezzo per evitare ulteriori danni. Anche qui le indagini non avevano rilevato nessun difetto di produzione. Dopo il primo incendio il fondatore e capo dei Tesla, Elon Musk, aveva spiegato nel suo blog ufficiale che «le probabilità di trovarsi in una simile situazione su una Model S sono cinque volte più basse rispetto a un’auto con motore a benzina o diesel». Aveva poi sottolineato: «Per i consumatori, non ci dovrebbero essere assolutamente dubbi sul fatto che sia più sicuro alimentare un’auto a batteria piuttosto che con una grande tanica di liquido altamente infiammabile». Dal giorno del primo incidente, però, le azioni di Tesla sono scese del 26 per cento.

giovedì 3 ottobre 2013

NAPOLITANO DA COMUNISTA ANTICLERICALE SI SCOPRE CRISTIANO...S. FRANCESCO PENSA TU A QUESTA NOSTRA NAZIONE!

Il presidente Napolitano ha mandato un messaggio alla rivista San Francesco, alla vigilia delle celebrazioni di Assisi.
"Abbiamo bisogno dello Spirito di Assisi", scrive Napolitano. Ed ancora:"Credo sia
Napolitano ai tempi del PCI
particolarmente opportuno che gli italiani riscoprano lo straordinario messaggio testimoniato da San Francesco che può aiutare ancor oggi ciascun uomo di buona volontà a spendersi per il bene".

Peccato caro Presidente che Lei sia stato comunista, e non ha mai fatto abiura di ciò, ed anti clericale... Ma ciò che scrive è profondamente vero. Speriamo che anche Lei questa sera reciti una preghiera al nostro Santo Patrono perché aiuti questa povera Italia ed i suoi governanti, Lei compreso!
P.S  Non si dimentichi di pregare per noi, cittadini italiani, di cui Lei è responsabile.

Forrest Gump

Mamma diceva sempre: devi gettare il passato dietro di te prima di andare avanti.

venerdì 27 settembre 2013

LAMBORGHINI: E' MORTO BOB WALLACE IL MITICO "PIEDONE" CHE FERRUCCIO STRAPPO' ALLA MASERATI PER COLLAUDARE LE SUE SUPERCAR.

E' morto all'età di 75 anni Bob Wallace, il primo capo collaudatore delle mitiche Lamborghini. Da tempo malato e' deceduto a Phoenix, Arizzona, ove si era ritirato nel suo ranch. Il Countach Ranch, tanto per chiarezza, in onore dell'ultima creatura a cui lavoro' come collaudatore.
«La notizia della morte di Wallace ci addolora molto- dichiara Stephen Winkelmann, Presidente e Ceo di Automobili Lamborghini. Non era riuscito a intervenire alle celebrazioni dei 50 anni Lamborghini, ma le sue parole registrate in un videomessaggio per il pubblico avevano commosso tutte le migliaia di ospiti presenti in sala».
A lui si deve la nascita della Miura  J, mai entrata in produzione per volere di Ferruccio, auto destinata esclusivamente alla pista. La Jota era in grado di passare da 0-100km/h in soli 3,6", valore pazzesco per l'epoca. Tale auto fece un tale clamore, tra i fedeli clienti del Toro, che Ferruccio fu costretto a produrre la Miura SVJ, versione stradale della J, date le richieste.
Caro Bob riposa in pace, Forrest avrebbe sempre voluto conoscerti, devi essere stata una persona con le p..., quelle di un Toro, come disse Ferruccio quando chiese a Rambaldi di forgiare lo scudetto Lamborghini con l'effige del Toro!

Forrest Gump
 

lunedì 16 settembre 2013

AZIENDE: FUGA DALL'ITALIA! PRESSIONE FISCALE E BUROCRAZIA INSOPPORTABILI.

LEGGETE UN PO' QUESTO ARTICOLO PUBBLICATO IERI DA TICINOONLINE:

CHIASSO

15/09/2013 - 17:07

Ben 178 aziende italiane pronte per Chiasso

Supera le previsioni il numero delle iscrizioni all'iniziativa per attrarre ditte straniere




CHIASSO - Sarebbero già 178 le imprese italiane che hanno aderito all'iniziativa del Comune di Chiasso "Benvenuta impresa nella città di Chiasso", intesa ad attrarre sul proprio territorio aziende straniere. Come riferisce La Provincia di Como, il Comune che aveva previsto un massimo di 150 aziende sta pensando di chiudere anzitempo le iscrizioni.
Tutte le aziende iscritte si incontreranno a Chiasso il 26 settembre. "Ci contattano anche di notte - ha spiegato ai giornali italiani il sindaco Moreno Colombo - ma non siamo più in grado di sopportare questa onda d'urto. Tante sono aziende di servizi, che in caso di trasferimento troverebbero sedi adeguate in comodi uffici. Ma ci sono anche le manifatturiere: per loro, pensiamo ad accordi con altri Comuni per trovare le aree adeguate".

lunedì 9 settembre 2013

OBAMA PREMIO NOBEL PER LA PACE? NO, UN LOBBISTA CHE VERRÀ RICORDATO PER LA GUERRA!

