venerdì 29 giugno 2012

IMMATRICOLAZIONI AUTO ITALIA A GIUGNO -27%

ROMA (MF-DJ)--Il mese di giugno "segna un parziale del -27% a/a" per le immatricolazioni di auto nuove, "al netto delle chilometri zero che verranno immatricolate oggi e domani e, con tutta probabilita', annacqueranno parzialmente il dato reale".

martedì 26 giugno 2012

Merkel: "no eurobond finche' sarò in vita!"

Angela Merkel dice un "no" forte e chiaro agli eurobond. Sarebbe un'opposizione su tutta la linea quella che la cancelliera tedesca avrebbe espresso a Berlino. "Finché sarò in vita non ci sarà alcuna condivisione del debito". Sarebbero queste le parole pronunciate secondo indiscrezioni riferite dall'agenzia Dapd a un incontro con i parlamentari del partito liberale Fdp.

LA BCE FINANZIA LE BANCHE ITALIANE 1-1 SE PRESENTANO TITOLI DI STATO

Pochi sanno che la Bce finanzia le banche italiane 1-1 se presentano BOT o btp. Questo ha spinto, dietro anche notevole pressione della Banca d'Italia, molti istituti di credito "sani" come ad esempio banche popolari non quotate, ad esporsi verso lo stato italiano acquistando grandi quantitativi di titoli di stato per poi ottenere dalla Bce liquidi praticamente a costo zero, da immettere sul mercato del credito ai ben noti tassi odierni. Sembra un grande affare per le banche ma rimane pur sempre un rischio default Italia che le potrebbe mandare gambe all'aria...


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lunedì 25 giugno 2012

ENI CON LO SCONTO QUADRUPLICA LE VENDITE DI CARBURANTE

Rifornimento per cinque milioni di italiani (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 25 giu - Quasi cinque milioni di italiani hanno fatto rifornimento nelle stazioni Eni e Agip aderenti all'iniziativa 'Riparti con Eni' nel secondo fine settimana di ribassi dei prezzi dei carburanti

Lo comunica Eni precisando che sono stati registrati volumi di vendita mediamente pari a 4-5 volte il livello venduto nei week end precedenti all'avvio dell'iniziativa e in crescita di circa il 50% rispetto ai risultati dello scorso fine settimana. Eni ricorda che l'orario della promozione e' stato esteso dalle 24 della domenica alle 7 di mattina di lunedi' e, in linea con il calo delle quotazioni internazionali, il prezzo della benzina e del gasolio e' stato ridotto di ulteriori 2 centesimi al litro. Nel corso della domenica circa 150 stazioni di servizio Eni e Agip (meno del 5% del totale delle aderenti) hanno sospeso le vendite per esaurimento scorte.

domenica 24 giugno 2012

LA FAMIGLIA TRADIZIONALE E' IL MIGLIOR AMBIENTE PER I BAMBINI

La rivista scientifica “Social Science Research” ha pubblicato due studi molto interessanti sulle problematiche dei bambini cresciuti all’interno di una relazione omosessuale.

Sono studi importanti in quanto riequilibrano le posizioni in campo: finora, infatti, le prime ricerche su questo tema hanno sostenuto la non-differenza, negando le diversità tra i bambini di coppie eterosessuali e omosessuali, successivamente ricerche promosse dalla lobby gay hanno tentato addirittura di sostenere una crescita migliore da parte dei figli di omosessuali. Ma, come ha spiegato Francesco Paravati, presidente della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera (SIPO), «le problematiche delle “nuove famiglie” sono fenomeni recenti, tutti i risultati di qualunque organismo scientifico sono perciò preliminari e non definitivi». Anche Rosa Rosnati, docente di Psicologia sociale alla Cattolica di Milano, ha spiegato che attualmente le ricerche sul tema «sono su gruppi molto piccoli e condotte a breve termine. È ovvio che un bambino possa vi­vere con due genitori dello stesso sesso. Dal punto di vista biologico e psicologico, però, un figlio ha bisogno di un uomo e di una don­na per crescere. Poi, certo, ci possono essere figure sostitutive, che assicurano buone rela­zioni. Ma un conto è ciò che è preferibile e un altro è la capacità di adattamento dell’essere umano».

