lunedì 11 luglio 2011

RECORD SPREAD BTP-BUND ORE 14.10 OLTRE 275

Pronti ad andare a gambe all'aria.

ansa:
ROMA - Italia ancora nel mirino della speculazione per la crisi del debito dell'eurozona: dopo il venerdì nero, Piazza Affari ha aperto con ribassi superiori al punto percentuale e lo spread tra Btp e Bund decennali ha sfondato nuovi massimi oltre i 270 punti. L'euro viaggia a ridosso dei minimi di seduta di 1,4117 dollari contro 1,4264 degli ultimi scambi di venerdì scorso a New York. La Borsa di Milano ora registra perdite dell'1,50% - accusando la pressione sui titoli bancari - e tutti i principali listini del Vecchio Continente registrano decisi ribassi, in un mercato condizionato dall'attesa per la riunione dell'Eurogruppo incentrata sull' emergenza Grecia, ma anche sul contagio della crisi dopo gli attacchi della speculazione contro l'Italia.
E' ancora record per lo spread tra Btp e Bund decennali: il differenziale di rendimento ha superato anche la soglia dei 270 punti (a 274), un livello mai raggiunto dall'introduzione dell'euro.
Sotto tiro anche la Spagna con lo spread rispetto al Bund che vola ai massimi oltre i 300 punti. L'ondata non risparmia neanche la Francia: lo spread con il Bund si è allargato a 63 punti. E insieme ai Paesi della periferia dell'eurozona, sono sotto pressione Belgio e Austria, con gli spread ai massimi da inizio anno, e Olanda e Finlandia che rivedono i livelli più alti dall'estate del 2009.
BARNIER, INTERDIRE RATING PAESI CHE RICEVONO AIUTI - La Commissione Ue vuole interdire l'analisi delle agenzie di rating sui paesi che sono stati o sono oggetto di un aiuto internazionale. Lo ha annunciato il commissario Ue al mercato interno Michel Barnier. In un discorso pronunciato a Parigi, il cui testo è stato diffuso a Bruxelles, Barnier ha detto che intende chiedere alla presidenza polacca di turno della Ue "di inserire questo argomento nell'agenda del prossimo Ecofin". La proposta è di indurire le regole che si applicano alle agenzie di rating, impedendo loro di emettere giudizi su paesi che sono oggetto di un piano di aiuti internazionale. "Ovviamente, bisognerà studiare e guardare bene una tale interdizione", ha detto Barnier. Le agenzie di rating sono finite ancora recentemente nell'occhio del ciclone in seguito alla decisione di Moody's del 5 luglio scorso che ha tagliato il rating sovrano del Portogallo a 'junk' (spazzatura) portandolo al livello 'Ba2' da 'Baa1', con outlook negativo. La reazione della Bce era stata immediata: il presidente Jean-Claude Trichet ha definito le agenzie di rating "una piccola struttura oligopolistica". "E' chiaro - aveva spiegato Trichet - che c'é un elemento di pro-ciclicità, inerente al funzionamento delle agenzie di rating, che non è ottimale". Il presidente della Commissione Ue José Manuel Durao Barroso aveva criticato le analisi di Moody's, rilanciando la proposta per un'agenzia di rating europea. "Non si tratta di rompere il termometro di fronte alle difficoltà reali di certi Stati", ha detto oggi il commissario Barnier, parlando davanti all'Autorità europea di regolamentazione dei mercati finanziari. "Ma quando uno stato è membro della Ue e beneficia della solidarietà dei suoi partner, quando segue un programma di sostegno internazionale, non si può non tenerne conto", ha indicato Barnier. "E in certe condizioni, bisogna anche chiedersi, come ha fatto la signora (Christine) Lagarde (nuova direttrice del Fmi, ndr), se bisogna permettere i rating sovrani quando uno stato è sotto programma internazionale", ha precisato il commissario francese.
MERKEL TELEFONA A BERLUSCONI, APPROVATE MANOVRA - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha reso noto di aver telefonato a presidente del consiglio Silvio Berlusconi chiedendo all'Italia di approvare la manovra e le riforme per il contenimento del debito. "E' stato raggiunto un accordo": lo ha annunciato l'emittente turca Ntv riferendosi alla soluzione della crisi istituzionale che sta bloccando il parlamento turco.
NAPOLITANO, COESIONE NAZIONALE PER PROVE DIFFICILI - Giorgio Napolitano ha detto che "oggi più che mai dovrebbe sprigionarsi nel nostro Paese un impegno di coesione nazionale di cui c'é bisogno per affrontare le difficili prove che sono all'ordine del giorno". Lo ha detto al Viminale portando un saluto alla cerimonia per i 100 anni del palazzo sede del ministero dell'Interno.