Tratto da Bastabugie. Mi fa piacere di non essere solo una voce fuori dal coro, mi fa piacere che ci siano persone sagge che scrivono ancora la verità e solo la verità!
Forrest Gump


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LA STORIA SI RIPETE: L'ALTROIERI SADDAM, IERI GHEDDAFI, OGGI ASSAD
Il premio Nobel per la pace Obama, guida gli Stati Uniti all'ennesima guerra: stragi efferate di cristiani, vantaggi per gli islamisti, morti e ondate di profughi, per lui sono dettagli...
di Rino Cammilleri
Riporto un'agenzia Zenit, giunta proprio il 29 agosto 2013, giorno della Decollazione di san Giovanni Battista: «Mina Rafaat Aziz, tassista egiziano poco più che ventenne di Alessandria, massacrato in piazza, lo scorso 16 agosto, da una folla di islamisti solo perché aveva appeso allo specchietto del suo taxi un crocifisso (...). In un video amatoriale girato da un residente si vede una folla di persone che blocca le auto per controllare i passeggeri al loro interno. Quando il taxi di Aziz viene fermato, un manifestante nota la croce appesa allo specchietto. Le immagini mostrano come, in poco tempo, il ragazzo venga trascinato fuori dalla vettura per essere preso a calci, pugni e bastonate. I colpi provocano la morte del giovane dopo alcuni minuti. Gli estremisti continuano ad infierire sul corpo senza vita con sputi e calci, fino a completare poi l'esecuzione con la decapitazione del cadavere che viene abbandonato sul marciapiede». Eh, Allah sì che è grande... ma in queste convulse ore che precedono l'attacco Usa-Francia-Gran Bretagna al regime di Assad in Siria, mentre tutti si interrogano sugli scenari futuri e le strategie in atto, è possibile che nessuno si sia chiesto che cosa diavolo sta succedendo? Gli americani sono tutto fuorché stupidi e Obama sarà anche un mediocre (è stato eletto solo perché è nero, lo sanno tutti, e per lo stesso motivo gli è stato assegnato il Nobel per la pace: già, la pace...) ma proprio perché non è uomo da decisioni capitali non fa che seguire una strategia internazionale già tracciata, sulla scia dei suoi predecessori. Nessuno, dai tempi delle famose «armi di distruzione di massa» che, pur mai trovate, fecero impiccare Saddam, crede più alle fandonie sugli interventi umanitari. Nessuno crede davvero che Assad di Siria abbia fatto uso di armi chimiche proprio mentre aveva gli ispettori dell'Onu in casa. E nessuno crede più alle foto e ai filmati di conflitti mediorientali che da sempre si combattono con patacche e bufale mediatiche da ammannire ai telespettatori occidentali, tant'è che una delle prime misure dei generali egiziani contro i Fratelli Musulmani è stata di sbattere fuori la qatariota Al-Jazeera. Certo, la foglia di fico, anche se ormai trasparente, ci vuole. Ma ogni operazione bellica costa un sacco di soldi del contribuente e nessuno spende se non prefigura di guadagnare più di quel che ha speso. Ora, vogliamo sapere –è nostro interesse- perché gli Usa (e i loro reggicoda francesi e inglesi) stiano sistematicamente destabilizzando tutto il Nordafrica e il Medioriente. Lo sanno perfettamente che sarà il caos. Non ci saranno nemmeno regimi islamisti, perché sarebbero pur sempre regimi e, dunque, in qualche modo stabili. No. Ci sarà il puro caos. Tutte le zone da cui proviene il petrolio non assicurato permanentemente agli Usa saranno nel caos, con impennate nei prezzi che ammazzeranno Paesi come, per esempio, l'Italia. E stragi efferate di cristiani, come più sopra abbiamo riportato. Pazienza, la politica è così. Ma chi qui scrive, dopo avere attraversato i decenni del pericolo sovietico, mai avrebbe immaginato di doversi ritrovare un giorno a fare il tifo per la Russia, l'unico Paese (insieme alla Cina) che pare davvero aver capito che cosa sta succedendo (e l'unico, lo diciamo en passant, che se ne sbatte dell'omosessualismo imposto agli occidentali da coloro che davvero comandano). Avevamo fatto il tifo per gli Usa, guardiano della libertà e della democrazia, ai tempi del Vietnam, ma adesso che nessuno più li contrasta stanno, spiace dirlo, mostrando il volto della nazione più guerrafondaia che esista, interessata solo alle sue libertà e democrazia (nonché alla benzina a pochi cents ma soltanto nel suo territorio nazionale). A ben ripercorrere l'intera loro storia (che poi è breve: poco più di due secoli), non c'è mai stato un momento in cui non siano stati in guerra. Sempre per i Grandi Ideali (a parole, ma per i soldi nei fatti). E, rispiace dirlo, spesso contro Paesi che non li avevano attaccati per primi. E' rimasto famoso il detto «Povero Messico, così lontano da Dio e così vicino agli Stati Uniti!». D'altra parte, si tratta dell'unico Paese in cui il nazionalismo è rimasto intatto come nel 1776, basta vedere i suoi film e telefilm: bandiere a stelle e strisce dovunque, pure sulle mutande, inni nazionali a scuola e alle partite di football, parate e proclami patriottici. Nel resto del mondo tutto ciò farebbe solo ridere, ormai, ma non da loro. Che, per giunta, hanno «l'arma più forte di tutte» (come diceva il Duce), Hollywood, che conferma continuamente nelle teste universali l'immagine giusta & buona degli yankees. I quali combattono sempre e solo per cause giuste & buone e sempre e solo contro Mostri sanguinari nemici dell'umanità. L'altroieri Saddam, ieri Gheddafi, oggi Assad. Quel che adesso sta succedendo, dunque, è semplicemente questo: gli Stati Uniti si stanno riposizionando sugli scenari mondiali per garantirsi l'egemonia per i prossimi cento anni. Il resto (il ruolo dei sauditi e del Qatar, gli investimenti miliardari delle monarchie arabe in Francia e Gran Bretagna, l'uso cinico degli islamisti –ceceni compresi- e l'assist ai Fratelli Musulmani) non è che materia di dettaglio per i politologi. Ciò crea e creerà problemi all'Europa, cominciando dalle valanghe di profughi? Meglio, un concorrente commerciale in meno. Agli Stati Uniti, nati per un litigio con re Giorgio sui soldi, interessano solo, appunto, i soldi. Obama, il primo presidente nero? Sarà ricordato per la memorabile impresa di avere introdotto le nozze gay. E per un premio Nobel «per la pace» conferito prima ancora di aver bombardato la Libia e la Siria.
 