Uno di questi due nuovi studi è quello del sociologo dell’Università del Texas, Mark Regnerus, il quale vanta di un impianto metodologico inedito quantitativamente e qualitativamente, sia perché si basa sul più grande campione rappresentativo casuale a livello nazionale, sia perché per la prima volta fa parlare direttamente i “figli” (ormai cresciuti) di genitori omosessuali, dimostrando che il 12% pensa al suicidio (contro il 5% dei figli di coppie etero), sono più propensi al tradimento (40% contro il 13%), sono più spesso disoccupati (28% contro l’8%), ricorrono più facilmente alla psicoterapia (19% contro l’8%), sono più spes­so seguiti dall’assistenza sociale rispetto ai coetanei cresciuti da coppie etero­sessuali sposate. Nel 40% dei casi hanno contratto una patologia trasmissibile sessualmente (contro l’8%), sono genericamente meno sani, più poveri, più inclini al fumo e alla criminalità.

L’autore dello studio ha spiegato che non si vuole esprimere un giudizio sulle capacità genitoriali delle coppie dello stesso sesso, ma prendere semplicemente atto di una diversità di questi figli, che si traduce spesso in un problema. Tuttavia si domanda se valga la pena «spendere un significativo capi­tale politico ed economico per supportare queste nuove ma rare famiglie, quando gli a­mericani continuano a fuggire dal modello di genitori biologici eterosessuali sposati, di gran lunga più comune ed efficace e ancora, alme­no a giudicare dai dati, il posto più sicuro per un bambino». Anche lui riconosce che i pochi studi finora pubblicati, che sostengono la teoria della “nessuna differenza” tra bambini cresciuti in famiglie etero e gay, «si basano su dati non casuali e non rappresentativi, utilizzano campioni di piccole dimensioni che non consentono la generalizzazione alla popolazione più ampia di famiglie gay e lesbiche».

Il secondo studio è stato realizzato da Loren Marks della Louisiana State University, nel quale si critica fortemente la posizione dell’American Psychological Association (APA), secondo la quale i figli di genitori gay o lesbiche non sono svantaggiati rispetto a quelli di coppie eteorsessuali. La studiosa ha analizzati i 59 studi citati dall’APA per sostenere la propria tesi, dimostrando che essi mancano di campionamento omogeneo (1), gruppi di confronto (2), caratteristiche del gruppo di confronto (3), presenza di dati contraddittori (4), portata limitata degli esiti dei bambini studiati (5), scarsità di dati sul lungo termine (6) e mancanza di potenza statistica (7). La conclusione è che le forti affermazioni, comprese quelle compiute dall’APA, non sono empiricamente giustificate. La ricercatrice si è dunque allineata al giudizio del prestigioso psicologo Nicholas Cummings, ex presidente dell’American Psychological Association, secondo cui «l’APA ha permesso che la correttezza politica trionfasse sulla scienza, sulla conoscenza clinica e sull’integrità professionale. Il pubblico non può più fidarsi della psicologia organizzata per parlare di prove, piuttosto si deve basare per quel che riguarda l’essere politicamente corretti. Al momento la governance dell’APA è investita da un gruppo elitario di 200 psicologi che si scambiano le varie sedi, commissioni, comitati, e il Consiglio dei Rappresentanti. La stragrande maggioranza dei 100.000 membri sono essenzialmente privati ​​dei diritti civili». Secondo David J. Eggebeen, del Department of Human Development and Family Studies della Pennsylvania State University, lo studio della Marks «offre argomenti ragionevoli per una maggiore cautela nel trarre forti conclusioni basate sulla ricerca disponibile».

E’ inutile dire che la prevedibile reazione (a dir poco animalesca) della lobby gay a questi risultati è stata davvero violenta. I commenti sono stati questi: “odiosi bigotti”, “gregari dell’Opus Dei”, “dovrebbero vergognarsi”, presentano dati “”intenzionalmente fuorvianti” e “cercano di screditare i genitori gay e lesbiche”, “scienza spazzatura” e “disinformazione pseudo-scientifica”. Addirittura qualcuno ha auspicato «l’inizio della fine della credibilità di Mark Regnerus per le agenzie di stampa rispettabili». Altri parlano anche di minacce personali alla sua famiglia. Tuttavia, come ha fatto notare il “New York Times”, al di là dell’isterismo omosessualista, «gli esperti esterni, in generale, hanno detto che la ricerca è stata rigorosa, fornendo alcuni dei migliori dati sul tema». Ma che però non sarebbero «rilevanti nel dibattito sul matrimonio e adozione gay». Non la pensa così W. Bradford Wilcox, docente di Sociologia presso l’Università della Virginia, secondo cui invece «lo studio di Regnerus ci sta portando ad un nuovo capitolo. Il primo capitolo ha suggerito che non vi è alcuna differenza, il secondo ha detto che ce ne sono e il terzo capitolo sta cercando di capire le differenze».

