mercoledì 8 gennaio 2014

TITOLO FIAT: SPAZZATURA!

Fiat, titolo sempre più spazzatura. Moody's verso declassamento
Sempre più caro il servizio di 11.7 miliardi di debiti. Possibile downgrade (sotto BA3), post Chrysler. Ecco la verità.
"Moody’s Investors Service ha comunicato oggi di aver messo il rating a lungo termine di Fiat S.p.A. (Ba3) ed il rating sulle obbligazioni emesse da Fiat Finance and Trade Ltd, S.A. e da Fiat Finance North America, Inc. (B1) sotto osservazione per possibile downgrade".

venerdì 3 gennaio 2014

FIAT CHRYSLER: L'AZIENDA AMERICANA PAGA PER META' IL SUO ACQUISTO DA PARTE DI FIAT. COME GIA' DETTO QUASI TRE ANNI FA FIAT NON FA PIU' INDUSTRIA MA FINANZA, ED ECCONE LA PROVA! NASCE UNO DEI GRUPPI AUTOMOBILISTICI PIU' INDEBITATI AL MONDO ED IL TOPOLINO FIAT ACQUISTA L'ELEFANTE CHRYSLER. A RISCHIO I POSTI DI LAVORO IN ITALIA.

la cerimonia sarà pagata per quasi la metà dalla Chrysler stessa. Cioè dalla sposa. Cosa significa? Semplice: il 41,46% della società americana in mano a Veba (il fondo sanitario degli ex dipendenti in pensione) verrà comprato dalla Fiat usando, per oltre la metà dell’importo, 4,350 miliardi di dollari, la liquidità di Chrysler stessa. Come? Attraverso il varo di un dividendo straordinario da parte di Chrysler di 1,9 miliardi che andrà totalmente a Veba e al quale la Fiat (che possiede il 58,54% della società) rinuncerà. E se si considera che la liquidità di Chrysler è di circa 9,3 miliardi di dollari ma che solo 2 (secondo un report di Morgan Stanley) sono i miliardi effettivamente utilizzabili (ovvero liberi da impegni), si può capire quale sia stata l'abilità di Marchionne. 
Contestualmente Fiat verserà 1,750 miliardi di dollari usando le proprie disponibilità più 700 milioni in 4 rate uguali di 175 milioni di dollari. Una mossa che conferma l’abilità finanziaria di Sergio Marchionne, che riesce a far sborsare alla Fiat molto poco, e non tutto subito, diventando padrone del 100% della terza casa automobilistica americana la cui conquista era iniziata nel 2009 dopo il default «controllato» gestito dall’Amministrazione Obama. La borsa ha talmente gradito l’operazione che il titolo Fiat, in apertura di contrattazioni, è subito schizzato verso l’alto di oltre il 12%
RICORDO PERÒ CHE FIAT CHRYSLER E' UNO DEI GRUPPI AUTOMOTIVE PIÙ INDEBITATI AL MONDO  ED IL SECONDO A LIVELLO EUROPEO DOPO PEUGEOT!!! PROSSIMI OBBIETTIVI, COME GIÀ RIPORTATO PIÙ DI 2 ANNI FA DA FORREST:
QUOTAZIONE IN BORSA A NY
SPOSTAMENTO SEDE IN USA
INCASSO DI UN BEL PO' DI SOLDINI DA PARTE DEGLI AGNELLI &CO. DOPO QUOTAZIONE
E LA FINANZA CREATIVA E' SERVITA!
I DEBITI? SE LI BECCHERANNO GLI OPERAI, CONTRIBUENTI, BANCHE E QUANT'ALTRO !!!! EVVIVA OBAMA E LA SUA POLITICA DA FINTO BUONO MA DA OTTIMO LOBBISTA AL SERVIZIO DEI POCHI E SOLITI NOTI!!!
...E NON HO ALTRO DA DIRE
FORREST GUMP

MENTRE FIAT DIVENTA AMERICANA, COME PREVISTO 3 ANNI FA, MOLTI ESALTANO I DATI DI VENDITA CHRYSLER...MA NON È TUTTO ORO CIÒ CHE LUCCICA!!

AUTO: IN USA IL 2013 E' FINITO SOTTO TONO, DICEMBRE DELUDENTE PER I GRUPPI DI DETROIT


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 03 gen - Il settore automobilistico americano a premuto il piede sul freno a dicembre con vendite che, dopo mesi di incrementi annuali, hanno chiuso un anno altrimenti solido per i principali gruppi. Va detto che le immatricolazioni restano sopra i minimi visti nel pieno della crisi finanziaria ma le sfide non mancano con una competizione sempre piu' agguerrita. Sono le vendite di autocarri e camion, i cosiddetti "truck", a sostenere la domanda. Il contributo non e' pero' bastato a spingere i dati di vendita a centrare le attese degli analisti. Chrysler, Ford e General Motors hanno infatti deluso ma almeno i primi due gruppi hanno visto vendite superiori a quelle del dicembre 2012. Nel caso della controllata di Fiat, dicembre e' stato archiviato con un +6% contro attese per una crescita dell'8,4% dopo il +16% di novembre. A pesare sono state le auto (-17%) con i modelli Chrysler 200 e 300 in flessione di oltre il 30%. Bene i truck con un +15%. I veicoli Jeep invece continuano a dare soddisfazioni al numero uno Sergio Marchionne. Per Ford dicembre e' finito con vendite in aumento del dell'1,8% contro stime per un incremento del 4,5%. Anche in questo caso sono state le auto (-9,3%) a frenare la performance di gruppo, mitigata dai truck (+7,3%). La vera delusione e' arrivata da Gm con un calo inatteso delle vendite nell'ultimo mese dell'anno scorso: -6% contro stime per un +1,5%. La colpa e' dei marchi Chevrolet e Buick. Per Chrysler e Ford il 2013 e' stato comunque il migliore anno rispettivamente dal 2007 e per dal 2006.