Il presidente della Repubblica ha portato un saluto, parlando a braccio, al termine della cerimonia a cui erano presenti il ministro dell'Interno Roberto Maroni e numerosi suoi predecessori. Napolitano ha parlato anche lui in questa veste di ex ministro dell'Interno e a chiusura dell'intervento ha ripreso un appello ad agire in modo unitario di fronte ai problemi posti dalle "turbolenze dei mercati". "Complimenti vivissimi ai miei vecchi colleghi. Cerchiamo - ha detto Napolitano testualmente - di dare una mano anche al di fuori di questo Palazzo. Ma credo che sia nostro sforzo comune e che, ha fatto bene a dirlo la dottoressa Marcegaglia, sia parte integrante di un impegno che più che mai dovrebbe sprigionarsi in questo momento nel nostro Paese, nella società e nelle istituzioni, di coesione nazionale di cui c'é indispensabile bisogno per affrontare e superare le difficili prove che già sono all'ordine del giorno".
MARCEGAGLIA, LAVORARE STESSA DIREZIONE PER IL PAESE - In un momento di crisi come questo dobbiamo "lavorare tutti nella stessa direzione e difendere il nostro Paese". Questo l'appello lanciato dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia durante la cerimonia per i 100 anni del Viminale. "In un momento difficile come questo, in cui tutti i Paesi europei compresa l'Italia vivono momenti complessi, le turbolenze dei mercati finanziari - ha detto la leader degli industriali - penso che unirsi intorno ai simboli del Paese, della patria, come la bandiera e il Viminale che tanto fa per l'unità è molto importante, così come lo è lavorare tutti nella stessa direzione e difendere il nostro Paese per costruire un futuro migliore per i nostri figli".
Il presidente della Repubblica ha portato un saluto, parlando a braccio, al termine della cerimonia a cui erano presenti il ministro dell'Interno Roberto Maroni e numerosi suoi predecessori. Napolitano ha parlato anche lui in questa veste di ex ministro dell'Interno e a chiusura dell'intervento ha ripreso un appello ad agire in modo unitario di fronte ai problemi posti dalle "turbolenze dei mercati". "Complimenti vivissimi ai miei vecchi colleghi. Cerchiamo - ha detto Napolitano testualmente - di dare una mano anche al di fuori di questo Palazzo. Ma credo che sia nostro sforzo comune e che, ha fatto bene a dirlo la dottoressa Marcegaglia, sia parte integrante di un impegno che più che mai dovrebbe sprigionarsi in questo momento nel nostro Paese, nella società e nelle istituzioni, di coesione nazionale di cui c'é indispensabile bisogno per affrontare e superare le difficili prove che già sono all'ordine del giorno".
"A maggior ragione con gli spread btp-bund ai massimi la manovra economica va approvata subito, nel più breve tempo possibile e i saldi non vanno cambiati minimamente". Lo ha sottolineato la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, puntualizzando che "abbiamo bisogno di dimostrare coesione e per questo serve la capacità di portarla a casa molto velocemente". "Dobbiamo approvare la manovra e ci deve essere grande coesione politica e sociale", ha ribadito Marcegaglia a margine della cerimonia per i 100 anni del Viminale, sottolineando che "sarebbe una follia perdersi in contrasti all'interno della maggioranza e anche le opposizioni devono unirsi e lavorare con il governo. In un momento come questo è fondamentale la coesione - ha concluso - e non far prevalere personalismi e lotte politiche in un momento delicato come questo".
"Sui mercati la preoccupazione c'é ed è fondamentale che l'Europa decida nel più breve tempo possibile cosa fare per supportare la Grecia". Lo ha detto la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia a margine della cerimonia per i 100 anni del Viminale. "Serve un'immediata decisione sulla Grecia", ha ribadito Marcegaglia, evidenziando che "questa situazione che si prolunga nel non prendere decisioni chiare su come affrontare il problema Grecia, sta mettendo in difficoltà tutta l'Europa e mette in difficoltà i Paesi a maggior debito e noi siamo tra questi"

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