Sono arrivate anche critiche serie,  come è normale per ogni studi scientifico, le quali si sono concentrate quasi esclusivamente sullo studio di Regnerus. Tuttavia, anche tra i polemici come il demografo Cynthia Osborne, si riconosce che «lo studio Regnerus è il più scientificamente rigoroso della maggior parte degli altri studi in questo settore». Allo stesso modo, il sociologo della Pennsylvania State University Paul Amato, scrive che «è probabilmente il meglio che possiamo sperare, almeno nel prossimo futuro». Walter Schumm, docente di “Family Studies and Human Services” presso la Kansas State University ha commentato: «Una cosa è certa: questo studio rappresenta un serio tentativo di ottenere informazioni obiettive che raramente sono state disponibili prima, e non deve essere liquidato semplicemente a causa del disagio che può provocare». Anche per uno dei più noti network scientifici, PhysOrg, lo studio «fornisce nuove e convincenti prove che numerose differenze di benessere, sociali ed emotive, esistono tra i giovani adulti cresciuti da donne lesbiche e coloro che sono cresciuti in una famiglia tradizionale».

Alle normali critiche ricevute, inoltre, i due ricercatori -Mark Regnerus e Loren Marks- hanno puntualmente ed esaurientemente risposto (qui e qui), confermando che «i bambini sembrano più adatti ad avere una vita adulta con successo quando trascorrono la loro intera infanzia con i loro padri e madri biologici sposati e specialmente quando i loro genitori restano sposati anche dopo» (in linea, oltretutto, con tutta la mole di studi disponibili oggi).

lunedì 18 giugno 2012

LA GRECIA PROBABILMENTE RIMMARRA' NELL'EURO

La situazione greca e' così disperata che il popolo non se l'e ' sentita di prendere una decisione drastica: l'uscita dall'Euro e dal cappio al collo che lentamente le si stringe, complice la Germania. Non e' riuscita a fare una scelta coraggiosa tornando alla Dracma e non pagare i debiti "europei" complice la paura di un isolamento coatto imposto dai principali creditori, tedeschi in primis.
Ha vinto la "mentalità" italiota già denunciata dal Guicciardini: "O Franza o Spagna purché se magna!"

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sabato 16 giugno 2012

venerdì 15 giugno 2012

CARREFOUR ABBANDONA LA GRECIA: INIZIA LA FUGA DELLE MULTINAZIONALI DAL PAESE ELLENICO

(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Carrefour dice addio alla Grecia. Il gruppo francese ha deciso di cedere l'intera quota nella joint venture locale al partner greco Marinopoulos, che diventera' l'operatore esclusivo dei punti vendita in franchising in Grecia, Cipro, Bulgaria e Albania. L'obiettivo del gruppo, che otterra' dalla vendita 220 milioni di euro, e' quello di ridurre la propria esposizione nei paesi del Sud Europa, considerati meno profittevoli.

IMMATRICOLAZIONI AUTO EUROPA MAGGIO: -8,4% FIAT -12,1%

ROMA - Ottavo calo consecutivo a maggio per il mercato dell'auto in Europa. Secondo quanto comunicato dall'Acea, nei 27 Paesi Ue piu' quelli Efta il mese scorso sono state immatricolate 1.150.434 nuove vetture, in flessione dell'8,4% rispetto a 1.255.681 segnato un anno fa. Ad aprile il mercato era sceso del 6,5% . Nei primi cinque mesi dell'anno le immatricolazioni hanno ceduto il 7,3%, attestandosi a 5.641.371 contro i 6.084.990 dello stesso periodo del 2011. Fiat fa molto peggio con un -12,1% a livello europeo.

mercoledì 13 giugno 2012

ITALIA PRONTA A BLOCCARE CONTI E CAPITALI IN USCITA SE GRECIA ESCE DALL'EURO

Vi propongo due RTRS passate sotto silenzio i giorni scorsi... Meditate!!

