Il rifiuto di Sergio Marchionne di ritirare dal commercio 2,7 milioni di Jeep difettose di Chrysler, mette seriamente a repentaglio la reputazione della casa automobilistica.
Negli Stati Uniti sono in molti a essere rimasti scandalizzati dal rifiuto. Era da 16 anni che un manager di Chrysler non si opponeva a una richiesta effettuata dall'amministrazione per la sicurezza delle autostrade nazionali (la NHTSA).
Gli analisti sottolineano che la presa di posizione di Marchionne rischia di compromettere "la reputazione per la sicurezza e la qualita' della sua linea di prodotti". La speranza e' che Chrysler abbia una "ragione valida per prendere una simile, sfrontata decisione", osserva in un'intervista a Free Press Michelle Krebs, analista di Edmunds.com.
Negli Stati Uniti sono in molti a essere rimasti scandalizzati dal rifiuto. Era da 16 anni che un manager di Chrysler non si opponeva a una richiesta effettuata dall'amministrazione per la sicurezza delle autostrade nazionali (la NHTSA).
Gli analisti sottolineano che la presa di posizione di Marchionne rischia di compromettere "la reputazione per la sicurezza e la qualita' della sua linea di prodotti". La speranza e' che Chrysler abbia una "ragione valida per prendere una simile, sfrontata decisione", osserva in un'intervista a Free Press Michelle Krebs, analista di Edmunds.com.
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