mercoledì 9 novembre 2011

TITOLI DI STATO ITALIANI: MA CONVENGONO VERAMENTE??

9 Novembre 2011- Negli ultimi giorni si fa un gran parlare dei titoli di stato italiani (btp-bot) e da molte parti si spinge perchè il "popolo" gli acquisti. Recentemente un imprenditore ha comprato una pagina di un quotidiano nazionale invitando gli italiani ad investire in titoli di stato, lo ha fatto pochi giorni fa anche un politico leghista e nientemeno che il vicepresidente di una banca; la Popolare di Vicenza. Andrea Monorchio, ex ragioniere dello stato ed ora vicepresidente della banca in questione, non solo invita ad acquistare bot e btp ma vorrebbe addirittura che fosse imposto per legge a chi ha un patrimonio immobiliare libero. Monorchio propone di obbligare queste persone ad accendere un mutuo sull'immobile, tanto secondo lui si pagherebbe da solo, poichè la cifra erogata verrebbe investita in btp che attualmente rendono più del 6% e quindi, sempre secondo Monorchio, questi farebbero addirittura un affare intascandosi la differenza tra tasso del mutuo e rendimento del btp: c.a. l'1%.
Bene caro Monorchio e se il tasso dei mutui dovesse salire nel corso degli anni?? E se l'Italia andasse in default???
Vorrei ricordare che il fallimento di uno stato non è poi una cosa così rara! Negli ultimi 20 anni si sono verificati ben 4 fallimenti, uno ogni 5 anni!!
Gli stati in questione sono: Messico, Russia, Argentina ed Uruguay, ai quali si sta per aggiungere la Grecia...
Un paese va in default, o fallisce, quando è insolvente ovvero non ha più la liquidità necessaria in cassa per ripagare i propri debiti. Rimborsare il valore dei titoli di Stato e dei relativi interessi diventa dunque impossibile, con la conseguenza che da quel momento i titoli pubblici emessi diventano carta straccia. L'impatto sull'economia reale e sui cittadini è devastante.
Ma perchè un vicepresidente di banca dovrebbe spingere gli italiani ad acquistare titoli rischiosi? Semplice perchè le banche ne sono piene, la Banca d'Italia non troppo velatamente le impone di acquistarli, ed il loro collocamento tampona l'emorragia...quindi se anche i cittadini gli acquistano in massa le banche si devono esporre in maniera minore! Visco aveva posto come tetto massimo tra il 7 el'8% il rendimento dei btp e poi il crack.
Cari "padri di famiglia" nessuno vi regala niente! Attenti che dietro ad un 6% e più si può celare un buon affare od una tragedia...il default dell'Italia!

Forrest Gump

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