Fonte: Antidoti, 30/08/2013

SIRIA: "ASSAD NON HA USATO I GAS CONTRO LA POPOLAZIONE"

"E' un dovere morale dirlo. Non è il governo di Assad ad avere utilizzato il gas sarin od un altro gas nella periferia di Damasco!"
Questa rivelazione è stata oggi trasmessa in diretta alla radio (RTL-TVI) da Pierre Piccinin, che è stato prigioniero in mano dei ribelli insieme a Domenico Quirico, giornalista inviato della Stampa.
Secondo le dichiarazioni di Piccinin, sia lui che Quirico hanno sentito i ribelli attribuirsi la responsabilità dell'ignobile gesto, probabilmente proprio con l'intento di fare ricadere la colpa su Assad ed il suo governo.
Piccinin aggiunge che quando lo scorso 30 Agosto hanno sentito che gli Usa volevano intervenire militarmente in seguito all'uso di armi chimiche da parte del regime io e Quirico "avevamo la testa in fiamme poiché eravamo prigionieri laggiù con questa informazione e per noi era impossibile darla".
Da parte sua Quirico, che domani dovrà essere sentito dai magistrati italiani, e che si è sempre schierato a favore dei ribelli ha detto: "Ho cercato di raccontare la rivoluzione siriana, ma può essere che questa rivoluzione mi abbia tradito. NON E' PIU' LA RIVOLUZIONE LAICA DI ALEPPO, E' DIVENTATA UN'ALTRA COSA!"
Ma che interessi ci sono sotto a questa guerra? Possibile che un insegnante belga ed un inviato della Stampa sappiano la verità e l'Intelligence Usa la ignori? Difficile crederlo, anzi impossibile!
Mr. Obama ma ci dica un po' a cosa mira? Quali interessi economici deve difendere? E soprattutto quale lobby?


Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose, dove va, dove è stata.
Forrest Gump
 
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/film/f/forrest-gump-(1994)/citazione-6482?f=w:675>

giovedì 22 agosto 2013

OBAMA IL "COMUNISTA" DIFENDE HO CHI MIN DANDO UN CALCIO AI SOLDATI AMERICANI MORTI, CATTURATI, TORTURATI E DEPORTATI NEI CAMPI COMUNISTI. MA QUESTI "EROI" CHI LI HA MANDATI IN VIETNAM MR. PRESIDENT?

TRATTO DA BASTABUGIE:
Il blog di Forrest Gump non è schierato politicamente ma non può tacere le ingiustizie! Finalmente un articolo che svela la vera faccia di Mr. Obama: green e... comunista! Uno schiaffo ai tanti ragazzi e padri di famiglia, e alle loro famiglie, morti in Vietnam nel nome del loro Paese.
Rileggetevi anche questo post:
http://forrestgump94.blogspot.it/2013/01/vietnam-ecco-come-gli-usa-hanno.html


 

