Quarant’anni sono passati, era il Gennaio 1973 ed a Parigi gli
americani firmavano gli accordi per il ritiro definitivo delle loro truppe dal
Vietnam, la sporca guerra. Per la cronaca la guerra finì definitivamente nel 1975 con la caduta di Saigon.
Rimasero sul campo circa 58.000 soldati americani, 2500 invece furono i
Prisoners of war (POW) ed i Missing in action (MIA), di questi 519 vennero
restituiti dopo pochi anni agli Usa ma dei rimanenti non si seppe più niente.
Fantasmi che aleggiano nei ricordi dei familiari e nelle coscienze dei politici
americani.
Furono abbandonati a loro stessi nelle mani del nemico comunista! Questa
è la sporca e tragica verità…
Gli accordi di Parigi prevedevano che il governo americano versasse ad
Hanoi la somma di 3,2 miliardi di Usd di allora, a titolo di risarcimento per
danni di guerra ma ciò NON AVVENNE MAI, NE NIXON NE I SUCCESSIVI PRESIDENTI
VOLLERO MAI PAGARE CIO’ CHE IL GOVERNO AMERICANO SI ERA IMPEGNATO A RIFONDERE.
Il governo Vietnamita bloccò immediatamente il rilascio dei POW e dei
MIA negando la presenza sul loro territorio di altri prigionieri. Venduti per
30 danari…e lasciati in mano ad un nemico cinico e spietato i cui campi di “rieducazione”
fanno quasi rimpiangere i lager del terzo reich.
Ma è plausibile pensare che ci siano ancora soldati americani vivi
detenuti dal regime comunista? Difficile a dirsi, molti avrebbero più di 60-70
anni e le condizioni di detenzione nei campi comunisti sono le più disumane che
si conoscano. Ma prove certe e concrete della loro esistenza fino a metà degli
anni 90 ci sono.
-Nel novembre 1980 foto satellitari Usa ripresero una trentina di
persone più alte della media locale lavorare lungo una strada di Nhommarath
(Laos). Ripresero poco distante anche un nuovo campo di prigionia prima
inesistente.
-Dicembre 1980, il satellite riprende nel campo di Nhommarath una
scritta sul terreno che ritrae il numero 52 ed una gigantesca K, segno
convenzionale che indica la presenza di un pilota abbattuto.
Venne preparata immediatamente l’operazione Poocket Change, un gruppo
della Delta Force fu immediatamente spedito nelle Filippine al fine di
addestrarsi riproducendo in loco la zona d’azione.
L’ammiraglio Tuttle definì schiaccianti le prove dell’esistenza in vita
di POW e di MIA. L’operazione venne abortita poche ore prima dell’ora x poiché il
raid venne giudicato dagli alti vertici troppo rischioso, considerando la
figuraccia fatta a Theran poco tempo prima
-1988 i satelliti Usa riprendono nella campagna vietnamita una grande
scritta USA K. Le foto vengo spedite alla Cia che le definisce “attendibili”. Jhon
Mc Cain, facente parte della commissione prigionieri di guerra, fa insabbiare
tutto defininendo le foto: “lo scherzo di un bimbo di 6 anni che ha visto
troppe cartoline americane”. La scrtitta era alta più di 3 metri…!!
-1989 Un pilota di Mig russo diserta e con il suo aereo ripara in
Turchia. Afferma di aver partecipato, per ben 2 volte negli anni 80, al
recupero di prigionieri di guerra Usa in Vietnam, trasferendoli in luoghi
segreti in Unione Sovietica. Afferma inoltre che suoi superiori gli avrebbero
riferito di aver interrogato prigionieri americani catturati in Vietnam.
-Giugno 1992. Un satellite Usa fotografa un campo con il codice di 4
cifre identificativo di un pilota abbattuto. Codice non falsificabile poiché conosciuto
solo dal pilota.
-Jhon Mc Cain e Jhon Kerry sono stati più volte accusati di ostacolare
ed insabbiare le prove sull’esistenza dei POW e MIA poiché se fosse stata
provata la loro esistenza in vita sarebbe stato uno scandalo disastroso per
qualsiasi amministrazione al governo del paese.
MA LA PROVA PIU’ LAMPANTE DELLA LORO ESISTENZA IN VITA NEI PRIMI ANNI
90 CI VIENE PROPRIO DALL’ALLORA PRESIDENTE RUSSO BORIS ELSTIN.
annunciata
una nuova inchiesta dopo l' affermazione del leader russo che riapre la piaga
dei combattenti americani dispersi
i " missing
" del Vietnam prigionieri in URSS
Se Eltsin non ha
straparlato, se ha capito bene la domanda della "Nbc", alcuni americani
catturati in Vietnam vennero portati in URSS e imprigionati in campi di lavoro,
e qualcuno potrebbe essere ancora vivo. Non solo e' la prima ammissione di
questo trasferimento forzato, ma la possibilita' che ci siano dei sopravvissuti
riapre la piaga dolente della sorte di migliaia di combattenti americani in
Vietnam "I russi hanno lasciato aperta la possibilita' che alcuni
prigionieri americani siano vivi . ha detto un diplomatico che lavora con la
commissione . ma non ci hanno mai dato indicazioni sui prigionieri della guerra
in Vietnam". Alcuni percio' , compreso l' ambasciatore a Mosca Robert
Strauss, non hanno escluso la possibilita' di "un malinteso", che
Eltsin cioe' abbia ritenuto di rispondere ad una domanda generica non
comprendendo che l' intervistatore si riferiva al conflitto in Asia. Appena a
tiro dei giornalisti nell' "Oval Office" della Casa Bianca, all'
inizio dei colloqui, Eltsin ha di nuovo parlato della "possibilita' "
che vi siano ancora prigionieri vivi.Bush lo ha ringraziato e piu' tardi ha
annunciato l' invio immediato in Russia dell' ex ambasciatore a Mosca, Malcolm
Toon, per avviare un' inchiesta assieme ai funzionari moscoviti. R. B. ufficialmente
considerati "dispersi".
- Purtroppo, dopo la caduta del muro di Berlino e dell'ex Urss, è quasi scontato che gli eventuali superstiti americani siano stati frettolosamente eliminati onde evitare un imbarazzante implicazione dell'Urss nell'affare Vietnam e nella gestione dei prigionieri di guerra.
Figli, mariti, padri di
famiglia sono stati sedotti, abbandonati e traditi dalla loro madre patria...
E NON HO ALTRO DA DIRE
Forrest Gump
Rambo 2 lo rendeva pubblico e spettacolare.....
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