sabato 13 agosto 2011

15 AGOSTO L'ASSUNZIONE DELLA VERGINE MARIA IN CIELO IN ANIMA E CORPO

Ormai è prossima la Festa più importante del periodo estivo: il Ferragosto. Giorno dedicato al mare, al bagno di mezzanotte ed alle feste in discoteca. Si, purtroppo una Solennità della Chiesa Cattolica è stata svilita e "laicizzata" ormai da tempo cercando di farle perdere il suo significato intrinseco e di fede.
Nella dottrina dell’Assunzione la Chiesa afferma che Maria, la Madre di Cristo, in virtù dell’opera redentrice del suo Figlio, ha ottenuto, anima e corpo, la stessa condizione gloriosa di Gesù. A Lei è stata già concessa.
La definizione del dogma è avvenuta nel 1950 per opera di Pio XII. Ignoriamo se, come e quando avvenne la morte di Maria, festeggiata assai presto come «dormitio». E’ una solennità che, corrispondendo al natalis (morte) degli altri santi, è considerata la festa principale della Vergine. Il 15 agosto ricorda con probabilità la dedicazione di una grande chiesa a Maria in Gerusalemme.
La Chiesa celebra oggi in Maria il compimento dei Mistero pasquale. Essendo Maria la «piena di grazia», senza nessuna ombra di peccato, il Padre l’ha voluta associare alla risurrezione di Gesù.


Maria è la vera «arca dell’alleanza», è la «donna vestita di sole» immagine della Chiesa (prima lettura). Come l’arca costruita da Mosè stava nel tempio perché era «segno e strumento» dell’alleanza di Dio col suo popolo, così Maria è in cielo nella sua integrità umana, perché «segno e strumento» della nuova alleanza. L’arca conteneva la Legge e da essa Dio rispondeva alle richieste del popolo. Maria ci offre Gesù, Figlio di Dio e Dio, il proclamatore della legge dell’amore, il realizzatore della nuova alleanza di salvezza: in lui il Padre ci parla e ci ascolta. Maria è figura e primizia della Chiesa, madre del Cristo e degli uomini che essa ha generato a Dio nel dolore sotto la croce dei Figlio; pertanto è preannuncio della salvezza totale che si realizzerà nel regno di Dio.

Ciò avverrà ad opera di Cristo risorto (seconda lettura), modello e realizzatore della risurrezione finale, comunicata prima che ad altri a Maria, per la sua divina maternità. L’Immacolata ha preannunciato il fine della redenzione, che è di condurre gli uomini ad una integrale innocenza; l’Assunta è preannuncio del traguardo finale della redenzione: la glorificazione dell’umanità in Cristo. Maria richiama oggi i cristiani a sentirsi inseriti nella storia della salvezza e destinati ad essere conformati a Cristo, per opera dello Spirito, nella casa del Padre. Per questo, il Concilio dice che l’Assunta è data agli uomini come «segno di sicura speranza e di consolazione» (LG 68 e prefazio).
Voglio riproporre il "Magnificat" di Maria, che ritroviamo anche nel Vangelo del giorno. La Madonna nei 4 Vangeli è presente ma "discreta", non protagonista, lascia parlare il Figlio serbando nel Suo Cuore le Sue parole e facendole proprie vivendole.  Le parole della Vergine sono riportate solo in occasione del ritrovamento di Gesù tra i dottori del Tempio, nelle Nozze di Cana ed in occasione del "Magnificat" che appunto ripropongo:

«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Uniamoci oggi alla gioia del Cielo e gioiamo per nostra Madre.

Forrest Gump

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