17:31 11Jun12 RTRS- ZONA EURO, FUNZIONARI FINANZE HANNO DISCUSSO IMPOSIZIONE  CONTROLLI SU CAPITALI COME PARTE DI SCENARIO PEGGIORE SE GRECIA  LASCIA EURO - FONTI UE
17:32 11Jun12 RTRS-ZONA EURO, IN PIANI PER SCENARIO PEGGIORE CONTROLLI DOGANALI,  LIMITI A PRELIEVI BANCOMAT - FONTI UE

domenica 10 giugno 2012

Perez sale sul podio in Canada!

Checo Perez conquista la terza posizione nel gp del Canada dopo un entusiasmante gara! Complimenti davvero visto la "povera" Sauber che ha a disposizione! Complimenti ancora poiché e' il secondo podio dell'anno!!!

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venerdì 8 giugno 2012

Honda FCX CLARITY e' dal 2008 che viene venduta negli Usa e recentemente e' stata aggiornata. L'idrogeno e' una realtà stra collaudata! Altro che elettrico...

Honda FCX Clarity: 134 cavalli e zero emissioni

620 km di autonomia per il primo modello a idrogeno di Honda

Unico neo il prezzo di c.a 200.000 usd ma in California e' offerta a noleggio a 600 usd mese.

TRATTO DA UN ARTICOLO DEL 2008


Subito dopo aver annunciato l'avvio
della produzione della Honda FCX Clarity, la Casa di Tokyo ha reso noto alcuni dati tecnici sulla sua prima auto ad idrogeno che calcherà fra pochi mesi le strade del Giappone.

Il primo modello a fuel-cell giapponese, che verrà inizialmente affidato in leasing ad alcune agenzie governative e a poche aziende clienti, si muove grazie al motore elettrico chiamato Honda V Flow, che nella sua ultima evoluzione ha raggiunto una potenza di 100 Kw (poco più di 134 CV) e 256 Nm di coppia massima, rispetto agli 86 Kw del precedente step. L'unità propulsiva è stata ulteriormente sviluppata in modo da risolvere il problema più comune ai motori fuel-cell: il funzionamento alle basse temperature. I progettisti giapponesi hanno però risolto brillantemente, perché la FCX Clarity può funzionare fino a temperature di -30° C.

Con un peso totale di 1.635 kg e dimensioni di 4,835 × 1,845 × 1,470 m, la FCX Clarity è in grado di raggiungere una velocità massima di 160 km/h. Anche se non saranno le prestazioni velocistiche il suo forte, impressiona l'autonomia pari a 620 km, ottenuta con il pieno di ossigeno compresso in un serbatoio da 171 litri.

L'abitacolo definitivo di questa vettura, per il quale sono stati impiegati tessuti di origine vegetale, è in grado di ospitare quattro occupanti, perché nel tunnel centrale è inserito lo "stack a celle di combustibile": la propulsione elettrica è comunque in grado di supportare climatizzatore e sedili climatizzati.

Il programma di leasing in Giappone inizierà il prossimo novembre e circa nello stesso periodo anche negli Stati Uniti. Inizialmente ne verranno costruite 12 all'anno, con la previsione di salire fino a 200 esemplari entro i prossimi 3 anni.

Auto ad idrogeno: Mercedes ha già pronta la classe S ed un SUV

L’altro modello che la casa della Stella a tre punte starebbe sperimentando è un modello di fascia alta, probabilmente una grossa berlina come la Mercedes Classe S ed un SUV. Le caratteristiche tecniche sui quali gli ingegneri tedeschi sono al lavoro comprenderebbero un’autonomia di circa 1.000 chilometri e una velocità massima di quasi 220 km/h, per prestazioni che si annunciano quindi molto interessanti. Altro che elettriche...!

