Sono passati solo pochi giorni dalla morte di Steve Jobs, e ora c’è stupore dopo la dichiarazione di un celebre ricercatore americano. Lo studioso, infatti, sostiene che se Steve Jobs non avesse rifiutato le cure tradizionali, sarebbe ancora vivo. A quanto pare, infatti, il guru della Apple ha voluto essere sottoposto a trattamenti medici alternativi per il cancro al pancreas. Ramzi Amri, un famoso oncologo di Harvard riocrda, infatti, che Jobs era affetto da un tumore che in rari casi conduce al decesso.
Amri tiene a sottolineare che se il tipo di tumore di Jobs viene asportato chirurgicamente, ci sono ottime prospettive di ripresa. Sembra però che il padre della Apple abbia scelto cure antitradizionali, che lo hanno condotto inevitabilmente alla morte. La scelta di cure non tradizionali, a quanto pare, è stata dettata dal fatto che Jobs era buddista e vegetariano; solo dopo nove mesi la diagnosi ufficiale, Jobs volle sottoporsi a un intervento chirurgico nello Stantford University Medical Center di Palo Alto, ma il tumore era oramai in uno stadio troppo avanzato e non c’è stato nulla da fare.
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