OBAMA RISCRIVE LA STORIA DEL VIETNAM ED ESALTA HO CHI MINH
Il capo della Casa Bianca ha finalmente svelato il suo progetto ideologico: costruire l'uomo nuovo (laico ed ecologista), perseguitando le religioni
di Stefano Magni
Barack Obama ha voluto ingraziarsi l'ospite vietnamita? Ricevendo il presidente del Vietnam, Truong Tan Sang, alla Casa Bianca, era abbastanza normale che non gli rammentasse i 10 anni di guerra con gli Stati Uniti, i prigionieri americani torturati, deportati nei gulag, assassinati dopo la cattura, trattenuti ancora per anni e anni dopo la fine della guerra. Fra questi c'era anche l'ex candidato presidenziale John McCain, senatore repubblicano, che tuttora porta i segni della terribile prigionia. Del resto anche ghli Stati Uniti hanno molto da farsi perdonare. Ma, si sa, l'etichetta lo impone: sono cose che non si devono ricordare a un ospite, durante una discussione sulla cooperazione vietnamita-statunitense.
Quel che Obama avrebbe potuto risparmiarsi, però, lo ha detto ricordandolo nella conferenza stampa congiunta tenuta dopo l'incontro al vertice: «Abbiamo discusso del fatto che Ho Chi Minh – il fondatore dello Stato comunista nordvietnamita, ndr – sia stato realmente ispirato dalla Dichiarazione di Indipendenza e dalla Costituzione degli Stati Uniti e dalle parole di Thomas Jefferson».
Ho Chi Minh era l'eroe di tutti i contestatori sessantottini, in mezzo ai quali è cresciuto lo stesso Obama, che nelle marce della pace scandivano: "Viva Lenin! Viva Mao! Viva Ho-Chi-Minh!". Qualcuno conserva ancora dei bei ricordi di quei tempi, quando pochi giovani sapevano che cosa Ho Chi Minh (tantomeno Mao) stesse facendo al suo popolo e quale tipo di Stato stesse realmente costruendo. È diventato il simbolo del distruttore dello "Stato imperialista borghese" e della prima potenza dell'odiato "blocco capitalista": quella che Obama oggi presiede, anche nella veste di comandante in capo.
Ho Chi Minh, «ispirato dalla Dichiarazione di Indipendenza» ha ucciso tutti gli indipendentisti non comunisti, chiudendone i partiti e i giornali, facendone arrestare i leader, i militanti, i simpatizzanti e i loro parenti, donne e bambini compresi. Faceva uccidere o imprigionare chiunque si opponesse al disegno di rendere il Vietnam un Paese comunista, assoggettato pienamente al volere della "casa madre" di Mosca. «Tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità», recita la Dichiarazione di Indipendenza.
«E' meglio uccidere dieci innocenti che lasciar vivo un solo nemico» recitava un motto del Partito Comunista Vietnamita guidato da Ho Chi Minh. Il leader «ispirato da Thomas Jefferson»
divise in classi il suo popolo e procedette allo sterminio dei "signori terrieri", poi dei "contadini ricchi", poi degli "alti livelli della classe media", infine dei piccoli proprietari terrieri, in successive ondate di terrore. Troupe teatrali di militanti comunisti aizzavano all'odio i contadini contro i loro vicini più ricchi. Li schernivano in pubblico prima di processarli e ammazzarli sommariamente nei modi peggiori che mente umana possa immaginare.
Almeno un milione e mezzo di vietnamiti, secondo le stime più prudenti, morì in queste purghe. La Dichiarazione di Indipendenza cita esplicitamente il Creatore. Ho Chi Minh impose l'ateismo di Stato e fece sopprimere tutti coloro che avevano una fede. Buddisti, cristiani, non c'era differenza alcuna: erano tutti "controrivoluzionari", da arrestare, condannare ai lavori forzati, rieducare con la forza, uccidere. Fra i reati puniti con la morte, c'era anche quello di "incitare i cattolici a contrastare la rivoluzione".
Tuttora il Vietnam non lascia spazio alcuno alla libertà di religione. Solo per ricordare le notizie dell'ultimo mese: l'avvocato cattolico Le Quoc Quan è sotto processo per "evasione fiscale" (un capo di imputazione usato spesso per far tacere le voci critiche); membri della minoranza etnica dei Montagnard sono stati arrestati in massa perché "minano l'unità nazionale"; attivisti cattolici, dal carcere, stanno intraprendendo digiuni e proteste pacifiche, per cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica e lo stesso presidente Obama. Per poi sentirsi dire che il loro primo, storico persecutore era un ammiratore della libertà individuale? Ispirato da Jefferson? C'è una differenza filosofica fondamentale fra chi, come Jefferson, riteneva che tutti gli uomini fossero creati uguali e godessero di eguali diritti naturali, pre-esistenti al governo e chi, come Ho Chi Minh, pensava di dover creare l'uomo nuovo e la società egualitaria, dando un potere totale al governo e schiacciando tutti coloro che (per religione, classe e idee politiche) si opponevano al suo progetto. Sono due filosofie opposte.
A Obama non può essere sfuggito questo "dettaglio", se non per volontà politica e ideologia. A cosa mira Obama? A reinterpretare la Dichiarazione di Indipendenza, la Costituzione e le basi dell'ideale americano. Vuol dare più poteri al governo, per rendere i suoi cittadini più eguali fra loro. Vuol ridistribuire le ricchezze, tassando (e penalizzando) "i ricchi". Vuol costruire l'uomo nuovo, laico ed ecologista, penalizzando le tradizioni religiose. No, non è sicuramente un lapsus quell'omaggio di Obama a Ho Chi Minh.
 
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 28/07/2013

lunedì 19 agosto 2013

L'ELEMOSINA DATELA IN CHIESA. I VERI BISOGNOSI LI CONOSCE IL PARROCO O LE ASSOCIAZIONI PREPOSTE. GUARDATEVI ATTORNO, FORSE UN VOSTRO AMICO O CONOSCENTE NE HA PIÙ BISOGNO!



DARE SOLDI AI MENDICANTI? FA SENTIRE BUONI, MA...
I bisognosi veri li conosce solo il parroco, perciò le offerte vadano a lui e non siano disperse nei centesimi che zingari e postulanti vari pietiscono ogni giorno alimentando il racket
di Rino Cammilleri
Il mio Antidoto sui «poveri» ha suscitato un notevole dibattito, e anche qualche insulto da parte di cattolici di piatto ingegno che porgono l'altra guancia ai nemici di Cristo ma riservano tutta la loro indignazione per i correligionari. Nessuna meraviglia, certi esempi vengono dall'alto. Servili col mondo e spietati con chi conta poco o nulla. Insomma, clericali.
Vabbé, dicevo dei «poveri». Diversi anni fa Antonio Frajese, compianto giornalista televisivo (prese a calci in diretta il noto disturbatore Paolini), si travestì da accattone e, nel reportage che ne seguì, rivelò quanto aveva guadagnato con quella trovata. Tanto.
Addirittura uno dei racconti di Sherlock Holmes è dedicato allo stesso argomento: la sparizione di un impiegato che, l'investigatore scoprì poi, guadagnava molto di più come questuante. Sotto casa mia un vecchietto in stampelle mi strappava il cuore finché la mia portinaia non mi rivelò che la moglie era impiegata alle poste e lui, in quel modo, si era comprato diversi appartamenti. A Milano, dove il metro quadro costicchia. 
Quando ero giovane e fresco di conversione, da buon neofita "adottai" una mendicante che mi impietosiva col suo vistosissimo gozzo. Convinsi un mio amico chirurgo a visitarla e operarla gratis. Ma al momento convenuto lei non si presentò: avrebbe perso la possibilità di impietosire. Tempo dopo, alla stazione ferroviaria incontrai un giovane con la testa fasciata. Chiedeva l'elemosina e io divisi con lui tutto quel che avevo in tasca: duemila lire, mille per uno. Colpito dalla mia generosità, mi rivelò che quella fasciatura era fasulla. Lo rimproverai indignato. Lui allora mi prese una mano e mi fece toccare il suo cranio: sentii al tatto una profonda fessura. Disse che non era in grado di lavorare perché quel trauma ogni tanto lo faceva svenire. Io, sconvolto, gli diedi anche le altre mille lire. Passò un anno e partii per il servizio militare. Mi assegnarono a un comando di stazione ferroviaria. Un giorno, mentre chiacchieravo col poliziotto dell'ufficio adiacente, vidi da lontano passare quel famoso giovane: aveva la testa fasciata ma anche il gesso a una gamba. Raccontai al poliziotto del mio incontro, l'anno prima, con lui. Il poliziotto, ridendo, mi disse che quello lì stava benissimo: ogni mattina passava dall'ospedale, si faceva dare i gessi o le fasciature avanzate, poi prendeva il treno e andava a impietosire la gente di un'altra città.
E' vero, non tutti i napoleonici erano ladri ma Bonaparte sì. Oggi il cibo e i vestiti si buttano, non siamo più ai tempi di san Martino. E sia la Chiesa che lo Stato rendono del tutto superfluo l'accattonaggio di strada.
I bisognosi veri li conosce solo il parroco, perciò le offerte dei cattolici vadano a lui e non siano disperse nei centesimi che zingari e postulanti vari pietiscono ogni giorno. Darglieli può farci sentire «buoni», ma alimenta il racket.
Sono considerazioni, queste, di semplice buonsenso, quel buonsenso che una volta veniva predicato dal pulpito ma oggi non più per paura (sì, paura) dell'impopolarità. Io non ho alcuna popolarità da difendere e del giudizio dei bigotti me ne frego. Ho scelto il cristianesimo perché è una religione virile, coraggiosa e controcorrente, che giudica il mondo e non se ne fa condizionare. E se c'è da rimetterci il collo come il Battista che rimproverava apertamente Erode, o come Cristo che alzava la voce contro gli ipocriti politicamente corretti, ebbene, era nei patti.