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giovedì 7 giugno 2012

MERCEDES F-CELL: LO SPOT ED IL TEST DRIVE

Marcedes F CELL L'AUTO AD IDROGENO EUROPEA

Negli USA e' gia' una realta'. Anche se, a dire il vero, i primi a credere nell'idrogeno furono i tedeschi della Mercedes c.a 20 anni fa, seguiti a ruota da BMW.
Non e' chiaro il perché poi entrambe le case hanno accantonato il progetto pur avendo modelli già pronti e circolanti (vedi classe A 1999 e serie 5 e 7). Ora pero' Mercedes ha presentato al pubblico la F-CELL che pare destinata alla vendita entro il prossimo anno. La casa dichiara emissioni zero e ben 450 km com un pieno. Le prestazioni dovrebbero essere pari ad una normale auto a benzina con spunti di accellerazione addirittura migliori. Il motore elettrico? Roba da dinosauri...

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AUTO AD ARIA COMPRESSA: un vecchio video verita'

http://m.youtube.com/#/watch?v=FGAEzPdOM0sp

IL FUTURO DELL'AUTO? AD IDROGENO E...AD ARIA COMPRESSA!! ALTRO CHE ELETTRICA!

Cari amici, si fa un gran parlare dell'auto elettrica, già sbarcata ormai da più di un anno nei listini italiani, e già vecchia!! Si, poichè, oltrre all'esorbitante costo d'acquisto (siamo vicini ai 40.000€ per un utilitaria) le scarse prestazioni ed ancor più la ridottissima autonomia legata ad una ricarica "eterna" (c.a. 8 h dalla spina di casa) la cara elettrica si vede levare la scena ecologica dalle ben più prestazionali e parsimoniose auto ad aria ed ancor più dall'auto ad idrogeno, già collaudata da decenni e poi chissà perchè messa nel casseto, che è già in vendita negli USA ed è destinata a sbarcare anche da noi nei prossimi anni. Ma dell'auto ad idrogeno ve ne parlerò più dettagliatemente in un prossimo post. Ora vi propongo questo articolo di Repubblica sull'auto ad aria. Buona lettura!

http://www.repubblica.it/motori/attualita/2012/06/07/news/arriva_l_auto_ad_aria-36653710/

mercoledì 6 giugno 2012

IL RAPPORTO FRA STATO ITALIANO E CITTADINO: FEUDO E SERVO DELLA GLEBA!

Tratto da: Il Sole 24 Ore Spentisi gli echi delle celebrazioni del Centocinquantenario, è arrivato il momento di domandarsi quale potrebbe essere l'agenda di questo Paese nei prossimi cinquant'anni. Che cosa, in altre parole, vorremmo poter festeggiare alla scadenza del prossimo Giubileo di storia unitaria. Non dunque l'agenda - tecnica o politica che sia - delle prossime settimane o dei prossimi mesi.

Quella è in larghissima misura già scritta da tempo. Ma piuttosto quella più sostanziale attinente al modo stesso di essere del Paese. Il primo punto in agenda è - o dovrebbe essere - il rapporto fra Stato e Cittadino che in Italia ancora si configura, sotto molti profili, come un rapporto fra il Sovrano e i suoi sudditi. È qui lo spread più preoccupante fra l'Italia e i suoi principali partner occidentali. Ed è qui che lo sforzo dovrebbe essere concentrato perché maggiori sono le possibilità di recupero. La disparità di trattamento fra Stato e Cittadini permea pressoché ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Si traduce in norme che non oseremmo nemmeno immaginare nel rapporto fra privati. Prende la forma di una capillare e continua invadenza.

Si manifesta sotto l'aspetto di una diffusa e onnipresente arbitrarietà nella interpretazione e applicazione della legge. Semina dosi massicce di incertezza che rendono impossibile l'ordinato svolgimento di attività economiche. Genera senza sosta le occasioni per una corruzione tanto minuta quanto devastante. Ottunde, fino ad annullarlo, il nostro senso civico. Limita, senza ragione, la nostra libertà. Un esempio fra i tanti che si potrebbero fare: nel dibattito italiano più recente la relazione fra l'imposta individuale e i benefici della spesa pubblica finanziata con il relativo gettito è andata sbiadendo fino a essere spesso del tutto dimenticata. Pagare le tasse è diventato così per alcuni un "dovere etico" del tutto slegato dall'impiego delle stesse risorse.

