martedì 4 ottobre 2011

EURO BIS - IL FALLIMENTO DELL'EURO!

(Finanza.com) Pubblichiamo integralmente un commento di Richard Woolnough, di M&G Optimal Income Fund

Non siamo grandi sostenitori della moneta unica da un punto di vista economico. Riconosciamo tuttavia il desiderio politico ed economico delle autorità di mantenerla in vita nonostante le sue inefficienze economiche. Questo non ci trattiene tuttavia dal considerare le opzioni disponibili ai politici e ai legislatori. Se la moneta unica deve essere abbandonata, qual è il modo meno deleterio per farlo? Abbiamo già esposto in commenti precedenti il concetto del "Nuovo Euro"* in quanto successore dell'Euro. Questo "Euro-bis" è necessario per assicurare che un mercato più ordinato possa portare avanti i contratti finanziari e commerciali stipulati in Euro e per bilanciare più equamente le conseguenze del crollo della moneta unica tra risparmiatori e debitori. Questo paniere di valute che chiamiamo "Euro bis" succederebbe all'Euro in modo simile quanto questo ha fatto con l'ECU. Il paniere valutario che formerà l'Euro bis potrebbe essere basato sul contributo di ciascun Paese dell'area Euro al capitale della BCE.

La visione della moneta unica è sottoposta a uno stress enorme, di cui sono chiari segnali l'assenza dei rappresentanti tedeschi al vertice della BCE, il fatto che governatori delle banche centrali di Paese esterni all'Euro - quali Mervyn King, a capo della Bank of England - parlino di ipotesi innominabili, i commenti di funzionari governativi fuori dall'Eurozona come il segretario al Tesoro Usa Geithner, e la dichiarazione del Ministro degli Esteri britannico William Hague che mercoledì scorso definiva l'euro "un edificio in fiamme senza uscite". Le autorità devono necessariamente prendere in esame un piano B che possa almeno mitigare il disastro che un'introduzione disordinata delle monete nazionali provocherebbe. L'esistenza dell'Euro bis quale piano B alternativo, anche se non venisse mai applicato, fornirebbe minori elementi negativi rispetto alle teorie attuali e aiuterebbe quindi la stabilità dei mercati.

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