giovedì 25 luglio 2013

PER S&P VENETO BANCA E BANCA POPOLARE DI VICENZA SONO "SPAZZATURA"!!


Dopo aver declassato il giudizio sull'Italia, l'agenzia statunitense colpisce l'intero sistema bancario. Troppo esposto alla recessione. Scendonoo a "livello spazzatura", la Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Bpm, Bper e Banco Popolare, Mediocredito centrale e Iccrea

mercoledì 17 luglio 2013

MASSONERIA INCONCILIABILE CON LA FEDE CATTOLICA: I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione. PRETE FRANCESE SOSPESO

Tratto da BASTA BUGIE:




SCOMUNICATO UN SACERDOTE APPARTENENTE ALLA MASSONERIA
A questa appartenenza non aveva alcuna intenzione di rinunciare, benché assolutamente incompatibile con la Fede Cattolica
di Mauro Faverzani
Capita (purtroppo) raramente. Ma a volte capita che gli eccessi – specie di taluni sacerdoti – vengano puniti con la fermezza richiesta da Magistero e Tradizione. È quanto verificatosi nel caso di don Pascal Vesin, di 43 anni, Parroco a Megève, nell'Alta Savoia: secondo quanto rivelato dall'edizione on line del settimanale "L'Express", il reverendo è stato destituito dal proprio ministero grazie all'intervento del Vaticano. 
A far problema la sua appartenenza alla massoneria francese, appartenenza cui non aveva alcuna intenzione di rinunciare, benché assolutamente incompatibile con la Fede Cattolica. Tanto da indurre Roma ad assumere una sanzione ritenuta assolutamente eccezionale da Claude Legrand, Segretario della Grande Loggia Nazionale di Francia: resta sacerdote, «ma senza il diritto d'esecitare», come precisato dalla Diocesi d'Annecy, da cui dipende la Parrocchia. «Da qualche tempo sulla mia testa pendeva questa spada di Damocle – ha dichiarato candidamente il prevosto – ma non pensavo che giungessero a tanto», dimenticando forse come la Dichiarazione emessa in merito il 26 novembre 1983 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, con specifica approvazione di Papa Giovanni Paolo II, ribadisca la condanna e la diffida relativa all'appartenenza alle "logge": «I loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la Dottrina della Chiesa, perciò l'iscrizione ad essa rimane proibita – si legge. – I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione».
Per questo don Vesin ha ricevuto una "scomunica temporanea" con il divieto assoluto di ricevere i Sacramenti, secondo quanto previsto dalla vigente norma. Anche se lui sembra non riuscire a capacitarsene, ritiene la guerra tra Chiesa e massoneria un residuo della Terza Repubblica ed anzi sostiene che oggi «non sia più di moda». Don Vesin è entrato a far parte nel 2001 di una loggia del Grand'Oriente di Francia, prima obbedienza massonica nel Paese, spesso oltre tutto evidenziatasi per le sue posizioni giudicate decisamente anticlericali.
Nel 2010 una fonte anonima aveva rivelato al Vescovo di Annecy, mons. Yves Boivineau, la doppia appartenenza dell'ecclesiastico, che in un primo tempo aveva negato. Nel 2011 tuttavia la voce era tornata a circolare con insistenza e questa volta il sacerdote aveva dovuto confessare, rifiutandosi, nonostante gli fosse stato esplicitamente chiesto, di lasciare la massoneria, definendola anzi «complementare» alla Chiesa ed apprezzandone l'«intervento nelle questioni sociali». Senza successo i tentativi esperiti dal Vescovo nella speranza di un suo ravvedimento. «Ci tengo a questa libertà di pensiero e di parola che mi viene ispirata dal Vangelo», aveva provocatoriamente ribattuto don Vesin.
Nel marzo scorso la Congregazione per la Dottrina della Fede ha assunto quindi il netto provvedimento, definito una sorta di "medicinale" da un comunicato della Diocesi, in cui si specifica come la punizione «possa esser levata», nel caso il Parroco "ribelle" giunga a miti consigli e decida finalmente di lasciare la loggia. V'è da chiedersi, se questo basti: pare che nella sua Parrocchia il sacerdote fosse conosciuto per le sue posizioni iconoclastiche. Inoltre, si sarebbe pronunciato a favore del matrimonio dei preti e delle "nozze gay", che a suo avviso la Chiesa «sbaglierebbe a combattere», poiché ciò farebbe percepire «una forte puzza di omofobia».
Una vicenda che solleva due gravi interrogativi: 1) anche nel caso il Parroco in questione rinunciasse al grembiulino, v'è da chiedersi che affidabilità possa dare ai suoi fedeli ed alla Chiesa; 2) quanti altri sacerdoti si trovano oggi nella stessa situazione di don Vesin? Secondo il Segretario, Claude Legrand, alla Gran Loggia Nazionale di Francia apparterrebbero circa 26.000 sacerdoti. E nel mondo?