Un dovere etico eventualmente condizionato dalla sola equità del prelievo (dalla sua distribuzione fra i contribuenti) e non già dalla qualità e dalla quantità dei beni pubblici finanziati dal prelievo stesso (e quindi da un qualche equilibrio fra Stato e Cittadino). Fermo restando l'obbligo fiscale, domandarsi, invece, se le tasse che ognuno di noi paga e pagherà sono e saranno - nel corso della nostra vita attesa - compensate dai servizi pubblici, dalle prestazioni e dai trasferimenti di cui le imposte sono (o, meglio, dovrebbero essere) la contropartita non è affatto inutile. Così come, da parte dello Stato, non è affatto inutile sentire il dovere di informare e rassicurare regolarmente i cittadini sulle modalità di impiego delle risorse pubbliche. È appena il caso di ricordare le parole di Luigi Einaudi: «Fa dunque d'uopo, nella pratica dei pubblici affari non dimenticare giammai, neppure per un momento, che l'economia nelle spese è il primo criterio della imposta.

E vi dirò ancora di più: è canone di cui abbisognano più i popoli liberi». Ogni riferimento alla spending review - in corso ormai da cinque anni senza, per ora apprezzabili risultati - è, naturalmente, del tutto casuale. La corrispondenza qualitativa e quantitativa fra imposte e servizi resi dallo Stato definisce in misura significativa il rapporto di ognuno di noi con lo Stato stesso. Contribuisce a fare di noi dei Cittadini. Se assente ingiustificata, ci identifica come sudditi. Quand'anche, dunque, uscissimo dalla crisi in cui è precipitata l'intera area dell'euro - e, in primis, l'Italia, per demeriti principalmente suoi - avremmo vita stentata se non affrontassimo di petto, anche brutalmente, il tema del rapporto fra Stato e Cittadini riportando il primo nel suo alveo naturale e rendendolo sempre e comunque soggetto alla legge, e restituendo ai secondi la loro piena dignità e la consapevolezza di poter trovare nelle regole la prima difesa dei propri diritti di libertà

domenica 3 giugno 2012

ORO RISERVE NAZIONALI: URGE UN CONTROLLO!!

Rumors che circolano da tempo, sostengono che le reali riserve auree italiane, che ad oggi dovrebbero ammontare a c.a 110 mild di euro, in realtà non sono reali. Poiché da un calcolo approssimativo i metri cubi occupati nei vari caveau del circuito good delivery non corrisponderebbero alla cifra indicata. Mha, che strano! Il vs. Forrest lo aveva già previsto nel post : "Riserve auree italiane: oro la ricchezza d'Italia" Forrest Gump iPhone

ORO: PREPARIAMOCI AD UNO "SCANDALOSO" CROLLO SE QUESTA STORIA VERRA' A GALLA...

