martedì 7 giugno 2011

MARCHIONNE SEMPRE MENO CREDIBILE

Riporto un articolo tratto dal sito Finanza & Borsa. Noterete che non sono l'unico a pensare che prima o poi la sede Fiat verrà spostata a Detroit. Buona lettura.

Continua il tira e molla tra le due sponde dell’Oceano in merito a quello che sta diventando il caso – Fiat. L’amministratore del gruppo che ha oramai inglobato Chrysler con una maggioranza assoluta prosegue nelle sue dichiarazioni chiaroscure sul futuro della presenza della compagine societaria in Italia, affermando di non avere “nessuna intenzione di spostare il quartiere generale” di Fiat da Torino a Detroit, ma aggiungendo altresì che l’Italia “deve cambiare atteggiamento”. Atteggiamenti non certo troppo chiari, quelli di Marchionne. Per arrivare dove?
Le rassicurazioni offerte da Marchionne non ci sembrano infatti particolarmente elevate. Il manager di Fiat ha dichiarato che al momento non vi è volontà di spostare il quartiere generale in America, sostenendo esplicitamente che “il problema non è sulla scrivania” e pertanto, implicitamente, che per il futuro l’idea potrebbe essere presa in considerazione.

Le rassicurazioni sembrano pertanto lasciare il tempo che trovano (cioè, l’estremo presente), e ben più pesanti sembrano invece le “proteste” nei confronti dell’Italia, colpevole di un atteggiamento oppositivo verso Fiat, mentre negli States – si è soffermato Marchionne - “la gente ringraziava per quello che è stato fatto, invece di insultare”.

Le tensioni con buona parte della società italiana e del suo establishment, i contrasti con Confindustria, sembrano rendere Marchionne sempre più un uomo solo, pur al comando di un impero dell’automotive.

Sul futuro a medio lungo termine, tuttavia, lo spazio di tensione potrebbe giocare una determinante sfavorevole per il manager Fiat.

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