Fonte: Corrispondenza Romana, 19/06/2013



martedì 2 luglio 2013

VENDITA AUTO ITALIA: MALE ANCHE A GIUGNO 2013

Il mercato italiano dell'auto cade anche a giugno, ed è il 39° calo negli ultimi 41 mesi, ma non basta che la flessione sia stata limitata al 5,5% (e con un giorno lavorato in meno, come ricorda Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor) per suscitare dell'ottimismo tra gli operatori. Anzi, Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, assicura che le 122.008 consegne di giugno sono state «gonfiate» da un massiccio ricorso ai «chilometri zero».

giovedì 27 giugno 2013

ECCO COME TESLA MOTORS HA RIMBORSATO IL DEBITO VERSO IL GOVERNO USA



Tesla Motors ha ripagato il debito verso il governo Usa di quasi 600 milioni di usd. Si, ma come? Eccovelo spiegato: Ebbene, Tesla Motors organizza una raccolta di $830 milioni (tra
emissioni di azioni ed obbligazioni). Lo stesso Elon Musk (capo
amministratore esecutivo ed uno dei fondatori) ha dichiarato che
personalmente acquisterà $100 milioni di nuove azioni (quindi un
ottavo della cifra).
L'offerta e' di 2'700'000 azioni ordinarie e $450 milioni in azioni
convertibili con scadenza 2018. Il prezzo di acquisto pagato da Musk
e' lo stesso di quello di mercato. [successivamente, visto il forte interesse, l'offerta delle convertibili
e' salita a $525 milioni]
Ecco come Tesla si è procurata i soldi per estinguere il debito, accendendone un altro! In maniera intelligente, molto più intelligente di Marchionne che si fece fare un cospicuo sconto dal governo Usa ma chiese i soldi alle banche per estinguere il debito Chrysler.
Una mera operazione finanziaria e non opera di utili e fatturati tali da poter far compiere autonomamente a Tesla tale operazione.

Ed ecco spiegato il motivo per cui il titolo è schizzato a NY.

Forrest Gump

 

sabato 22 giugno 2013

TRAGEDIA A LE MANS MUORE PILOTA ASTON MARTIN


SPORT
22/06/2013

Tragedia alla 24 ore di Le Mans
Pilota danese muore in uno schianto

AP
L’auto di Allan Simonsen dopo lo schianto

Appena 10 minuti dopo il via
la vettura del 34enne ha urtato violentemente le barriere alla curva
A 16 anni di distanza dall’ultimo incidente mortale, la 24 Ore di Le Mans torna a fare una vittima. Il danese Allan Simonsen, 34 anni ed un figlio in tenera età, quando la novantesima edizione della storica gara di durata era partita da appena 10 minuti si è schiantato a forte velocità con la sua Aston Martin numero 95 contro le barriere alla curva Tertre Rouge, al terzo giro, in quel momento uno dei punti più pericolosi del tracciato a causa della pioggia. 

martedì 11 giugno 2013

POSSIBILE CONFISCA DELL'ORO DA PARTE DI USA ED EUROPA

Non è un'ipotesi fantascientifica, negli Usa fu già attuata nel 1933 da Roosevelt per fare uscire il paese dalla crisi finanziaria con il famigerato Emergency Banking Act.
E' a tutti gli effetti possibile che il governo Usa e ipoteticamente l'Unione Europea abbiano gia' deciso una confisca dell'oro. Stando alle previsioni di un gruppo di analisti Usa, il governo americano e le autorita' europee avrebbero gia' studiato un piano da implementare in coincidenza con un prezzo specifico.
Finora i dibattiti su una simile eventualita' "estrema" non sono mancati, ma si sono fermati all'assunzione che il pericolo e' comunque lontano nel tempo, come qualcosa che va preso in considerazione, indubbiamente, ma in futuro.
In generale, e' sempre nell'interesse del governo implementare la confisca in un periodo di relativa calma (dopo il prossimo crollo dei mercati, ad esempio). Solo dopo che il cittadino si sara' reso conto che ci troviamo in una crisi seria caratterizzata da una fase di depressione economica.

venerdì 7 giugno 2013

BANCA POPOLARE DI VICENZA: DIFFICILE VENDERE LE AZIONI

Alcuni lettori mi segnalano la difficoltà nel vendere le azioni di BPVi. Ricordo che la Popolare di Vicenza aveva bloccato il riacquisto di azioni proprie fino all'assemblea, svoltasi ad Aprile, ma a tutt'ora non ha provveduto ad accreditare ne ad acquistare le proprie azioni ai soci che volevano venderle. Una situazione molto, molto preoccupante che fa sorgere non pochi dubbi sulla salute della Popolare vicentina.

Forrest Gump
 

giovedì 6 giugno 2013

JEEP DIFETTOSE: MARCHIONNE SI OPPONE AL LORO RITIRO METTENDO IN IMBARAZZO CHRYSLER

Il rifiuto di Sergio Marchionne di ritirare dal commercio 2,7 milioni di Jeep difettose di Chrysler, mette seriamente a repentaglio la reputazione della casa automobilistica.