marzo 03, 2010 La truffa dell'ORO by Astor Della Vega. La recente scoperta in Germania di alcuni lingotti d'oro falsi ha riportato alla ribalta una notizia circolata nell'ottobre del 2009 poi soppressa dai mezzi di comunicazione principali ma all'epoca circolata negli ambienti finanziari di alto livello, la cospirazione dei lingotti riempiti con tungsteno. Le voci circolate su vari siti web riguardavano lingotti d'oro "London Good Delivery" che è lo standard internazionale di riferimento nella produzione di barre di metallo prezioso. All'epoca la notizia fu discussa anche dal canale americano CNBC. Ora non vogliamo pensare che migliaia di lingotti di Fort knox siano stati riempiti con tungsteno, a maggior ragione se ci fossero migliaia di falsi lingotti "Good Delivery" là fuori, le analisi avrebbero rivelato i falsi e tutto l'inferno si sarebbe già scatenato. E comunque tutte le vittime che hanno lingotti d'oro Good Delivery falsi se ne starebbero in silenzio? Ma cerchiamo di ricomporre il mosaico e di capire meglio la vicenda: IL COMPLOTTO DEL TUNGSTENO Nella prima settimana di ottobre 2009 si sono verificati a Londra depositi irregolari fisici di oro. In particolare, questi depositi hanno coinvolto l'intermediazione di almeno una Banca centrale [La Banca d'Inghilterra] per risolvere assegnati depositi a nome di JP Morgan e Deutsche Bank - che non aveva i lingotti d'oro venduti brevemente di cui erano stai contrattati per la fornitura. Allo stesso tempo si sono verificati due eventi insoliti: irregolarità nella pubblicazione del Gold Exchange-Traded Fund - Lista dei lingotti GLD's dal 25 settembre al 14 ottobre, dove la lunghezza della lista dei lingotti è passata da 1.381 pagine a meno di 200 pagine e poi di nuovo fino a circa 800 pagine. relazioni di lingotti da 400 once trovati sventrati e riempiti di tungsteno nei caveau approvati dal LBMA (London Bullion Market Association) a Hong Kong. Quando la notizia dei lingotti di tungsteno "salati" di Hong Kong è venuta fuori, molte persone hanno dato automaticamente per scontato che queste barre fossero state fabbricate in Cina - perché la Cina è generalmente considerata come "la capitale mondiale del tarocco". Nel mese di ottobre del 2009, forti del surplus di bigliettoni verdi e intenzionati a diversificare le riserve dal dollaro, i cinesi hanno ricevuto un carico di lingotti d'oro. L'oro è regolarmente usato per gli scambi tra i paesi per pagare i debiti e per regolare l'equilibrio del commercio. La maggior parte dell'oro è scambiato e stoccato nei caveau sotto la supervisione di una speciale organizzazione con sede a Londra, il London Bullion Market Association (o LBMA). Quando la spedizione è stata ricevuta, il governo cinese ha chiesto che venissero effettuate prove speciali per garantire la purezza e il peso dei lingotti d'oro. In questo test, si esercitano quattro piccoli fori nei lingotti d'oro e il metallo viene quindi analizzato. I funzionari cinesi erano scioccati nell'apprendere che i lingotti erano falsi. Essi contenevano nuclei di tungsteno con solo un rivestimento esterno di oro. C'è di più che i numeri di serie per il monitoraggio di questi lingotti d'oro, sono stati originati negli Stati Uniti e l'oro era stato immagazzinato a Fort Knox per anni. Ci saranno state tra le 5.600 a 5.700 barre, del peso di 400 once ciascuno, nella spedizione! Perché proprio il tungsteno? Il tungsteno ha una densità ed un peso strettamente vicini a quello dell'oro. Apparentemente è un'operazione criminale altamente orchestrata e ben finanziata. A poche ore dall'identificazione di questa truffa i funzionari cinesi avevano già posto in stato di detenzione molti degli autori. Ed ecco quello che avrebbero scoperto: Circa 15 anni fa, durante l'amministrazione Clinton (pensate a Robert Rubin, Sir Alan Greenspan e Lawrence Summers) sono state presumibilmente fabbricate da 1,3 a 1,5 milioni di barre di tungsteno da 400 once di alta qualità, da una sofisticata raffineria negli Stati Uniti (più di 16 Migliaia di tonnellate metriche). Successivamente, 640.000 di queste barre di tungsteno hanno ricevuto la loro doratura e sono state spedite a Fort Knox e sono rimaste lì fino ad oggi. Dove sono le copie dei documenti di viaggio con i pesi e le date esatte delle barre di tungsteno spedite a Fort Knox e chi le possiede? FAKE GOLD BARS IN BANK OF ENGLAND AND FORT KNOX Il quantitativo di questi 1.3, 1.5 milioni di barre di tungsteno da 400 once è stato placcato e poi sarebbe stato "venduto" sul mercato internazionale. A quanto pare, il mercato globale è letteralmente "pieno zeppo di barre da 400 once salate". C'è da chiedersi se gli indiani fossero abbastanza intelligenti da testare le loro 200 tonnellate ricevute dal FMI? Già nel 2008 il governo