Negli Stati Uniti sono in molti a essere rimasti scandalizzati dal rifiuto. Era da 16 anni che un manager di Chrysler non si opponeva a una richiesta effettuata dall'amministrazione per la sicurezza delle autostrade nazionali (la NHTSA).

Gli analisti sottolineano che la presa di posizione di Marchionne rischia di compromettere "la reputazione per la sicurezza e la qualita' della sua linea di prodotti". La speranza e' che Chrysler abbia una "ragione valida per prendere una simile, sfrontata decisione", osserva in un'intervista a Free Press Michelle Krebs, analista di Edmunds.com.

EOLICO E NUCLEARE COSTANO 230 € L'ANNO SULLE BOLLETTE DEGLI ITALIANI

L'Iva viene infatti applicata sull'importo lordo comprensivo dell'accisa: il risultato è che le famiglie pagano ogni anno sulle bollette elettriche almeno 130 milioni di imposte su una imposta.

Senza contare le imprese. Guardatele con attenzione, quelle bollette, perché scoprirete cose che mai avreste immaginato.

Quest'anno, per esempio, i cosiddetti «oneri generali di sistema» arriveranno a pesare sul totale per quasi il 20 per cento.

Cosa sono? Voci senza alcun rapporto con il prezzo dell'energia, il costo della trasmissione o dei servizi di rete. Lì dentro ci sono, per esempio, gli incentivi per le rinnovabili: i pannelli solari, le pale eoliche, le centrali a biomasse, ma anche le fonti cosiddette «assimilate», come gli scarti (inquinanti) delle raffinerie che tuttora godono dei contributi ecologici.

martedì 4 giugno 2013

VENDITA AUTO ITALIA MAGGIO 2013: -7,98%

Una caduta, l'ennesima, ma meno pesante di altre volte. Anche perché questo è il 36esimo mese consecutivo con il segno negativo. A maggio sono state immatricolate in Italia 136.129 nuove vetture, in calo del 7,98% rispetto alle 147.942 di un anno fa. Nei primi 5 mesi del 2013 le immatricolazioni si sono attestate a 608.579 unità, in flessione dell'11,3% rispetto allo stesso periodo del 2012. Fiat fa peggio del mercato, -12%!

Forrest Gump 
iPad

martedì 28 maggio 2013

ALLARME BOMBA ALLA CONSOB

Sgomberata la sede dell'organismo di controllo, ubicato nel cuore della city milanese. Sul posto la polizia.

 

sabato 25 maggio 2013

TESLA MOTORS: IL TITOLO VOLA MA SOTTO C'E' QUALCOSA DI STRANO


Ma perché Tesla Motors vale più di Fiat? La domanda se l’è posta anche la rivista Quattroruote che si è data pure la risposta, quella giusta, e che il vostro Forrest aveva già paventato.

Il balzo del titolo Tesla è dovuto principalmente ai soliti “rumors” che l’azienda fa circolare ad hoc. Primo di tutti il fatto di avere chiuso il trimestre con il PRIMO UTILE DELLA SUA STORIA. Appena 11 milioni di usd, contro le centinaia di perdita degli anni addietro. Attenzione però al fatto che è un dato trimestrale e non di chiusura annuale di bilancio, le cose potrebbero cambiare in meglio o in peggio! Il secondo riguarda il nuovo sistema di guida automatico che la casa di Palo Alto starebbe sviluppando.

Come evidenzia Quattroruote, Tesla Motors DICHIARA di aver venduto 4.750 unità nel trimestre. Fiat nel trimestre ne ha vendute ben oltre UN MILIONE! Fiat, che non naviga in ottime acque, nel trimestre ha avuto un utile triplo rispetto al costruttore Usa… le immobilizzazioni materiali di Fiat sono fantascientifiche in termini monetari rispetto a quelle di Tesla. Un valore di bilancio perciò ben diverso dalla capitalizzazione di borsa, emerge concretamente analizzando i numeri.

Quattroruote conclude così: “Sarà ancora bolla, come agli esordi della net economy?”. Eh si, Forrest pensa proprio di si…

Forrest Gump

venerdì 17 maggio 2013

AUTO ELETTRICHE: NEGLI USA UN VERO FLOP! TESLA COMPRESA.... MA IL TITOLO VOLA...

Vi sarete accorti che il titolo Tesla Motors ha superato addirittura i 90 $, Tesla capitalizza più di Fiat!! Incredibile ma vero, un aziendina che vende poche migliaia di vetture l'anno, E CHE HA SEMPRE CHIUSO IN PERDITA, vale più di un colosso ( malconcio) che ne vende qualche milione... Misteri borsistici da speculatori!
Ma come vanno le aziende GREEN legate all'auto volute e sovvenzionate da Obama? Male, anzi molto male! Leggete un po' questo articolo tratto da LA STAMPA. BUONA LETTURA.


Usa: L'auto elettrica non piace agli americani

AFP

Obama voleva un milione di auto verdi entro 2015
WASHINGTON
Washington, 13 mag. (TMNews) - L'auto elettrica non piace agli americani tanto che, in meno di un mese, due costruttori si sono ritrovati sull'orlo del fallimento. Un duro colpo alla sfida lanciata dal presidente Barack Obama che aveva scommesso su un milione di auto verdi in strada entro il 2015. 
Coda Automotive, una delle aziende più promettenti del settore dell'auto elettrica ha presentato istanza di fallimento. Fisker Automotive ha annunciato di dover licenziare il 75% dei dipendenti, lasciando ipotizzare un fallimento imminente. Il fabbricante di auto di lusso Tesla, che propone anche vetture elettriche, come altri giganti dell'auto, General Motors o Nissan, vedono un orizoznte nero. L'amministratore delegato di Chrysler, Sergio Marchionne, ha affermato recentemente che al sua azienda perde 10.000 dollari ognuna delle sue Fiat 500 elettriche vendute in California. 
Secondo un rapporto di JD Power e LMC Automotive, la vendita di queste vetture raggiunge lo 0,08% del mercato nel 2012 e dovrebbe toccare appena lo 0,47% nel 2015. Appena il 3% delle persone intervistate crede che comprerà probabilmente un'auto elettrica. I consumatori sono trattenuti dall'esiguo numero di stazioni di rifornimento, dalla scarsa autonomia delle vetture, dal loro costo elevato, dai tempi troppo lunghi per la ricarica delle batterie. Secondo Jason Kavanagh, dell'azienda Edmunds.com, valuta che le vetture totalmente elettriche non supereranno l'1% del mercato americano prima del 2040. 
(fonte afp) 