del Sud Africa aveva scoperto una frode simile: alcuni lingotti inviati dalla Banca Centrale dell'Etiopia risultarono essere falsi, il governo di Addis Abeba attivò una commissione d'inchiesta e vennero arrestati diversi funzionari della banca centrale etiope. La cosa strana è che i lingotti erano presenti fisicamente nelle riserve da diversi anni. Dubai chiede a Londra che vengano rispedite indietro le proprie riserve auree custodite. In questa fitta trama fatta di misteri si capisce perché dal novembre del 2009, nonostante abbia bisogno urgente di cambiare dollari in oro, la Cina non è più convinta e fatica ad acquistare oro dal FMI PERQUISIZIONI "IN BORSA" NEL 2004 Una notizia oscurata, originariamente pubblicata nel New York Post (scritto da Jennifer Anderson) alla fine del gennaio 2004 rende forse il senso, ora. DA investigating NYMEX executive, Manhattan, New York,-feb. 2, 2004. Un alto dirigente al New York Mercantile Exchange è indagato dal procuratore distrettuale di Manhattan. Fonti vicino al cambio dicono che a Stuart Smith, Senior Vice President delle operazioni di scambio, è stato notificato un mandato di perquisizione dall'ufficio del procuratore distrettuale la scorsa settimana. I dettagli delle indagini non sono stati resi noti, ma una portavoce del NYMEX ha detto che sono estranei a fatti legati al mercato della Borsa. Ha rifiutato di fare ulteriori commenti se non per dire che le accuse non sono state formulate. Anche una portavoce dell'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan non ha voluto commentare." Gli uffici del Senior Vice President delle Operazioni di scambio - NYMEX - è esattamente il posto dove si trovano i registri (numero di serie e fonderia d'origine) per ognuno dei GOLD BAR regolati fisicamente sullo scambio. Essi sono tenuti a conservare questi registri. Tali registrazioni precise dovrebbero mostrare il lignaggio di tutto l'oro fisico costante sullo scambio e, quindi, "dimostrare" che la quantità di oro in questione non avrebbe dovuto probabilmente provenire da operazioni minerarie degli Stati Uniti - in quanto gli importi in questione provenienti da fonderie degli Stati Uniti dovrebbero certamente essere enormemente più grandi della produzione mineraria nazionale. Nessuno sa cosa sia accaduto a Stuart Smith. Dopo che i suoi uffici sono stati perquisiti prese "congedo amministrativo" dal NYMEX e non è stato più sentito da allora. Sorprendentemente, non c'è mai stato alcun seguito della vicenda sui mezzi di comunicazione, nonché sviluppi mai derivati dall'Ufficio del procuratore distrettuale Morgenthau che ha eseguito il mandato di perquisizione. Dobbiamo credere che gli uffici del NYMEX siano stati perquisiti e che poi il Vice Presidente Senior delle operazioni prende congedo tutto per niente? ROTHSCHILD LASCIA L'ORO Le rivelazioni di lingotti d'oro falsi spiega anche un'altra storia molto particolare che è successo nel 2004: LONDRA, 14 aprile 2004 (Reuters) - NM Rothschild & Sons Ltd., filiale con sede a Londra della banca d'investimento Rothschild (ROT.UL), si ritirerà dal commercio di materie prime, compreso l'oro, a Londra come in rassegna delle sue operazioni, ha comunicato Mercoledì. È interessante una speculazione fatta nel 2004 da Bill Murphy del GATA (The Gold Antitrust Action Committee) una organizzazione legata per anni alla Federal Reserve e al Tesoro USA; "Quello che io ei miei colleghi ipotizziamo oggi sul perché Rothschild intende lasciare l'attività sull'oro in questo momento? Solo una supposizione da parte mia, ma il sospetto è che qualcosa non va. Sanno che un grande scandalo è alle porte e che non vogliono essere una parte di esso... Rothschild vuole uscirne prima che il proverbiale "S" colpisca il ventilatore ". - MURPHY BILL, LEMETROPOLE, 4-18-2004 2010 - TROVATI LINGOTTI FALSI IN GERMANIA Il canale televisivo tedesco ProSieben trova quello che sembra essere una prova della contraffazione dei lingotti in forma di tungsteno rivestito nella fonderia WCHeraeus, che è la più grande fonderia e raffineria privata di metalli preziosi del mondo, che si trova in Hanau, in Germania. La fonderia ha isolato almeno un lingotto di tungsteno da 500 grammi grazie ad una fusione. Il lingotto proviene da una (finora) banca senza nome, alla quale il capo della fonderia ha dato la spiacevole scoperta che "non tutto ciò che luccica è oro". Per concludere c'è da considerare che nonostante ci siano tonnellate di lingotti d'oro nelle riserve auree dei governi, molto probabilmente non sapremo mai se una parte di esse sia contraffatta, perché la maggior parte di noi non ha la fortuna di maneggiare tutti i giorni simili ricchezze oltre al fatto che molti di questi "400 once" non vedranno mai la luce del sole. Ourobouros a 7:04 AM