domenica 12 maggio 2013

50 ANNI DI LAMBORGHINI CONCLUSA STASERA CON IL BOTTO: PRESENTATA LA EGOISTA E URUS IN PRODUZIONE NEL 2017

Nessuno dei mille invitati se lo aspettava ma De Silva in persona, capo designer gruppo VW di cui
LAMBORGHINI fa parte, ha voluto omaggiare i 50 anni del Toro con una supercar ispirata al fondatore Ferruccio Lamborghini.
Il cockpit, realizzato in fibra di carbonio e alluminio, rappresenta una specie di cellula di sopravvivenza - ha spiegato De Silva - e permette al pilota di isolarsi e proteggersi dagli agenti esterni. Egoista racchiude tutti i criteri di prodotto che fanno parte del DNA Lamborghini. Ha ricordato De Silva: ''e' come quando Ferruccio Lamborghini disse: io il motore lo
metto dietro e il passeggero non lo voglio. La voglio per me, la voglio come me la immagino io. E' una macchina fanatica, Egoista calza bene''


Winkelmann, amm.tore di Lamborghini, ha inoltre dato l'annuncio che il super SUV URUS sarà prodotto in serie a partire dal 2017.
AUGURI LAMBO E... 1000 DI QUESTI GIORNI!!

Forrest Gump
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ALONSO E LA FERRARI DOMINANO IN SPAGNA. L'ELICOTTERO HA PORTATO BENE.

1 Alonso
2 Raikkonen
3 Massa

sabato 11 maggio 2013

LA FERRARI ARRIVA A BARCELLONA APPESA AD UN ELICOTTERO... SPERIAMO NON TORNI IN CARROATTREZZI!

Spettacolare arrivo della Ferrari di Alonso appesa ad un elicottero per il gp di Spagna. Visto come sono andate le prove, e l'evidente delusione di Alonso e Montezzemolo, non mi stupirei se tornasse a casa a bordo di un CARROATTREZZI.

Forrest Gump 

MERKEL: "QUALCUNO ERA COMUNISTA". LA GIOVANE COMUNISTA MERKEL ERA CONTRARIA ALLA RIUNIFICAZIONE! EMERGE DALLA NUOVA BIOGRAFIA NON AUTORIZZATA

Cara cancelliera, a quanto pare anche lei ha degli scheletri nell'armadio! l'adesione alla Fdj, l'organizzazione giovanile del Partito comunista, lo studio del russo, l'impegno nella Accademia degli scienziati, la dissertazione obbligatoria sul marxismo-leninismo.
Capisco, erano tempi difficili, impossibile vivere senza essere asserviti al potere rosso. Ma cara cancelliera si ricordi di cosa è il comunismo e faccia meno la kapo in Europa!
Dedicato a lei...
Forrest Gump

 

sabato 4 maggio 2013

AUTO ELETTRICHE? NON HANNO FUTURO! Iniziano a pensarlo anche i giornalisti.... aspettando l'idrogeno!


Auto elettrica: una storia senza futuro



Un’opinione quanto mai diffusa è che un giorno, quando ci saranno solamente auto elettriche in circolazione, avremo risolto tutti i problemi di natura ambientale e di trasporto. 
Sembra, però, che questo giorno sia sempre più lontano: se negli Stati Uniti ad oggi la percentuale di automobili elettriche vendute sul totale è molto basso (solo lo 0,1% ), in Italia questo numerorasenta il ridicolo poiché il numero di automobili elettriche vendute rappresenta circa lo 0,0003% del totale. In termini assoluti, solo nel mese di gennaio 2013 nel nostro paese sono state immatricolate la bellezza di 33 (trentatré) auto elettriche.
Mentre in Italia la cifra si commenta da sola, negli Usa a commentare il dato ci hanno pensato le direzioni generali di General Motors, Toyota e Ford che hanno espresso parere univoco: le macchine elettriche per ora giocano un ruolo marginale nel mercato a causa degli alti costi di produzione, della ridotta autonomia e del peso eccessivo delle batterie utilizzate. E per rendersi conto che nel prossimo futuro non ci sarà alcuna netta inversione di tendenza, i manager sottolineano che al momento non esistono innovazioni tecnologiche in grado di risolvere i problemi evidenziati.
Fatti due conti, con gli attuali tassi di vendita, prima di vedere il parco auto circolante in Italia interamente sostituito da uno alimentato ad energia elettrica, ci toccherà aspettare poco più di 90mila anni.
Mentre aspettiamo, potremmo occupare il tempo per esempio chiedendo allo stato italiano di investire in infrastrutture per garantire il giusto mix di Mobilità Nuova: treni, autobus, tram, biciclette e piedi. Se ci pensate bene, potrebbe essere anche la buona occasione per iniziare a liberarsi da quell’enorme scocciatura che si chiama traffico e per compiere un’azione decisa per contrastare l’inquinamento atmosferico, il riscaldamento globale e tutti quei costi imposti dall’incidentalità stradale.
TRATTO DA IL FATTO QUOTIDIANO